ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08410

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 608 del 18/04/2016
Firmatari
Primo firmatario: TARICCO MINO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 18/04/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BONOMO FRANCESCA PARTITO DEMOCRATICO 18/04/2016
CARRESCIA PIERGIORGIO PARTITO DEMOCRATICO 18/04/2016
GALPERTI GUIDO PARTITO DEMOCRATICO 18/04/2016
DELL'ARINGA CARLO PARTITO DEMOCRATICO 18/04/2016
GIACOBBE ANNA PARTITO DEMOCRATICO 18/04/2016
MAESTRI PATRIZIA PARTITO DEMOCRATICO 18/04/2016
ROMANINI GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO 18/04/2016
ALBANELLA LUISELLA PARTITO DEMOCRATICO 18/04/2016
PREZIOSI ERNESTO PARTITO DEMOCRATICO 18/04/2016
PRINA FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 18/04/2016
CENSORE BRUNO PARTITO DEMOCRATICO 18/04/2016
BECATTINI LORENZO PARTITO DEMOCRATICO 18/04/2016
CAPOZZOLO SABRINA PARTITO DEMOCRATICO 18/04/2016


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 18/04/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 18/04/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08410
presentato da
TARICCO Mino
testo di
Lunedì 18 aprile 2016, seduta n. 608

   TARICCO, BONOMO, CARRESCIA, GALPERTI, DELL'ARINGA, GIACOBBE, PATRIZIA MAESTRI, ROMANINI, ALBANELLA, PREZIOSI, PRINA, CENSORE, BECATTINI e CAPOZZOLO. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   la legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche, all'articolo 10, prevede la delega per la riforma dell'organizzazione, delle funzioni e del finanziamento delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, anche mediante la modifica e il riordino delle disposizioni legislative che attualmente regolano la materia;
   al riguardo, il comma 1 individua i principi e criteri direttivi per l'adozione, entro 12 mesi dalla data di entrata in vigore della legge in questione, di un decreto legislativo da parte del Governo, su proposta del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro delegato per la semplificazione e la pubblica amministrazione e con il Ministro dell'economia e delle finanze, previa acquisizione del parere della Conferenza unificata, e del parere del Consiglio di Stato, anche riguardo alla determinazione, ai sensi della lettera a) del medesimo comma, del diritto annuale a carico delle imprese, tenendo conto della sua riduzione, disposta dall'articolo 28 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114;
   il citato articolo 28, nelle more del riordino del sistema delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, riduce l'importo del diritto annuale di cui all'articolo 18 della legge 29 dicembre 1993, n. 580, sulla base di quanto determinato per l'anno 2014 delle seguenti percentuali: per l'anno 2015, del 35 per cento, per l'anno 2016, del 40 per cento e, a decorrere dall'anno 2017, del 50 per cento, con una riduzione a regime di 400 milioni di euro circa delle entrate previste per gli enti post-riordino;
   ai sensi del comma 2 del citato articolo 28, le tariffe ed i diritti camerali sono fissati sulla base di costi standard definiti dal Ministero dello sviluppo economico, sentite la Società per gli studi di settore (SOSE) spa e l'Unioncamere, secondo criteri di efficienza da conseguire anche attraverso l'accorpamento degli enti e degli organismi del sistema camerale e lo svolgimento delle funzioni in forma associata;
   la nuova geografia della rete camerale definita dal citato articolo 10 della legge delega in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche prevede, al comma 1, lettera b) 1a ridefinizione delle circoscrizioni territoriali, con riduzione del numero dalle attuali 105 a non più di 60 mediante accorpamento di due o più camere di commercio, e la possibilità per singoli enti di non essere accorpati nel caso in cui siano contraddistinti da numeri superiori alla soglia dimensionale minima prevista di 75.000 imprese iscritte nel registro delle imprese;
   il diritto annuale costituisce un'entrata attraverso la quale viene assicurata gran parte della dotazione finanziaria necessaria all'espletamento delle funzioni demandate al sistema camerale; pertanto, gli effetti derivanti da una riduzione del suddetto diritto, rischiano di produrre ricadute significative sulla tenuta occupazionale degli enti del sistema camerale;
   appare opportuno accompagnare tale processo di razionalizzazione con un percorso di revisione e di efficientamento del modello organizzativo camerale, che faccia leva sulla metodologia dei costi standard;
   dall'analisi sviluppata da Unioncamere relativa ai dati sul diritto annuale effettivamente riscosso nel 2013, risulterebbe che il risparmio medio nominale per ciascuna impresa pagante, a seguito della riduzione al 50 per cento, sarebbe pari a 94 euro ed il risparmio medio effettivo (tenendo conto della deducibilità fiscale del diritto) sarebbe quindi pari ad effettivi 63 euro;
   tra le azioni da mettere in pratica, oltre al citato accorpamento, è prevista, ai sensi del citato articolo 10, la ridefinizione di compiti e funzioni delle nuove camere di commercio, che non dovranno in nessun caso sovrapporsi ad altre funzioni pubbliche e che saranno vagliate dal Ministero dello sviluppo economico sulla base di definiti «standard nazionali di qualità dei servizi», prevedendo inoltre che il perimetro di funzioni e servizi debba poi definire i criteri di gestione della transizione al nuovo, compreso il trattamento del personale dipendente, che è di circa 7 mila addetti cui si aggiungono i 3 mila delle aziende speciali controllate (le quali ultime verranno invece riordinate con l'applicazione del nuovo testo unico sulle società partecipate);
   da agenzie di stampa si apprende l'ipotesi di un taglio all'organico attuale del 15 per cento, che riguarderebbe nella sostanza 1000 figure professionali, visto che il personale alle dirette dipendenze del sistema camerale è di circa 7 mila persone;
   questa riduzione degli organici che dovrebbe portare a risparmi di spesa grazie alla razionalizzazione degli uffici che svolgono funzioni di supporto e strumentali o che, a seguito della riforma, rappresenterebbero duplicazioni o sovrapposizioni di compiti, rischia di provocare una dispersione di profili altamente professionali;
   le camere di commercio sono state un riferimento importante per le imprese, contribuendo al perseguimento di obiettivi di qualità e competitività ed al tempo stesso di trasparenza e legalità del sistema delle imprese stesse, oltre a svolgere importanti funzioni giuridico-amministrative;
   è importante che la riduzione del diritto annuale sia comunque gestita in modo tale da assicurare, tra l'altro, il funzionamento del registro delle imprese mantenendo gli standard di qualità, in ogni camera di commercio d'Italia –:
   se il Governo non ritenga necessario istituire un tavolo di confronto per valutare la possibilità di definire in accordo con Unioncamere specifiche priorità cui indirizzare risorse ed attività, individuate con il coinvolgimento dei mondi economici ed istituzionali;
   se non ritenga necessario assumere iniziative ulteriori per tutelare i profili attualmente attivi nelle camere di Commercio, al fine di evitare la dispersione di professionalità con conseguente rischio di minore sostegno alle imprese. (5-08410)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

soppressione di posti di lavoro

politica di sostegno

camera di commercio