ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/08463

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 610 del 20/04/2016
Firmatari
Primo firmatario: MATARRESE SALVATORE
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 20/04/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DAMBRUOSO STEFANO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 20/04/2016
VARGIU PIERPAOLO SCELTA CIVICA PER L'ITALIA 20/04/2016


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 20/04/2016
Stato iter:
21/04/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 21/04/2016
Resoconto MATARRESE SALVATORE SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 21/04/2016
Resoconto VICARI SIMONA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 21/04/2016
Resoconto MATARRESE SALVATORE SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 21/04/2016

SVOLTO IL 21/04/2016

CONCLUSO IL 21/04/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-08463
presentato da
MATARRESE Salvatore
testo di
Mercoledì 20 aprile 2016, seduta n. 610

   MATARRESE, DAMBRUOSO e VARGIU. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   secondo quanto si evince dagli organi di stampa, in data 12 febbraio 2016 è stato interrotto il transito di uomini e mezzi sul tratto della strada statale 172 tra Martina Franca (Taranto) e Locorotondo (Bari);
   la viabilità è interrotta in quanto in data 5 febbraio 2016 la procura di Taranto ha prima sequestrato il depuratore di Martina Franca, a causa di malfunzionamenti e, successivamente, ha sottoposto a sequestro il predetto tratto di strada in quanto i liquami fuoriusciti dal depuratore, secondo la valutazione del perito dell'autorità giudiziaria, avrebbero raggiunto anche la statale ponendola a rischio di dissesto idrogeologico e crollo, con conseguente pericolo per l'incolumità degli automobilisti;
   secondo quanto si evince dagli atti dei tribunale di Taranto, infatti, in data 5 febbraio 2016, l'impianto di depurazione delle acque reflue civili, gestito da Acquedotto Pugliese spa, posto a servizio dell'agglomerato di Martina Franca, in località «Cupa», nonché lo scarico attualmente asservito al predetto impianto, situato in località «Pastore», nel fondo di proprietà Pinto-Minardi, sono stati sottoposti a sequestro;
   successivamente, in data 12 febbraio 2016, si eseguiva il sequestro anche della strada statale n. 172 nel tratto Martina Franca-Locorotondo tra il chilometro 45+300 e il chilometro 45+500;
   l'Anas, fine di ottenere l'autorizzazione per effettuare i lavori nel tratto di strada sequestrato, ha presentato in data 6 marzo 2016 un'istanza di progetto che però è stata respinta dal pubblico ministero e dal giudice per le indagini preliminari che non hanno ritenuto il piano di lavoro sufficiente a scongiurare i rischi per la pubblica incolumità e per gli operai stessi determinati dalla grave situazione di dissesto idrogeologico in cui versa l'area interessata dal sequestro;
   per quanto il tratto di strada inagibile sia relativamente breve, risulta di fondamentale importanza per i collegamenti nell'area della Valle d'Itria, tra le più importanti della Puglia dal punto di vista turistico. La sua interruzione, dunque, sarà certamente causa di rilevanti danni per il turismo della zona;
   la strada è, infatti, funzionale ai collegamenti tra Taranto, il Mar Ionio, il Sud-Est barese e il tratto dell'Adriatico che riguarda località come Savelletri di Fasano (Brindisi), Monopoli e Polignano a Mare (entrambi in provincia di Bari). Turisti e residenti che da Taranto volessero raggiungere questi centri e viceversa non possono usare la strada statale 172, ma devono percorrere strade secondarie e di campagna con evidenti e relativi disagi –:
   quali iniziative di competenza intenda adottare al fine di porre in sicurezza il tratto di strada statale 172 indicato in premessa e al fine di ripristinare la completa viabilità in vista della imminente stagione estiva. (5-08463)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 21 aprile 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-08463

