ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08585

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 619 del 04/05/2016
Firmatari
Primo firmatario: TARANTO LUIGI
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 04/05/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SENALDI ANGELO PARTITO DEMOCRATICO 04/05/2016


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 04/05/2016
Stato iter:
25/05/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 25/05/2016
Resoconto BELLANOVA TERESA ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
 
REPLICA 25/05/2016
Resoconto SENALDI ANGELO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 04/05/2016

DISCUSSIONE IL 25/05/2016

SVOLTO IL 25/05/2016

CONCLUSO IL 25/05/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08585
presentato da
TARANTO Luigi
testo di
Mercoledì 4 maggio 2016, seduta n. 619

   TARANTO e SENALDI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   l'Osservatorio congiunturale di Aefi (Associazione esposizioni e fiere italiane) ha segnalato, per il periodo ottobre-dicembre 2015, «un quadro complessivo in ripresa rispetto al trimestre precedente e un consolidamento anche rispetto al corrispondente periodo del 2014» in riferimento al numero di manifestazioni (+23 per cento), di espositori (+23 per cento), di visitatori (+35 per cento) nonché ai dati delle superfici occupate (+19 per cento) e del fatturato (+27 per cento);
   sul versante estero, merita inoltre di essere segnalato il rinnovo, nel mese di febbraio 2016, dell'accordo, per il biennio 2016-2017, tra ICE-Agenzia e Aefi per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, accordo che, nel precedente biennio di vigenza, ha fatto tra l'altro registrare l'organizzazione, in 31 Paesi, di 61 iniziative di presentazione del sistema fieristico italiano e delle sue manifestazioni, con particolare attenzione riservata ai mercati della Germania e dell'Ucraina, dell'Egitto, della Cina e della Corea del Sud;
   in questo quadro, è intervenuto il «Piano Fiere» che – nell'ambito del «Piano per la promozione straordinaria del Made in Italy e l'attrazione degli investimenti in Italia» – ha previsto lo stanziamento di 76 milioni di euro, per il periodo 2015-2017, con la finalità di valorizzare i principali eventi fieristici italiani che supportano la visibilità del made in Italy;
   «l'Italia è, insieme alla Germania, il paese europeo con la maggiore concentrazione di eventi fieristici internazionali. Fra questi, alcuni appuntamenti legati ai settori trainanti della nostra industria – si osservava al riguardo nella sezione sul potenziamento dei grandi eventi fieristici del citato Piano per il Made in Italy del marzo del 2015 – sono in possesso di un chiaro vantaggio competitivo che incide in maniera significativa sulla nostra «performance esportativa», sicché «si ritiene indispensabile affiancare alcune manifestazioni fieristiche a mantenere la loro “centralità” e rimanere punto di riferimento obbligato per “decision makers” e buyers a livello internazionale, anche per fronteggiare la concorrenza di Saloni ed Enti Fiera (principalmente tedeschi, francesi, inglesi) che possono contare su economie di scala di gran lunga maggiori»;
   con una prima tranche di finanziamento, nel 2015, per circa 45 milioni di euro, sono stati così supportati 36 appuntamenti in Italia e 10 all'estero secondo un calendario che si è sviluppato da aprile 2015 al primo trimestre 2016; con la seconda tranche di finanziamento per circa 30 milioni di euro – attesa a breve – si supporteranno, ancora, 39 fiere italiane e 10 appuntamenti all'estero, secondo una selezione basata sulla rispondenza ad almeno due dei seguenti requisiti: porsi come il principale appuntamento italiano per il settore di riferimento, registrare la presenza di più di mille espositori in totale, registrare la presenza di espositori esteri per più del 20 per cento del totale espositori, registrare più di 100 mila visitatori, di cui almeno il 20 per cento esteri;
   le fiere, infatti, «continuano ad essere – come ha di recente dichiarato il Sottosegretario allo sviluppo economico Ivan Scalfarotto – un formidabile strumento di promozione dei nostri prodotti nel mondo... Raccogliendo gli input che vengono dal mondo imprenditoriale sono state individuate oltre 30 esposizioni, in alcuni casi anche le loro edizioni all'estero, nei settori che costituiscono la struttura portante del nostro export: meccanica, moda, agroalimentare, legno-arredo, cura della persona, nautica, ecc...», esposizioni selezionate, appunto, «in base a stringenti requisiti, alle potenzialità di sviluppo in grado di rafforzare la presenza diretta delle nostre aziende sui mercati esteri», fermo restando che «se ci saranno ulteriori fiere con le carte in regola, potremo valutare di inserirle e ricomprenderle nel finanziamento»;
   secondo quanto è stato segnalato in occasione dell'Assemblea Aefi del mese di marzo 2016, sul dinamismo del settore fieristico gravano, però, tre irrisolti nodi strategici: sotto il profilo societario, la necessità del riconoscimento del carattere essenziale delle partecipazioni delle Camere di commercio negli enti fieristici; sotto il profilo gestionale, l'urgenza della definizione di principi che, in coerenza con il quadro normativo europeo di settore, concorrano alla competitività nel mercato del sistema fieristico italiano; sotto il profilo fiscale, l'impatto della tassazione Imu dei padiglioni fieristici;
   si tratta di temi posti al centro anche dell'appuntamento Aefi del 3 maggio 2016 – tenutosi, in Unioncamere, sotto il titolo «Le fiere italiane: quadro giuridico ed economico, situazione attuale e prospettive nel mercato globale» – con cui l'associazione ha inteso tornare a sottolineare la necessità di «interventi immediati e chiarimenti specifici in tema legislativo», affinché «il comparto fieristico italiano possa continuare a essere competitivo a livello internazionale e a rappresentare una leva strategica della politica industriale del Paese» –:
   se il Ministro interrogato non ritenga utile promuovere, per quanto di competenza, un'occasione di confronto complessivo tra gli enti fieristici italiani e le diverse amministrazioni interessate per la definizione di un percorso di soluzione delle cennate questioni aperte, e ciò proprio nella prospettiva della valorizzazione del sistema fieristico del nostro Paese e dell'ottimizzazione dell'impatto dell'intervento pubblico di cui al «Piano Fiere». (5-08585)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 25 maggio 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-08585

