ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08256

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 598 del 30/03/2016
Firmatari
Primo firmatario: LOREFICE MARIALUCIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 30/03/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COLONNESE VEGA MOVIMENTO 5 STELLE 30/03/2016
DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 30/03/2016
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 30/03/2016
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 30/03/2016
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 30/03/2016
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 30/03/2016


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 30/03/2016
Stato iter:
02/11/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 02/11/2016
Resoconto DE FILIPPO VITO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 02/11/2016
Resoconto LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 30/03/2016

DISCUSSIONE IL 02/11/2016

SVOLTO IL 02/11/2016

CONCLUSO IL 02/11/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08256
presentato da
LOREFICE Marialucia
testo di
Mercoledì 30 marzo 2016, seduta n. 598

   LOREFICE, COLONNESE, DI VITA, SILVIA GIORDANO, GRILLO, BARONI e MANTERO. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   l'endometriosi è una malattia cronica e invalidante della quale sono affette in Italia circa 3 milioni di donne, 14 milioni in Europa e 150 milioni nel mondo. Questi dati in Italia sono solo stimati, in considerazione del fatto non sono mai stati istituiti osservatori per il monitoraggio della malattia;
   dalla risposta del rappresentante del Governo all'interrogazione n. 5-03160 svoltasi in Commissione Affari sociali l'11 giugno 2015 emerge che «non esistono dati nazionali sull'entità dell'endometriosi, se non i dati relativi ai ricoveri e alle dimissioni per tale patologia», per cui il numero potrebbe anche essere più alto se si considerano le tante donne che si rivolgono a studi medici privati, che non subiscono ricoveri ospedalieri o che non hanno ancora ricevuto una diagnosi certa di endometriosi;
   si tratta di una patologia che in alcuni casi (III e IV stadio) presenta sintomi gravi con alterazione della qualità della vita e perdita dell'autonomia, in altri casi anche dopo la terapia medica e/o chirurgica è presente un'elevatissima possibilità di recidive della sintomatologie e delle lesioni. Sono presenti non poche condizioni che presentano caratteristiche di irreversibilità;
   nella risposta all'interrogazione n. 5-03160 si leggeva che «nella proposta di aggiornamento dell'elenco di malattie croniche allegato allo stesso decreto ministeriale n. 329 del 1999, inclusa nella più complessiva proposta di aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza, è stata inserita la «Endometriosi moderata e grave», con un pacchetto di prestazioni specialistiche ambulatoriali utili al monitoraggio dell'evoluzione della malattia e alla prevenzione degli aggravamenti»;
   si legge anche nella risposta che «i costi economici individuali per la paziente e per il Servizio sanitario nazionale per accertamenti diagnostici, terapie farmacologiche croniche, ricoveri ospedalieri, trattamenti chirurgici, sono molto alti»;
   da diversi anni si parla di riconoscimento dell'endometriosi come malattia invalidante e già nel dicembre 2012 la stampa riferiva dell'imminente firma dell'allora Ministro Balduzzi, entro l'anno o al massimo entro la fine della legislatura, del decreto che avrebbe varato l'aggiornamento dei Lea, in cui si diceva fosse inserita anche l'endometriosi;
   dal dicembre 2014 varie testate giornalistiche riportavano le dichiarazioni del Ministro interrogato secondo cui il tavolo sulla revisione dei livelli essenziali di assistenza (LEA), a cui sedevano Ministero della salute, Agenas e regioni, aveva concluso i lavori dopo 9 mesi e che entro il 29 dicembre avrebbe ricevuto il decreto pronto per il varo;
   alle esternazioni del Ministro tuttavia non è seguito ad oggi alcuna pubblicazione del decreto, ma solo la delusione delle tantissime donne affette da questa patologia che lottano giornalmente senza sentirsi tutelate dallo Stato;
   eclatante, a giudizio dell'interrogante, è stata in particolare la dichiarazione del Ministro interrogato che ha reso su twitter durante la giornata mondiale sull'endometriosi, il 19 marzo 2016, che recita «Promessa mantenuta: #endometriosi nei nuovi #Lea. Risposta concreta alle oltre 3 milioni di #donne in Italia che ne soffrono», e quella su facebook: «La cura dell'endometriosi sarà nei Lea. Sono molto felice di poter dire che l'impegno che avevamo preso un anno fa con tutte le donne è stato mantenuto e che la promessa fatta è diventata realtà. Con la conclusione dell'iter di aggiornamento dei nuovi Lea, questa patologia rientrerà infatti nell'elenco delle malattie croniche invalidanti che danno diritto all'esenzione»;
   quali siano le motivazioni che hanno determinato il rinvio dell'adozione del decreto che aggiornerà i livelli essenziali di assistenza, che dovrebbero comprendere anche l'endometriosi, e se non intenda assumere iniziative per accelerare la pubblicazione dello stesso che, dalle stesse dichiarazioni del Ministro, pare essere già stato firmato, considerata l'importanza fondamentale della revisione degli elenchi per i milioni di malati che aspettano da anni un cambiamento della normativa ormai obsoleta, ed in particolare per le donne affette da endometriosi alle quali ha dichiarato di essere vicina;
   se possa escludere che con l'aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza vengano rimosse dall'elenco patologie le cui prestazioni sono al momento garantite dal servizio sanitario nazionale. (5-08256)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 2 novembre 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-08256

  Come ho già riferito all'On.le Fabbri, ricordo che la Conferenza delle Regioni e Province autonome ha approvato, in data 7 settembre 2016, l'intesa al DPCM recante l'aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza.
  Il provvedimento, allo stato, è all'esame della Presidenza del Consiglio dei Ministri che curerà la trasmissione al Parlamento per il prescritto parere delle competenti Commissioni parlamentari, tenuto conto che, come è noto, si tratta di un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.
  Nel merito delle questioni poste, ritengo doveroso precisare che il Ministero della salute è sempre stato molto attento alla tematica dell'endometriosi e alle profonde ripercussioni cui vanno incontro le pazienti affette da tale patologia nelle forme cliniche più gravi e diffuse. In tal senso si è inteso riconoscere, pertanto, a queste ultime il diritto ad usufruire in esenzione di alcune prestazioni specialistiche di controllo nell'ambito di percorsi di follow-up.
  Pertanto, all'interno dell'aggiornamento complessivo dei Livelli essenziali di assistenza (LEA), previsto dal Patto per la Salute 2014-2016, è stato proposto l'inserimento della endometriosi nell'elenco delle patologie croniche ed invalidanti limitatamente agli stadi clinici III e IV della classificazione ASRM: i dati di letteratura disponibili stimano che questi stadi clinici riguardino il 10 per cento delle pazienti. Le prestazioni di specialistica ambulatoriale concesse in esenzione si limitano a quelle appropriate per le esigenze assistenziali di monitoraggio della patologia, in considerazione della estensione della malattia stessa.
  Colgo l'occasione per rassicurare che i livelli essenziali di assistenza consentono l'erogazione di prestazioni di assistenza sanitaria nei confronti di tutte le patologie e che nei nuovi LEA vengono inserite nuove patologie sottoposte a specifica tutela: in particolare, tra le malattie croniche ed invalidanti 6 nuove patologie, mentre tra le malattie rare oltre 110 nuove entità, tra singole malattie rare e gruppi.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

malattia

malattia congenita

malattia cronica