ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08251

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 597 del 29/03/2016
Firmatari
Primo firmatario: CHIMIENTI SILVIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 29/03/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 29/03/2016
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 29/03/2016
LOMBARDI ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 29/03/2016
CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE 29/03/2016
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 29/03/2016


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 29/03/2016
Stato iter:
29/09/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 29/09/2016
Resoconto CASSANO MASSIMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 29/09/2016
Resoconto CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 29/03/2016

DISCUSSIONE IL 29/09/2016

SVOLTO IL 29/09/2016

CONCLUSO IL 29/09/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08251
presentato da
CHIMIENTI Silvia
testo di
Martedì 29 marzo 2016, seduta n. 597

   CHIMIENTI, COMINARDI, TRIPIEDI, LOMBARDI, CIPRINI e DALL'OSSO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   la Microtecnica srl, storica azienda piemontese fondata nel 1929 a Torino, progetta, sviluppa e produce sistemi e componenti per il settore aerospaziale, configurandosi come uno dei principali fornitori di sistemi di attuazione e di controllo termico per questo settore, con capacità tecniche frutto di competenze maturate in oltre 80 anni di storia;
   la società impiega un totale di 661 addetti, suddivisi tra la sede di Torino in Via Arturo Graf e gli stabilimenti di Luserna San Giovanni, in provincia di Torino e di Brugherio, in provincia di Milano. Una cinquantina di dipendenti sono attivi nello stabilimento di Bristol, nel Regno Unito;
   nell'aprile del 2011 la società torinese è stata acquisita dalla società americana Goodrich Corporation, attiva nel settore della difesa e dell'aerospazio, con una transazione che ammontava a 330 milioni di euro. Nello stesso anno il fatturato è cresciuto del 27 per cento e l'Ebidta – gli utili al netto di interessi passivi, imposte e ammortamenti su beni materiali e immateriali — è triplicato, così come riportato dal sito di news per le aziende del settore aeronautico « Technapoli.it» in data 21 aprile 2011;
   nell'ottobre del 2012 la Microtecnica Srl viene acquisita dall'americana United Technologies Corporation, un colosso statunitense, leader del settore aeronautico, che occupa nei cinque continenti quasi 200.000 persone;
   l'ultimo fatturato disponibile della società piemontese è quello del 2014, che chiude l'esercizio in positivo con 148.450.394 di euro, un utile di esercizio di 3.024.085 di euro e uno stato patrimoniale attivo di 161.428.904 di euro, così come si evince dal dossier della banca dati di informazioni commerciali della società iCribis;
   il 27 gennaio 2016 la Microtecnica Srl ha siglato un accordo con le organizzazioni sindacali, in sede ministeriale, che prevede l'uscita di 40 dipendenti su base volontaria con scadenza il 31 marzo 2016, adducendo un calo della marginalità del profitto, nonostante abbia confermato durante l'accordo con i sindacati che anche nel budget 2016 ci saranno ben 154 milioni di euro di fatturato e un utile significativo, così come riportato nel comunicato stampa emesso dalla Fiom in data 14 marzo 2016;
   il 3 marzo 2016 la suddetta società aeronautica ha avviato la terza procedura di mobilità nell'arco degli ultimi due anni, inserendo ulteriori 19 dipendenti nonostante la precedente procedura non sia stata ancora conclusa e nonostante nel solo sito di Torino nel 2015 si siano effettuate circa 28 mila ore di straordinario;
   nell'articolo 24, comma 1, della legge n. 223 del 1991 in cui si prevede che: «Le disposizioni di cui all'articolo 4, commi da 2 a 12, e all'articolo 5, commi da 1 a 5, si applicano alle imprese che occupino più di quindici dipendenti e che, in conseguenza di una riduzione o trasformazione di attività o di lavoro, intendano effettuare almeno cinque licenziamenti, nell'arco di centoventi giorni» –:
   se il Ministro interrogato intenda avviare un tavolo di confronto con la società Microtecnica Srl e le organizzazioni sindacali in merito all'organizzazione del lavoro della società, al fine di recuperare margini di produttività per salvaguardare l'occupazione, e sedi concerto con la regione Piemonte, intenda prendere in considerazione l'ipotesi di promuovere corsi di qualificazione e di riqualificazione professionale che, tenuto conto del livello di professionalità dei lavoratori in mobilità, siano finalizzati ad agevolarne il reimpiego. (5-08251)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 29 settembre 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-08251

