ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/08267

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 598 del 30/03/2016
Firmatari
Primo firmatario: FAUTTILLI FEDERICO
Gruppo: DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO
Data firma: 30/03/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CAPELLI ROBERTO DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO 30/03/2016


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 30/03/2016
Stato iter:
31/03/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 31/03/2016
Resoconto CAPELLI ROBERTO DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 31/03/2016
Resoconto DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 31/03/2016
Resoconto CAPELLI ROBERTO DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 31/03/2016

SVOLTO IL 31/03/2016

CONCLUSO IL 31/03/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-08267
presentato da
FAUTTILLI Federico
testo di
Mercoledì 30 marzo 2016, seduta n. 598

   FAUTTILLI e CAPELLI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   il Consiglio dei ministri, il 20 gennaio 2016, ha approvato, in esame preliminare, il decreto legislativo recante norme in materia di «riorganizzazione, razionalizzazione e semplificazione delle autorità portuali», presentato dal Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione;
   il provvedimento si inserisce nelle politiche e nelle azioni per il rilancio della portualità e della logistica intrapreso dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti;
   tale decreto punta, insieme ad altre azioni per favorire la competitività dei nostri porti, alla semplificazione delle procedure per facilitare il transito di merci e passeggeri, alla promozione di centri decisionali strategici rispetto all'attività di porti in aree omogenee, alla riorganizzazione amministrativa;
   i porti italiani vengono così riorganizzati e ridotti da 24 a 15 centri decisionali strategici con sedi nelle realtà maggiori: per la Sardegna è stata designata la sede di Cagliari;
   lo stesso Ministro Graziano Delrio ha affermato il 21 gennaio 2016, ad approvazione avvenuta del suddetto decreto in Consiglio dei ministri che «Perché l'Italia sia davvero il porto dell'Europa abbiamo introdotto misure per la semplificazione e la competitività dei nostri porti»;
   anche sottolineando che «la Risorsa Mare torna centrale in Italia. Queste innovazioni servono a rendere concreta quella «cura dell'acqua» che abbiamo avviato e a valorizzare il Sistema Mare, che è uno dei nostri principali asset economici, attraverso il quale transita il 70 per cento delle merci italiane»;
   fino ad oggi erano attive in Sardegna l'autorità portuale di Olbia e Golfo Aranci (comprendente i porti di Olbia, Golfo Aranci e Porto Torres) e l'autorità portuale di Cagliari;
   gli interroganti condividono l'ottica di razionalizzazione e riorganizzazione della realtà portuale, nella visione più ampia della spending review;
   Cagliari è ad oggi già città metropolitana, sede della regione, territorio privilegiato per le infrastrutture e inoltre è stata scelta nel novembre 2015, per l'istituzione dell'unico posto d'ispezione frontaliera (Pif) per i controlli sulle carni provenienti dai Paesi fuori dall'Unione europea per la regione Sardegna;
   come illustrato in una interrogazione precedentemente presentata e in attesa di risposta proprio relativamente alle scelte del Ministro della salute di localizzare a Cagliari la sede dell'unico Pif regionale è emerso che il maggior flusso di merci (prodotti agricoli della caccia e della pesca, prodotti alimentari, animali vivi) si registra prevalentemente nei porti del nord della Sardegna, e in particolare nel porto di Olbia;
   il maggior traffico di passeggeri è registrato nel nord dell'Isola: oltre tre milioni di passeggeri transitano attraverso il porto di Olbia, Golfo Aranci e Porto Torres) rispetto ai circa 300 mila che transitano per il porto di Cagliari;
   della nuova autorità portuale faranno parte anche Olbia, Porto Torres, Golfo Aranci, Oristano, Portoscuso-Portovesme, Santa Teresa;
   non si comprende come la scelta di Cagliari come sede dell'autorità possa garantire il rispetto di quei criteri enunciati dallo stesso Ministro Delrio come quello di favorire il trasporto di passeggeri, valorizzare il «Sistema Mare», attraverso il quale transita il 70 per cento delle merci, considerando l'istituzione dell'autorità in un porto nel quale i flussi di passeggeri e i traffici commerciali sono minori rispetto a quelli dei porti del nord dell'isola –:
   quali siano stati i criteri alla base della scelta del Governo di concentrare nella città di Cagliari tutte le attività di indirizzo, programmazione e coordinamento del sistema dei porti, scelta che di fatto ha ignorato, ad avviso degli interroganti la realtà complessa dei porti sardi, rischiando di compromettere lo sviluppo in particolare nel nord dell'isola, laddove si concentra la maggioranza dei porti succitati, e se il Governo non intenda rivedere i succitati criteri. (5-08267)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 31 marzo 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione IX (Trasporti)
5-08267

  L'indicazione di Cagliari quale sede dell'istituenda Autorità di Sistema Portuale (AdSP) del Mare di Sardegna, contenuta nello schema di decreto delegato approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 20 gennaio, si rifà alla classificazione comunitaria del porto indicato quale nodo core della Rete TEN-T. È lo stesso criterio utilizzato per l'individuazione di tutte le altre sedi di AdSP, ed è anche il principio che l'Unione europea pone a fondamento della propria politica per la realizzazione dei corridoi e delle reti quale strumento di coesione territoriale dentro il Vecchio Continente, definita nella sua versione attuale nel 2013 attraverso la delimitazione della rete comprehensive e di quella, appunto, core.
  L'attribuzione di core port per Cagliari è tra l'altro maturata – a livello comunitario – dalla registrazione dei flussi di traffico: parametro principale preso a riferimento dalle istituzioni europee. Ancora nel 2014, sulla base di dati ufficiali ISTAT, Cagliari rappresenta per movimentazione complessiva delle merci il terzo porto d'Italia, con un totale di 33 milioni e 724 mila tonnellate, a fronte delle 8,4 milioni movimentate da Olbia - Porto Torres.
  Detto ciò, sempre lo schema di decreto prevede che la Regione interessata, con propria istanza motivata e collegata a dinamiche e valutazioni di carattere anche politico, e comunque più squisitamente territoriali, può chiedere al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti che la sede dell'AdSP possa essere riconosciuta in un porto diverso da quello core.
  Ovviamente il Governo sarà ben attento a valutare nel merito eventuali richieste che, avanzate dalla Regione Sardegna, andassero nella direzione auspicata dall'Onorevole interrogante.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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