ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08352

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 604 del 08/04/2016
Firmatari
Primo firmatario: GIORDANO SILVIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 07/04/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 07/04/2016
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 07/04/2016
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 07/04/2016
DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 07/04/2016
COLONNESE VEGA MOVIMENTO 5 STELLE 07/04/2016
NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE 16/11/2017


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 07/04/2016
Stato iter:
16/11/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 16/11/2017
Resoconto FARAONE DAVIDE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 16/11/2017
Resoconto NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 08/04/2016

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 17/11/2017

DISCUSSIONE IL 16/11/2017

SVOLTO IL 16/11/2017

CONCLUSO IL 16/11/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08352
presentato da
GIORDANO Silvia
testo presentato
Venerdì 8 aprile 2016
modificato
Venerdì 17 novembre 2017, seduta n. 887

   SILVIA GIORDANO, LOREFICE, GRILLO, MANTERO, DI VITA, COLONNESE, NESCI. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   la xantomatosi cerebro-tendinea è una malattia da accumulo di lipidi (specie colestanolo) causata da un difetto nella sintesi degli acidi biliari. È caratterizzata da diversi sintomi clinici, tra cui in particolare: diarrea infantile, comparsa di cataratta durante l'infanzia o l'adolescenza, formazione (intorno ai 20-30 anni) di piccoli accumuli di lipidi (xantomi), soprattutto a livello di tendini ma anche di altri tessuti, disturbi neurologici (demenza, disturbi psichiatrici, crisi epilettiche, spasticità), che si manifestano già durante l'età adulta;
   il difetto alla base di questo disordine è il deficit di un enzima epatico (la 27-idrossilasi) della via biosintetica degli acidi biliari, che ha il compito di trasformare il colesterolo in acidi biliari. Tale via sintetica risulta così anormalmente interrotta, causando l'accumulo di colesterolo nella bile, nella maggior parte dei tessuti, compreso il cervello, e la formazione di xantomi;
   la xantomatosi cerebrotendinea è una malattia rara, sono stati descritti oltre 300 pazienti, con una prevalenza di circa 1/50.000 nella popolazione caucasica;
   la xantomatosi cerebro-tendinea è causata da mutazioni del gene CYP27A1, coinvolto nella sintesi di acidi biliari, sostanze che partecipano al metabolismo dei lipidi come il colesterolo. La malattia è trasmessa con modalità autosomica recessiva: i genitori sono portatori sani della mutazione, mentre ciascun figlio della coppia ha il 25 per cento di probabilità di essere malato;
   la diagnosi si basa su caratteristiche cliniche e biochimiche. In particolare, i pazienti colpiti mostrano una quantità anomala di colestanolo nel siero e nei tendini, mentre il livello di colesterolo plasmatico è normale oppure ridotto. Si può inoltre effettuare l'analisi genetica, con ricerca di mutazioni nel gene CYP27A1. Conoscendo le mutazioni presenti nei genitori si può anche eseguire la diagnosi prenatale;
   il trattamento a lungo termine con acido chenodeossicolico (CDCA) si è dimostrato efficace nel normalizzare la sintesi degli acidi biliari e la concentrazione di colestanolo, migliorando anche i sintomi neurologici e fisiologici;
   il farmaco, a base di acido chenidesossicolico, sembrerebbe essere irreperibile in Italia, è però considerato un farmaco essenziale per la xantomatosi cerebrotendinea, la produzione potrebbe essere interrotta in quanto ritenuto commercialmente di scarso interesse;
   la diagnosi e il trattamento precoci sono essenziali per prevenire l'accumulo progressivo di colestanolo e colesterolo: l'evoluzione della malattia può essere arrestata e in alcuni casi fatta regredire. I pazienti trattati possono avere un'attesa di vita normale. In assenza di trattamento, l'attesa di vita si attesta intorno ai 50-60 anni. Sono stati descritti anche alcuni decessi precoci neonatali;
   nei laboratori del reparto di farmacia ospedaliera del policlinico Santa Maria alle Scotte nosocomio senese si è riusciti a produrre un farmaco, a base di acido chenidesossicolico, per la terapia di questa patologia. Il medicinale, non ancora in commercio, era usato per curare i circa 40 pazienti seguiti dal professor Antonio Federico, direttore dell'unità operativa complessa (Uoc) di neurologia e malattie neurometaboliche del policlinico senese; ad oggi sembrerebbe che il policlinico non fornisca più tale terapia –:
   se il farmaco a base di acido chenodeossicolico sia disponibile in Italia;
   quali iniziative di competenza intenda intraprendere al fine di tutelare il diritto alle cure dei malati di xantomatosi cerebro-tendinea. (5-08352)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 16 novembre 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-08352