  Per quanto riferisce ANAS, il 12 febbraio scorso la Procura della Repubblica di Taranto ha sottoposto a sequestro preventivo un tratto della SS 172 dei Trulli, tra i Comuni di Locorotondo e Martina Franca, a causa delle criticità conseguenti allo scarico incontrollato di acque reflue urbane da parte di un impianto di depurazione a servizio dell'abitato di Martina Franca e gestito dalla Società AQP S.p.A.
  Nel provvedimento di sequestro, i consulenti tecnici del Tribunale hanno individuato nello scarico incontrollato delle acque, non imputabile ad ANAS, la causa esclusiva dell'instabilità idrogeologica del sito ravvisando un evidente rischio per la sicurezza pubblica delle infrastrutture civili della zona, con particolare riferimento al rilevato stradale della SS 172, in corrispondenza del punto in cui già si osserva un crollo parziale dello stesso, nel tratto prospiciente lo scarico attualmente in esercizio.
  Per i necessari accertamenti e gli interventi da realizzare, l'ANAS ha presentato in data 13 febbraio 2016 istanza per il riesame dell'ordinanza di convalida del sequestro preventivo emesso dal GIP, che il Tribunale di Taranto ha respinto il successivo 4 marzo.
  Intanto ANAS, con Ordinanza n. 13 del 22 febbraio 2016, nell'intento di garantire al meglio la sicurezza della circolazione dei mezzi e delle persone, ha sottoposto le tratte limitrofe a quella sequestrata dall'Autorità Giudiziaria (km 43+950 – km 45+300 e km 45+500 – km. 47+500) a limitazione del transito veicolare.
  Il 26 febbraio, l'ANAS ha nuovamente chiesto il dissequestro delle aree, al fine di poter svolgere indagini tecniche finalizzate all'accertamento dello stato dei luoghi e all'individuazione degli interventi più idonei da adottare.
  Il Tribunale di Taranto, tuttavia, con provvedimento del 10 marzo 2016, ha respinto anche quest'ultima richiesta, in quanto gli incombenti e gravi pericoli per la pubblica incolumità non risultano per nulla scongiurati dalla serie di indagini tecniche che l'institore di ANAS chiede di essere autorizzato a svolgere.
  Nelle more del citato provvedimento, ANAS ha richiesto, per il tramite del proprio legale incaricato, l'autorizzazione ad installare, così come previsto nel progetto esecutivo, una paratia in micropali da realizzarsi con urgenza dal km 45+358 al km 45+408, a salvaguardia del corpo stradale, in corrispondenza del muro di sostegno in pietra danneggiato a seguito del ripetuto sversamento di liquami provenienti dal limitrofo scarico dell'impianto di depurazione posto a servizio dei comune di Martina Franca.
  Tale richiesta è stata anch'essa respinta dal Tribunale di Taranto con provvedimento del 17 marzo 2016, in quanto gli interventi da effettuare sul tratto stradale non possono prescindere... da una adeguata risoluzione definitiva del gravissimo dissesto idrogeologico che riguarda l'impianto di depurazione di Acquedotto Pugliese.
  Per concludere, ANAS segnala che valuterà la possibilità di intraprendere ogni ulteriore azione giudiziaria utile per il dissequestro dell'area, anche nel corso dei lavori che AQP S.p.A. sta eseguendo – giusta autorizzazione del PM – per la bonifica del suolo sottostante il tratto di strada oggetto di sequestro.
  Per completezza di informazione, il Ministero dell'ambiente ha comunicato che recentemente la Procura della Repubblica di Taranto ha disposto il sequestro, con facoltà d'uso, dell'impianto depurativo di Martina Franca e del relativo scarico, individuando l'Autorità Idrica Pugliese quale custode giudiziario dell'impianto stesso e la Regione Puglia quale custode giudiziario del recapito finale, con il compito di individuare soluzioni alternative di scarico. I custodi giudiziari incaricati hanno attivato le iniziative urgenti per migliorare l'attuale gestione del pur inadeguato presidio depurativo e per realizzare la seconda batteria di trincee drenanti ove convogliare lo scarico delle acque reflue trattate e quindi liberare l'attuale area di scarico.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sequestro di beni

rete stradale