  Con riferimento all'atto parlamentare dell'Onorevole Chimienti e altri concernente le iniziative per la salvaguardia dei livelli occupazionali nella società Microtecnica Srl e per la riqualificazione professionale dei lavoratori collocati in mobilità.
  Microtecnica Srl, appartenente al gruppo multinazionale UTAS e operante nel mercato della ricerca aerospaziale si occupa di studio, progettazione, sviluppo e fabbricazione di aeromobili, veicoli spaziali e loro componenti. Ad oggi risultano complessivamente occupati 626 dipendenti, così suddivisi: 393 nello stabilimento di Torino, 96 in quello di Luserna San Giovanni (TO) e 137 in quello di Brugherio (MB).
  Nel corso del 2016 i tre stabilimenti sono stati interessati da due procedure di mobilità riconducibili in parte alla sfavorevole congiuntura del settore aerospaziale, in parte all'introduzione di metodologie produttive ed operative più efficienti che hanno comportato l'eliminazione di attività a più basso valore aggiunto.
  La prima procedura, avviata il 23 novembre 2015, rivolta complessivamente a 40 lavoratori di cui 27 impiegati nella sola sede di Torino, è sfociata nell'accordo stipulato presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali del 27 gennaio 2016. Tale accordo ha previsto la collocazione in mobilità per un numero massimo di 40 lavoratori individuati secondo il «criterio della non opposizione al licenziamento, anche ai fini della maturazione dei requisiti per il pensionamento». Per i lavoratori che avessero manifestato la «non opposizione» entro il 31 marzo scorso l'azienda si era impegnata ad erogare un incentivo all'esodo e a mettere a disposizione percorsi di ricollocazione del personale.
  Successivamente, lo scorso 20 maggio è stato siglato, presso il Ministero che rappresento un verbale di mancato accordo relativo ad un'altra procedura di licenziamento collettivo avviata lo scorso 3 marzo, riguardo ad un esubero complessivo pari a 19 lavoratori, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, dopo un complesso tentativo di mediazione, ha preso atto dell'impossibilità di addivenire ad un'intesa condivisa tra le Parti, dichiarando conclusa con mancato accordo la procedura di mobilità.
  In seguito al mancato accordo del 20 maggio 2016 in sede ministeriale, la società ha accettato la richiesta di collocazione in mobilità di coloro che, sostenuti da motivi personali, hanno deciso di lasciare l'azienda.
  Lo scorso 23 maggio la società ha comunicato al personale di aver concluso le procedure di licenziamento collettivo, ritenendosi il numero di cessazioni di rapporto di lavoro raggiunto, congruo con le esigenze di contenimento spese imposte dalla congiuntura economica.
  Dalle informazioni acquisiste dalla competente Direzione territoriale del lavoro, preciso che la società, nel tentativo di evitare la messa in mobilità, aveva già provveduto, nel corso del 2016, a ricollocare, trasferire o riqualificare lavoratori all'interno dei tre stabilimenti.
  Inoltre, per ogni lavoratore collocato in mobilità, la società ha erogato un incentivo economico ritenuto adeguato al profilo professionale e alle condizioni personali e familiari e messo a disposizione la scelta di un percorso di outplacement completamente a carico della società, di durata illimitata, fino ad avvenuta ricollocazione professionale dello stesso.
  Nel complesso, risultano essere stati collocati in mobilità 33 lavoratori a fronte dei 59 previsti. Degli 8 lavoratori che hanno accettato l'offerta di ricollocazione, 4 risultano ad oggi collocati in altre aziende e 4 in percorso di ricollocazione. Inoltre 19 lavoratori sono stati accompagnati alla data del presunto pensionamento con l'erogazione di un incentivo economico comprensivo dei contributi volontari a copertura del periodo utile al raggiungimento della pensione stessa.
  Dalle informazioni acquisite, risulta, pertanto, che la società ha attualmente in forza 14 apprendisti, di cui 9 operai e 5 impiegati e recentemente ha confermato il rapporto di lavoro per 7 apprendisti al termine del loro periodo formativo.
  Segnalo, inoltre, che la regione Piemonte, espressamente interpellata sulla questione, ha fatto presente che le organizzazioni sindacali e le istituzioni territoriali non hanno richiesto all'Assessorato regionale al lavoro l'attivazione di tavoli di monitoraggio della vertenza, come spesso accade in situazioni analoghe.
  Tuttavia la regione Piemonte mette in atto azioni di formazione professionale e politiche attive del lavoro, idonee ad affrontare le necessità di riqualificazione del personale occupato o per fornire nuove opportunità di ricollocazione per i disoccupati.
  In particolare, la regione ha reso noto che con delibera della Giunta regionale dell'11 aprile 2016, è stata approvata la direttiva relativa alla formazione continua e permanente dei lavoratori occupati per il periodo 2016-2018. Tra le diverse azioni previste vi sono i cosiddetti «piani formativi di impresa a finanziamento diretto per le imprese» per rispondere ai fabbisogni espressi delle aziende in relazione all'aggiornamento delle competenze della forza lavoro e alla costruzione di competenze il cui fabbisogno è previsto a medio-lungo termine.
  Inoltre, con delibera della Giunta regionale del 27 luglio scorso, è stata rifinanziata per l'anno formativo 2016/2017 la direttiva pluriennale sulla formazione professionale finalizzata alla lotta contro la disoccupazione.
  Infine, con delibera del 14 marzo scorso la Giunta regionale ha approvato la direttiva pluriennale per la programmazione dei servizi e delle politiche attive del Lavoro per il periodo 2016-2018, che prevede la possibilità di mettere a disposizione dei disoccupati piemontesi un buono servizi per azioni di ricollocazione.
  La regione Piemonte ha così definito un complesso di azioni formative e di politiche attive del lavoro, per il periodo 2016-2018, volto a favorire, da un lato, il mantenimento del posto di lavoro all'interno delle imprese e, dall'alto lato, il reinserimento lavorativo per le persone disoccupate.
  Da ultimo, nel sottolineare l'attenzione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e della regione Piemonte, non posso che garantire la disponibilità del Ministero che rappresento a valutare, qualora richiesto, ogni possibile soluzione diretta a tutelare la posizione dei lavoratori, tenuto anche conto degli strumenti di tutela finora attivati.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

industria aeronautica

politica occupazionale

informazioni commerciali