  Preliminarmente, rispondo agli Onorevoli Interroganti per i profili di competenza del Ministero dello Sviluppo Economico.
  Il MiSE, condividendo l'importanza del sistema fieristico per la promozione del «Made in Italy», nell'ambito del Piano Straordinario ha programmato ed attuato una strategia di visibilità delle eccellenze italiane attraverso il sostegno finanziario accordato ai grandi eventi fieristici nazionali, di cui si è inteso rafforzare e rilanciare la competitività nel mercato internazionale.
  In tal senso, uno dei più ampi filoni di intervento del Programma Promozionale 2016 di ICE-Agenzia, che consolida l'azione già intrapresa con successo con il Piano straordinario 2015, è rappresentato dal progetto di potenziamento delle fiere italiane di valenza internazionale, allo scopo di rafforzare in maniera diretta la presenza sui mercati esteri delle singole aziende, con ricadute positive anche sui livelli occupazionali. A tale progetto è stato assegnato, per l'anno in corso, un budget di 28 milioni di euro.
  In sostanza, l'investimento straordinario intende sviluppare una serie di azioni mirate, che vanno dalle campagne di comunicazione, alle attività di incoming di operatori esteri specializzati (buyers ed opinion makers), agli eventi «speciali» di promozione su misura sia in Italia che all'estero, tra cui anche l'esportazione della manifestazione stessa su un mercato estero.
  Come già avvenuto per l'analogo progetto del Piano 2015, le fiere destinatarie dell'intervento per il 2016, sono state selezionate sulla base di specifici criteri, stabiliti nel Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico 7 aprile 2015.
  Vale la pena sottolineare che tutte le iniziative promozionali sono state correlate ad un costante sforzo di razionalizzazione del sistema fieristico italiano, tanto sotto l'aspetto organizzativo (sinergie progettuali tra poli fieristici, azioni di comunicazione congiunte di filiera/settore all'estero, strumenti di monitoraggio e certificazione delle presenze di operatori esteri), quanto sotto l'aspetto della governance complessiva del sistema.
  Sforzo attuato, peraltro, in costante raccordo con le associazioni di rappresentanza del settore e con le società di gestione delle principali manifestazioni fieristiche italiane.
  Per completezza di informazione, comunico che alla data del 30 aprile 2016 si sono svolte 30 manifestazioni di rilievo internazionale, organizzate con il supporto di ICE-Agenzia e ulteriori 6 sono previste nei prossimi mesi.
  Colgo l'occasione per confermare, come d'altra parte richiamato nello stesso atto in discussione, che il Ministero dello Sviluppo Economico ha seguito e continuerà a seguire l'andamento del sistema fieristico, veicolo di straordinaria importanza per l'internazionalizzazione delle imprese e per la promozione del «Made in Italy» e settore trainante dell'economia del Paese, rendendosi fin d'ora disponibile ad attivarsi per riprogrammare tavoli di confronto con le altre Amministrazioni interessate, con le Associazioni di settore e gli Enti fieristici.
  In particolare, nell'ambito del Tavolo di coordinamento del sistema fieristico nazionale, istituito presso il MiSE, sono già state raccolte le sollecitazioni delle Associazioni del comparto e degli Enti fieristici sulle tematiche della classificazione catastale degli immobili fieristici e degli eventuali interventi di defiscalizzazione.
  Sarà cura del Ministero dello Sviluppo Economico farsi promotore di tali sollecitazioni presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze, auspicando un'eventuale trasposizione delle medesime in norma.
  Infine, circa «la continuità degli investimenti delle Camere di commercio nel capitale delle Fiere», auspicata dagli Onorevoli Interroganti, peraltro condivisibile sul piano tecnico, la stessa sarà oggetto di valutazione nell'ambito della riforma del sistema camerale di prossima definizione.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

denominazione di origine

strumento internazionale

concorrenza