ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/08375

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 605 del 11/04/2016
Firmatari
Primo firmatario: BENAMATI GIANLUCA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 11/04/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BARGERO CRISTINA PARTITO DEMOCRATICO 11/04/2016
SENALDI ANGELO PARTITO DEMOCRATICO 11/04/2016
BASSO LORENZO PARTITO DEMOCRATICO 11/04/2016
VICO LUDOVICO PARTITO DEMOCRATICO 11/04/2016
ARLOTTI TIZIANO PARTITO DEMOCRATICO 11/04/2016
IACONO MARIA PARTITO DEMOCRATICO 11/04/2016
MONTRONI DANIELE PARTITO DEMOCRATICO 11/04/2016
CAMANI VANESSA PARTITO DEMOCRATICO 11/04/2016


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 11/04/2016
Stato iter:
13/04/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 13/04/2016
Resoconto BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 13/04/2016
Resoconto GENTILE ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 13/04/2016
Resoconto BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 13/04/2016

SVOLTO IL 13/04/2016

CONCLUSO IL 13/04/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-08375
presentato da
BENAMATI Gianluca
testo di
Lunedì 11 aprile 2016, seduta n. 605

   BENAMATI, BARGERO, SENALDI, BASSO, VICO, ARLOTTI, IACONO, MONTRONI e CAMANI. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   il teleriscaldamento o riscaldamento urbano a rete è un servizio energetico che consiste nella distribuzione di acqua calda o surriscaldata a mezzo di reti interrate, destinata al riscaldamento degli edifici e alla produzione di acqua calda igienico-sanitaria;
   l'energia termica immessa nelle reti di teleriscaldamento può avere diverse provenienze: può essere prodotta da una centrale termica convenzionale di grosse dimensioni, può essere prodotta tramite una centrale di produzione combinata elettricità-calore, può provenire dall'incenerimento dei rifiuti solidi urbani, da processi industriali (calore di scarto a bassa temperatura), da fonte geotermica a bassa, media e alta temperatura, da fonti rinnovabili (biomasse, biogas da discariche, scarti di lavorazioni, e altro);
   il teleriscaldamento produce un miglioramento dell'efficienza energetica, agendo sia sulla produzione di energia (impiego di fonti rinnovabili e assimilate, rendimenti elevati connessi alle taglie delle centrali delle grandi reti), sia sui consumi finali (riduzione della singole potenza termica installata);
   il teleriscaldamento è una tecnologia in espansione che permette l'ottimizzazione delle risorse energetiche impiegate, con conseguenze positive sia in termini di risparmio economico che di impatti ambientali;
   dal rapporto AIRU-Legambiente sui teleriscaldamento 2014 si evince che le valutazioni effettuate stimano in circa 1.358 milioni di metri cubi la volumetria totale teleriscaldabile, a livello nazionale, entro l'orizzonte temporale del 2035. A fine 2012, e sempre con riferimento ai soli centri urbani aventi popolazione superiore ai 25.000 residenti, risultano già teleriscaldati circa 247 milioni di metri cubi, corrispondenti al 18 per cento del potenziale. Risulta pertanto che l'ulteriore volumetria tele riscaldabile è dell'ordine 1.100 Mm3, cioè 4,5 volte l'utenza già tele riscaldata;
   il primo impianto di TLR in Italia nasce nel 1971 a Modena e, da allora, questa tecnologia ha continuato a svilupparsi fino ad arrivare ad oltre 300 reti, tra grandi, piccole e «a circuito chiuso» (dette impropriamente reti di teleriscaldamento);
   sono 192 le reti di teleriscaldamento (TLR) censite nel rapporto citato e riferite all'anno 2012, ovvero quelle di cui si conosco dati certi e verificati, distribuite in 150 città italiane: dalla rete di Torino (la più estesa: ben 467 chilometri) alle piccole reti di quartiere di pochi chilometri;
   sono 70 i comuni teleriscaldati attraverso l'uso di fonti rinnovabili con 88 reti, concentrati in due aree geografiche particolari del nostro Paese: in Toscana, dove è ricca la risorsa geotermica ed impianti ad alta entalpia producono gran parte del fabbisogno energetico termico della regione, e in Trentino Alto Adige, dove sono noti gli impianti a biomassa, spesso di tipo cogenerativo, alimentati dalle risorse legnose provenienti dagli scarti delle lavorazioni locali e dalla manutenzione dei boschi;
   a fine 2015, sono presenti in Italia 86 impianti di teleriscaldamento a biomasse: tali strutture rappresentano, soprattutto nelle zone marginali e montane non raggiunte dal metano (in particolare nelle zone climatiche «E» ed «F», ed in alcuni casi nelle zone climatiche «D»), uno strumento irrinunciabile per offrire alla popolazione un servizio a costi contenuti, per valorizzare l'utilizzo sostenibile di risorse locali, per promuovere l'economia territoriale e per incentivare l'utilizzo di fonti energetiche pulite;
   la Commissione europea ha rilevato in numerose occasioni l'importanza del contributo offerto dalle biomasse per raggiungere gli obiettivi preposti sul clima e sull'energia al 2020 (20 per cento di riduzione delle emissioni, 20 per cento di aumento di efficienza energetica, 20 per cento di rinnovabili negli usi finali di energia);
   la stessa Commissione europea ha recentemente fissato nuovi obiettivi, rispetto al 1990, da raggiungere entro l'anno 2030: riduzione delle emissioni di CO2 del 40 per cento, aumento della quota di energia rinnovabile ad almeno il 27 per cento ed incremento dell'efficienza energetica di almeno il 27 per cento;
   gli obiettivi di cui sopra andranno probabilmente rivisti in maniera significativa al rialzo sulla base di quanto deciso nella COP 21 di Parigi del recente dicembre 2015;
   il decreto legislativo 4 luglio 2014, n. 102, ha recepito nell'ordinamento nazionale la direttiva europea 2012/27/UE/di promozione dell'efficienza energetica, attribuendo all'Aeegsi specifiche funzioni in materia di teleriscaldamento e teleraffrescamento;
   il teleriscaldamento è da considerarsi come un'opportunità per l'Italia, con potenzialità importanti per ottimizzare i consumi energetici e minimizzare l'impatto ambientale in particolare nelle aree urbane e in quei territori compresi nelle fasce climatiche E ed F;
   la X Commissione si è già espressa ripetutamente sul teleriscaldamento con i pareri espressi sul decreto legislativo n. 102 del 2014 (atto del Governo n. 96) e sullo schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative al decreto n. 102 del 2014 (atto del Governo n. 201);
   a breve inizierà l'esame della COM (2016)51 «Comunicazioni della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al comitato delle regioni: Una strategia dell'UE in materia di riscaldamento e raffreddamento –:
   quali iniziative il Ministro interrogato intenda porre in essere sul tema della diffusione di questa tecnologia, nell'ottica di adottare strategie finalizzate al raggiungimento degli obiettivi già previsti per il Paese per il 2030, anche al fine di rivederli, al rialzo, rispetto a quanto previsto alla Commissione europea. (5-08375)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 13 aprile 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-08375

