ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/08325

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 603 del 06/04/2016
Firmatari
Primo firmatario: GIORDANO SILVIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 06/04/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE 06/04/2016
COLONNESE VEGA MOVIMENTO 5 STELLE 06/04/2016
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 06/04/2016
DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 06/04/2016
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 06/04/2016
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 06/04/2016
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 06/04/2016


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 06/04/2016
Stato iter:
07/04/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 07/04/2016
Resoconto GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 07/04/2016
Resoconto DE FILIPPO VITO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 07/04/2016
Resoconto GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 07/04/2016

SVOLTO IL 07/04/2016

CONCLUSO IL 07/04/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-08325
presentato da
GIORDANO Silvia
testo di
Mercoledì 6 aprile 2016, seduta n. 603

   SILVIA GIORDANO, TOFALO, COLONNESE, MANTERO, DI VITA, LOREFICE, GRILLO e BARONI. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   dagli anni Ottanta, a Salerno, nella zona di Fratte, al confine con la Valle dell'Irno, sono ubicate le Fonderie Pisano, dove viene smaltito e bruciato ferro e ghisa;
   all'epoca la zona era prevalentemente industriale, ma in seguito, con l'approvazione del nuovo piano regolatore regionale del comune di Salerno, cominciarono ad edificare e adesso c’è un vero e proprio conglomerato urbano che ospita centinaia di famiglie, supermercati, bar, pompe di benzina e altro;
   le Fonderie Pisano restano ancora ubicate in quella zona, causando fumi che, a seconda di come soffia il vento, giungono fino al centro di Salerno e nella Valle dell'Irno;
   il dipartimento dell'Arpac di Salerno ha effettuato i primi sopralluoghi a seguito di una ispezione dei Noe, che risale alla fine degli anni Novanta;
   da quella ispezione, nacque un'inchiesta della magistratura per mancanza di autorizzazione di scarichi di acqua reflua che convergevano nel fiume Irno che costeggia la zona;
   il processo si concluse con una sentenza di patteggiamento;
   una seconda inchiesta ha coinvolto di recente le Fonderie Pisano, a seguito di un esposto firmato da alcuni residenti della zona che si sono riuniti in un comitato chiamato «Salute e Vita»;
   il comitato ha più volte chiesto un incontro con l'ex sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, per ottenere la delocalizzazione dell'impianto, dal momento che molti sono i residenti di Fratte e delle frazioni limitrofe che si sono ammalati di neoplasie varie;
   l'ultimo incontro avuto con l'ex sindaco di Salerno risale all'aprile 2014, in occasione del quale fu promessa loro la delocalizzazione dell'impianto;
   la delocalizzazione, però, non è mai avvenuta, anche quando, ad aprile 2014, si è concluso il secondo processo a carico del titolare delle Fonderie Pisano per reati ambientali, conclusosi con una seconda sentenza di patteggiamento e una multa da 800 euro;
   frattanto, le morti e i funerali sono aumentati. Solo a febbraio 2016, il parroco don Marco Raimondo ha celebrato sette funerali in sette giorni per morti da sarcoma;
   tanto che il 23 febbraio 2016, la regione Campania ha ordinato con decreto la chiusura temporanea dello stabilimento, imponendo determinate prescrizioni da osservare per poter riprendere l'attività;
   il 28 gennaio 2016, infatti, funzionari dell'Arpac di Caserta e di Salerno, su mandato della procura di Salerno, hanno effettuato una ispezione, da cui sono emerse varie carenze strutturali dell'impianto dannose per l'ambiente e per la salute dei cittadini;
   in particolare, l'Arpac sottolinea la «scarsa manutenzione dei sistemi di trattamento delle emissioni in atmosfera» e la «mancata adozione di misure rispetto a superamenti di portata e di valori di emissione significativi emersi dagli autocontrolli effettuati» e «una scarsa conoscenza della normativa ambientale applicata allo specifico settore di riferimento»;
   in conclusione, l'Arpac ha rilevato «gravi criticità con particolare riferimento alle emissioni in atmosfera, alla gestione dei rifiuti e agli scarichi idrici, con conseguente determinazione di situazioni connotate di immediato pericolo e danno per l'ambiente e la salute pubblica»;
   dopo due settimane, il 9 marzo 2016, la regione Campania autorizza, con decreto, la riapertura delle Fonderie Pisano, sulla base di una ispezione effettuata il 7 marzo 2016 da funzionari dell'Arpac di Salerno;
   il sopralluogo in esame ha accertato che nelle Fonderie sono stati effettuati lavori relativi alla raccolta dei rifiuti, alla chiusura delle finestre rotte dello stabilimento e all'individuazione di nuove aree di deposito per i rifiuti;
   tuttavia, scrive l'Arpac «il riscontro relativo ai limiti di portata emissioni in atmosfera e alla rimozione delle cause di superamento valori limiti allo scarico, potrà essere concluso solo attraverso attività di campionamento ad impianto attivo» —:
   se non ritenga che sussistano i presupposti per promuovere un'ispezione urgente del comando dei carabinieri per la tutela della salute allo scopo di verificare l'esistenza di un pericolo grave ed imminente per la salute dei residenti nell'area, anche al fine di intraprendere per quanto di competenza un'attività di screening e di verifica dei potenziali danni alla salute dei cittadini residenti nell'area. (5-08325)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 7 aprile 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-08325

