ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08409

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 608 del 18/04/2016
Firmatari
Primo firmatario: MARTELLI GIOVANNA
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 18/04/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
NICCHI MARISA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 18/04/2016
GREGORI MONICA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 18/04/2016
AIRAUDO GIORGIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 18/04/2016
PLACIDO ANTONIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 18/04/2016


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 18/04/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 18/04/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08409
presentato da
MARTELLI Giovanna
testo di
Lunedì 18 aprile 2016, seduta n. 608

   MARTELLI, NICCHI, GREGORI, AIRAUDO e PLACIDO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   la violenza colpisce una donna su tre, in Italia sono 6,7 milioni le donne che almeno una volta nella vita sono state vittime di una violenza fisica o sessuale un dramma dal quale si esce con un lungo percorso;
   il decreto attuativo del Jobs Act sui temi di conciliazione lavoro-famiglia ha introdotto il congedo per le donne vittime di violenza di genere che intraprendono percorsi di protezione;
   in particolare, le lavoratrici dipendenti del pubblico e del privato che subiscono violenza, per motivi legati allo svolgimento di tali percorsi, hanno diritto ad astenersi dal lavoro per un periodo di tre mesi, anche non continuativo, interamente retribuito;
   è altresì, prevista la possibilità di trasformare il rapporto di lavoro da tempo pieno a part-time, nonché l'opportunità di essere nuovamente trasformato, a seconda delle esigenze della lavoratrice, in rapporto di lavoro a tempo pieno. Il decreto dà altresì la facoltà alle collaboratrici a progetto di sospendere il rapporto contrattuale per motivi connessi allo svolgimento dei suddetti percorsi di protezione;
   la norma quindi si prefigge l'obiettivo di sostenere le donne non soltanto in termini di sicurezza individuale, ma anche sotto il profilo dell'indipendenza economica, riconoscendo il diritto a tre mesi di astensione retribuita dal lavoro;
   il decreto legislativo è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 24 giugno 2015 con entrata in vigore il giorno successivo;
   a distanza di circa dieci mesi il provvedimento è di fatto, inattuato, in quanto non è stata emanata la circolare applicativa dell'Inps, senza la quale le aziende non danno seguito alle richieste delle dipendenti interessate;
   appare inspiegabile e grave il ritardo nella emanazione della circolare applicativa da parte dell'Inps, in quanto si tratta di un ritardo secondo gli interroganti inammissibile, frutto di motivi che l'Inps non si è premunita di far conoscere;
   in relazione al ritardo nell'emanazione della circolare dell'Inps in materia di congedo per le donne vittime di violenza, si registra tra le altre la presa di posizione della CGIL che ha chiesto all'Inps di emanare subito la circolare, in quanto si tratta di un diritto ora previsto dalla normativa ma che non è esigibile;
   la norma si prefigge l'obiettivo di sostenere le donne non soltanto in termini di sicurezza individuale, ma anche sotto il profilo dell'indipendenza economica, riconoscendo il diritto a tre mesi di astensione retribuita dal lavoro. Senza dimenticare che il decreto prevede anche la possibilità di trasformare il rapporto di lavoro da tempo pieno a part-time fino a quando necessario –:
   quali siano i motivi del ritardo da parte dell'Inps nell'emanare la circolare applicativa in materia di congedo per le donne vittime di violenza di genere che intraprendono percorsi di protezione e se siano state individuate, per quanto di competenza, eventuali responsabilità relativamente alla mancata emanazione della citata circolare;
   quali iniziative abbia intrapreso o intenda intraprendere affinché la circolare applicativa in materia di congedo per le donne vittime di violenza di genere sia emanata in tempi rapidi, consentendo alle donne lavoratrici di avviare o proseguire il percorso di protezione;
   se il Ministro interrogato sia in grado di comunicare il numero di domande di congedo presentate da dipendenti vittime di violenza di genere che sono rimaste inevase a causa della mancata emanazione della circolare da parte dell'Inps.
(5-08409)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

violenza sessuale

delitto contro la persona

vittima