  Ringrazio gli On.li interroganti perché mi offrono l'opportunità di fornire tutti gli opportuni chiarimenti in merito alla reperibilità del farmaco, a base di acido chenodesossicolico, di fondamentale importanza per la salute di tutti coloro che soffrono di xantomatosi cerebro-tendinea – che costituisce, come noto, un raro disordine familiare autosomico recessivo del metabolismo degli acidi biliari.
  Desidero rilevare, al riguardo, che il farmaco impiegato per il trattamento di tale patologia – che è stata inserita nell'elenco delle malattie rare di cui al decreto ministeriale 18 maggio 2001, n. 279 – è stato autorizzato dall'Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) con il nome commerciale «Acido Chenodessosicolco Leadiant», secondo la procedura centralizzata ai sensi del Reg. (CE) n. 726/2004.
  Successivamente, la Commissione Europea, con decisione del 10 aprile 2017, ha autorizzato l'immissione in commercio del medicinale in questione (qualificato quale generico ai sensi dell'articolo 10, comma 3 del decreto legislativo n. 219/2006) per «il trattamento di errori congeniti della sintesi degli acidi biliari primari omissis», a differenza del farmaco di riferimento, lo Xenbilox, non registrato in Italia, che è stato autorizzato all'estero per una diversa indicazione (vale a dire il trattamento della dissoluzione dei calcoli biliari di colesterolo).
  In seguito, al fine di consentire la commercializzazione del farmaco in esame sul territorio nazionale, il regime di prescrizione è stato valutato dalla Commissione Tecnico Scientifica (CTS) nella seduta del 14-16 giugno 2017, che ha classificato la specialità quale «Medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa vendibile al pubblico su prescrizione di specialisti esperti in patologie epatiche».
  Ottenuto il parere della CTS, l'Aifa ha emesso la determina n. 1465/2017 di autorizzazione all'immissione in commercio e classificazione in classe C.
  Per completezza di informazione, desidero precisare che è stata presentata la domanda di negoziazione del prezzo, e la procedura è, attualmente, in corso. Inoltre, risulta che, per il medicinale in questione, sia stato riconosciuto l'accesso al Fondo AIFA del 5% previsto dalla Legge n. 326/2003.
  Si rappresenta, infine, che per il trattamento della xantomatosi cerebro-tendinea, è stata rilasciata, a seguito di procedura centralizzata, l'autorizzazione anche di un altro medicinale: mi riferisco al Kolbam (principio attivo Acido Colico) autorizzato, in forza delle circostanze eccezionali di cui all'articolo 14 comma 8 del Reg. n. 726/2004, con decisione della Commissione Europea del 4 aprile 2015 «per il trattamento dei difetti congeniti nella sintesi degli acidi biliari primari... omissis....».
  Nella seduta dell'11-14 gennaio 2016 questo medicinale è stato valutato per l'Autorizzazione all'immissione in Commercio sul territorio nazionale dalla Commissione Tecnico Scientifica (CTS), che ha stabilito il seguente regime di prescrizione: «Medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa, da rinnovare volta per volta, vendibile al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti individuati dalle Regioni, sentito il parere del Centro Nazionale Malattie rare (RNRL)».
  Tuttavia, ai fini dell'emissione della Determina di autorizzazione all'immissione in commercio e classificazione in classe C, si è in attesa che il titolare dell'AIC ottemperi agli obblighi previsti dalla Decisione Comunitaria, depositando la documentazione necessaria ai fini dell'ottenimento dell'approvazione da parte dell'Ufficio Misure di Gestione del Rischio dell'AIFA.
  Alla luce di quanto rappresentato, mi sento pertanto di poter rassicurare gli On.li interroganti che il diritto alle cure dei malati di tale patologia è pienamente garantito e tutelato dalla presenza, sul territorio nazionale, del farmaco generico, necessario ad assicurare un trattamento terapeutico efficace. Senza dimenticare, inoltre, che, come già evidenziato, si sta definendo la procedura finalizzata all'immissione in commercio di altro farmaco che, unitamente al primo, contribuirà a mantenere alto il livello di cure garantito ai malati.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

malattia

prodotto farmaceutico

malattia del sistema nervoso