ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/08374

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 605 del 11/04/2016
Firmatari
Primo firmatario: CRIPPA DAVIDE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 11/04/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VALLASCAS ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2016
DA VILLA MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2016
CANCELLERI AZZURRA PIA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2016
DELLA VALLE IVAN MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2016
FANTINATI MATTIA MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2016
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 11/04/2016


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 11/04/2016
Stato iter:
13/04/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 13/04/2016
Resoconto CRIPPA DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 13/04/2016
Resoconto GENTILE ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 13/04/2016
Resoconto CRIPPA DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 13/04/2016

SVOLTO IL 13/04/2016

CONCLUSO IL 13/04/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-08374
presentato da
CRIPPA Davide
testo di
Lunedì 11 aprile 2016, seduta n. 605

   CRIPPA, VALLASCAS, DA VILLA, CANCELLERI, DELLA VALLE, FANTINATI e LOREFICE. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   il Governo ha recentemente dato il via libera al raddoppio della piattaforma petrolifera Vega A, nel canale di Sicilia, gestita dalla società Edison;
   nonostante il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare si sia costituito parte civile contro 6 manager e dirigenti del colosso energetico italo-francese in un processo per smaltimento illecito di rifiuti in corso presso la procura di Ragusa;
   il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha chiesto un risarcimento per ingiusto profitto pari a 69 milioni di euro, come ha riportato il mensile siciliano «S», diretto da Antonio Condorelli. Il procedimento giudiziario è aperto dal 2007, ma tra rinvii e vizi di forma non si è ancora chiuso il primo grado. Il 5 maggio 2016 a Ragusa si svolgerà l'udienza che probabilmente sancirà la prescrizione dei reati per i manager di Edison;
   i termini di prescrizione del processo si stanno avvicinando, senza che lo stesso sia giunto ancora alla sentenza di primo grado;
   il 16 aprile 2015 il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha dato parere positivo alla Valutazione di impatto ambientale per il raddoppio della piattaforma «VEGA A», nel canale di Sicilia, gestita dalla società Edison S.p.A.;
   il 13 novembre dello stesso anno il Ministero dello sviluppo economico ha concesso il rinnovo dello stesso permesso per i successivi 10 anni;
   a meno di 12 miglia dalla riserva naturale del fiume Irminio, tra Ragusa e Scicli, Edison potrà quindi costruire una seconda piattaforma petrolifera offshore, «VEGA B», al fine di continuare a sfruttare il giacimento, attivo dal 1984;
   quella proroga consente addirittura di realizzare nuovi pozzi nel campo Vega. Il «piano di lavoro» prevede infatti la realizzazione di un'altra piattaforma (Vega B) e la trivellazione di altri 12 nuovi pozzi: che si faranno nonostante il divieto di trivellazione entro le 12 miglia perché autorizzati prima;
   a quanto consta agli interroganti l'autorizzazione è arrivata subito prima dello stop alle nuove perforazioni sotto le 1.2 miglia deciso dal Governo con l'ultima legge finanziaria, entrata in vigore il 1o gennaio 2016;
   le motivazioni del via libera ministeriale appaiono paradossali: «La società ha ottemperato ai termini di buona gestione del giacimento...», scrive il Ministero dello sviluppo economico in una nota del 12 dicembre 2014;
   lo stesso Governo che chiede ad Edison i danni in giudizio, la promuove a pieni voti nel momento in cui concede il rinnovo del permesso. In sintesi: grazie alla prescrizione, Edison non pagherà i danni procurati, ma incassa dal Governo un rinnovo della concessione per un decennio, alla modica cifra di un canone di appena 87 euro l'anno a chilometro quadrato, e con royalties da pagare allo Stato pari ad appena il 7 del cento dei proventi (le royalties italiane sono le più basse d'Europa) –:
   quali siano i motivi per cui il Ministero dello sviluppo economico abbia concesso una proroga alla continuazione delle attività della Edison Spa di cui in premessa la quale realizzerà dodici nuovi pozzi nonostante il divieto di trivellazione e la costituzione come parte civile dello stesso Governo nel procedimento penale contro la società Edison.  (5-08374)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 13 aprile 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-08374

  In merito alle questioni poste dall'Onorevole interrogante, riferite nelle premesse nell'atto di sindacato ispettivo, il Governo non ritiene opportuno, nel pieno rispetto dei lavori della magistratura, esprimersi in merito a procedimenti giudiziari in corso.
  Con riguardo, invece, alla proroga richiesta dalla società Edison, per completare il programma lavori già approvato in sede di conferimento del titolo minerario, si rappresenta che la proroga stessa è stata concessa dal Ministero dello sviluppo economico a seguito del parere positivo sulla compatibilità ambientale, rilasciato nell'aprile del 2015 dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con il Ministero dei beni e delle attività culturali, e nel pieno rispetto della vigente normativa di settore.
  La proroga decennale è stata, quindi, rilasciata per la prosecuzione della produzione dalla piattaforma «Vega A» e per il completamento dell'originario programma lavori già autorizzato, in osservanza della citata normativa, sulla base delle valutazioni tecniche effettuate.
  Il Ministero dello Sviluppo Economico assicura che vigilerà, in raccordo con il Ministero dell'Ambiente e le altre istituzioni competenti, per garantire che le attività in questione avvengano nel pieno rispetto della normativa vigente con particolare riguardo a quella ambientale.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

eliminazione dei rifiuti

impatto ambientale

impianto a mare