ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08291

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 599 del 31/03/2016
Firmatari
Primo firmatario: VEZZALI MARIA VALENTINA
Gruppo: SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Data firma: 31/03/2016


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 31/03/2016
Stato iter:
25/05/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 25/05/2016
Resoconto BELLANOVA TERESA ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
 
REPLICA 25/05/2016
Resoconto VEZZALI MARIA VALENTINA SCELTA CIVICA PER L'ITALIA
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 31/03/2016

DISCUSSIONE IL 25/05/2016

SVOLTO IL 25/05/2016

CONCLUSO IL 25/05/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08291
presentato da
VEZZALI Maria Valentina
testo di
Giovedì 31 marzo 2016, seduta n. 599

   VEZZALI. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   la stampa nazionale ed estera ipotizza una fusione tra Italgas e 2iRete Gas, fatto questo che determinerebbe la perdita di concorrenza nel mercato della distribuzione del gas metano in Italia;
   solo Italgas rappresenta già, con oltre 50 mila chilometri e 7 milioni di utenti serviti (se consideriamo anche le sue partecipate), il più grande distributore di gas con il 30 per cento dei contatori attivi;
   Italgas è controllata da Snam, che è soggetta al controllo di Cassa depositi e prestiti (CDP) attraverso CDP Reti spa che detiene il 29 per cento delle azioni della società di San Donato Milanese;
   una fusione fra Italgas e 2iRete Gas (facenti capo entrambi a Cassa depositi e prestiti) porterebbe alla costituzione di un colosso proprietario di oltre la metà delle concessioni esistenti e delle utenze servite;
   negli anni scorsi l'Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM) era già intervenuta nel settore esprimendo perplessità sul mantenimento dei profili concorrenziali ed adottando misure di governance che impedivano la partecipazione congiunta delle società alle gare, garantivano l'astensione di Cassa depositi e prestiti nelle decisioni, limitavano l'assunzione degli incarichi nelle società erogatrici da parte di soggetti membri del consiglio d'amministrazione di CDP, prevedevano l'affidamento a soggetti indipendenti dei ruoli negli organi direttivi per mantenerne l'autonomia, e altro;
   i rischi connessi all'eccessiva concentrazione del mercato aveva preoccupato, l'Antitrust che vedeva CDP (il cui azionista di riferimento è il Ministero dell'economia e delle finanze) direttamente e indirettamente titolare di quote rilevanti di punti di riconsegna e azionista di riferimento del principale operatore di mercato (ENI);
   con la fusione fra Italgas e 2iRete Gas si annullerebbero, di fatto, gli effetti che la liberalizzazione del mercato della distribuzione del gas avevano prodotto;
   l'intervento pubblico nel settore porterebbe a una riduzione negli investimenti a danno dell'efficienza, dell'offerta di servizi e dell'attenzione agli utenti che la presenza di società concorrenti garantirebbe;
   la concentrazione del 46 per cento delle concessioni, del 51 per cento delle utenze e del 47 per cento della consistenza delle reti in un'unica proprietà (quadro che si prospetterebbe se la fusione dovesse realizzarsi) porterebbe a un danno per i consumatori che non avrebbero più la possibilità di cambiare gestore per ottenere tariffe migliori in assenza di una reale concorrenza;
   la presenza di CDP (e del Ministero dell'economia e delle finanze) dovrebbe garantire ai consumatori riduzioni di tariffe (a parziale compensazione della mancanza di concorrenza) visto che con la fusione i soggetti coinvolti nell'operazione potrebbero ottenere un vantaggio competitivo e avere una maggiore capacità di aggiudicazione di gare oltre che imporre un monopolio nel settore energetico –:
   quali elementi intenda fornire il Governo in relazione a quanto esposto in premessa e quali eventuali iniziative, per quanto di competenza, intenda assumere al riguardo. (5-08291)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 25 maggio 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-08291

  Facendo riferimento all'atto in parola concernente l'eventuale effetto distorsivo della concorrenza nel mercato della distribuzione gas, paventato dall'Onorevole interrogante, in caso di fusione tra le due maggiori società di distribuzione Italgas S.p.A. e 2iReteGas, la questione è posta all'attenzione dell'AGCM che ne valuterà puntualmente gli effetti in termini di concentrazione.
  Per quanto di più specifica competenza del Ministero dello sviluppo economico mi preme chiarire quanto segue.
  Per ciò che attiene al paventato danno al consumatore consistente nella restrizione della «possibilità di cambiare gestore per ottenere tariffe migliori», evidenzio che le società di cui si tratta sono gestori del servizio pubblico della distribuzione gas e non possono per legge compiere alcuna attività di vendita al consumatore finale, limitandosi la loro attività al semplice vettoriamento di gas di proprietà dei venditori fino all'utenza finale.
  Il segmento downstream del gas naturale, tradizionalmente articolato nella prestazione congiunta dei servizi di distribuzione e vendita ai clienti finali è stato oggetto di un significativo processo di riorganizzazione culminato nell'obbligo di separazione delle attività di distribuzione, ritenute monopolio locale con caratteristiche di servizio pubblico, da quelle di vendita per il quale si è ritenuto auspicabile uno sviluppo concorrenziale.
  Infatti, il mercato della distribuzione gas non è un segmento liberalizzato della filiera gas, ma si tratta come accennato di mercato regolato che, riguardando una rete di distribuzione locale, rappresenta un'infrastruttura essenziale affidata in concessione dall'ente locale.
  Il consumatore finale è perciò libero di scegliere il venditore di gas naturale che gli offra la migliore tariffa in modo totalmente indipendente dal distributore cui la sua utenza è connessa.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

distribuzione d'energia

concorrenza

fusione d'imprese