  In merito alle questioni evidenziate dall'Onorevole interrogante, è utile rilevare che, in tema di teleriscaldamento, il decreto legislativo n. 102 del 2014, ha stabilito che il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) predisponga e trasmetta al Ministero dello sviluppo economico un rapporto contenente una valutazione globale del potenziale di applicazione della Cogenerazione ad Alto Rendimento (CAR) e del teleriscaldamento e teleraffrescamento efficienti, considerando l'anno 2013 come base ai fini dell'analisi.
  Tale rapporto è stato redatto e trasmesso dal GSE in ottemperanza al succitato decreto ed ha ottenuto, il 23 marzo scorso, il parere favorevole della Conferenza Unificata.
  Il rapporto è strutturato in tre sezioni nelle quali sono riportate:
   una descrizione della domanda di energia termica, con riferimento all'anno 2013, suddivisa per settore di impiego, con approfondimenti relativi alle fonti utilizzate, alle modalità di impiego e alla localizzazione geografica;
   una panoramica dell'offerta nazionale di energia termica, comprendente una descrizione del mix termoelettrico italiano al 2013;
   l'individuazione, sulla base di criteri tecnici ed economici, della quota parte di fabbisogni energetici potenzialmente soddisfacibili tramite impianti di cogenerazione ad alto rendimento o tramite sistemi di teleriscaldamento efficiente.

  Alla luce delle risultanze dello studio, secondo quanto previsto dal decreto legislativo citato, verranno individuate, insieme alle Regioni e alle Province autonome, le misure da adottare al fine di sfruttare, secondo analisi dei costi e criteri di efficienza, tutte le potenzialità del teleriscaldamento.
  Per quanto riguarda, invece, le iniziative già assunte, si evidenzia che già da tempo il Governo ha adottato alcune specifiche misure volte alla promozione del teleriscaldamento.
  In particolare, si ricorda che il Decreto del Ministro dello Sviluppo economico 5 settembre 2011 prevede un apposito regime per l'agevolazione del teleriscaldamento da cogenerazione ad alto rendimento attraverso il meccanismo dei certificati bianchi.
  Si coglie infine l'occasione per informare il Parlamento che è ormai in fase finale di concertazione, con i Ministeri dell'Ambiente e dell'Economia, il Decreto relativo al Fondo nazionale per l'efficienza energetica, all'interno del quale è prevista una specifica linea di finanziamento a favore dei nuovi investimenti nel settore del teleriscaldamento.
  Tutto questo ad ulteriore dimostrazione dell'importanza che il Governo ammette a tale settore.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

riscaldamento

energia rinnovabile

rendimento energetico