  In merito alla problematica in esame, la Giunta Regionale della Campania ha inteso precisare quanto segue.
  In data 28 gennaio 2016, le Autorità regionali hanno acquisito le risultanze dell'ispezione straordinaria richiesta dall'Autorità Giudiziaria ed effettuata dal Dipartimento ARPAC Caserta presso la «Ditta Fonderie Pisano & C. spa», ubicata in Salerno, da cui sono emerse numerose e gravi violazioni nella gestione degli impianti.
  Il 19 febbraio 2016, la Ditta è stata diffidata a rimuovere le criticità riscontrate, con contestuale sospensione dell'attività per un tempo indeterminato.
  In data 2 marzo 2016, la Ditta ha fatto richiesta di sopralluogo per la verifica delle attività di adeguamento, comunicando la rimozione delle criticità riscontrate da ARPAC Caserta.
  Il giorno 8 marzo 2016, l'ARPAC Salerno ha trasmesso verbale del sopralluogo di verifica degli interventi eseguiti dalla Ditta per la rimozione delle criticità riscontrate, non evidenziando motivi ostativi alla ripresa dell'attività lavorativa, la quale è stata disposta il 9 marzo 2016, con prescrizioni in merito alle attività e ai controlli da svolgersi e, in particolare:
   a) è stato fatto obbligo alla «Ditta Fonderie Pisano & C. spa» di effettuare, entro trenta giorni dal riavvio dell'esercizio, tutti gli autocontrolli previsti dal Piano di Monitoraggio e Controllo. Il Dipartimento ARPAC di Salerno verificherà la regolarità delle misure ed il rispetto dei valori limiti di emissione;
   b) il Dipartimento ARPAC di Salerno, entro trenta giorni dal riavvio dell'esercizio, condurrà propri controlli, anche di tipo analitico;
   c) la «Ditta Fonderie Pisano & C. spa» deve produrre, entro quindici giorni dalla ricezione del provvedimento, istanza per la regolarizzazione amministrativa delle modifiche proposte e/o già attuate, anche se migliorative degli aspetti ambientali;

  Inoltre, l'ASL Salerno considera l'opportunità di attivare una rete di monitoraggio biologico, ambientale ed umano, che accompagni l'attuazione delle prescrizioni, per valutarne gli effetti dal punto di vista sanitario, in termini di tutela della salute dei lavoratori e della popolazione generale; e il Dipartimento ARPAC di Salerno dovrà svolgere apposita attività ispettiva sull'installazione, con periodicità non superiore ai sei mesi.

  Con la medesima nota, alla Direzione Tecnica ARPAC Napoli e ai Dipartimenti di Caserta e di Salerno è stato demandato l'incarico dell'urgente invio di un'apposita relazione di valutazione, di concerto con la competente ASL, che per i diversi comparti ambientali e di intervento, verifichi, da un lato, la sussistenza ed applicabilità di tecnologie e pratiche operative ottimali, capaci di contenere al minimo l'impatto, dall'altro, l'idoneità di tali tecnologie e pratiche a garantire la protezione della salute e dell'ambiente, individuando idonei strumenti per la verifica e il monitoraggio di tali aspetti, per consentire alle competenti Autorità regionali la valutazione del ricorso alla procedura di riesame dell'Autorizzazione Integrata Ambientale o di variazione dell'installazione.
  In esito alla relazione di valutazione sarà disposta la procedura di riesame per l'Autorizzazione Integrata Ambientale.
  Con nota del 6 aprile 2016, il comune di Salerno ha comunicato che l'ASL Salerno ha attivato, a partire dal 14 marzo 2016, uno studio epidemiologico osservazionale, in collaborazione con il Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell'Università degli Studi di Salerno, attraverso l'Osservatorio sulle Malattie Occupazionali ed Ambientali, istituito con deliberazione dell'ASL Salerno n. 59, del 25 gennaio 2016.
  Questa ultima iniziativa potrà offrire elementi tali da consentire nei limiti delle competenze, di attivare un'azione di verifica del Ministero della salute e dei suoi organismi collegati.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

inquinamento atmosferico

delocalizzazione

deposito dei rifiuti