ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08174

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 592 del 17/03/2016
Firmatari
Primo firmatario: FRUSONE LUCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 17/03/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 17/03/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08174
presentato da
FRUSONE Luca
testo di
Giovedì 17 marzo 2016, seduta n. 592

   FRUSONE. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   la crisi industriale che colpisce attualmente il sistema territoriale che ha come epicentro Anagni e Frosinone può trovare soluzione solo in un profondo processo di riorganizzazione e riconversione produttiva;
   le dimensioni della crisi sono tali da non consentire alla regione Lazio di intervenire soltanto con la propria strumentazione e con le risorse di cui dispone. La stessa regione Lazio, pertanto, ha chiesto il coinvolgimento delle amministrazioni centrali competenti per definire una strategia complessiva per assicurare efficienza ed efficacia agli interventi e soprattutto tempi rapidi di attuazione;
   in data 5 dicembre 2012 la regione Lazio ha approvato la deliberazione n. 589 concernente «l'approvazione della presentazione dell'istanza per l'accertamento della presenza di situazioni complesse con impatto significativo sulla politica industriale nel Sistema Locale del Lavoro della provincia di Frosinone ai sensi dell'articolo 27, decreto-legge 22 giugno 2012 n. 83, convertito in legge 7 agosto 2012 n. 134»;
   in data 14 gennaio 2013 è stato sottoscritto un verbale di intesa tra Ministero dello sviluppo economico, regione Lazio, provincia di Frosinone, comuni di Anagni, Serrone e Sgurgola, Comitato per il lavoro e lo sviluppo della provincia di Frosinone (riconosciuto dalle parti come coordinatore del gruppo di Lavoro per la definizione dell'accordo di programma), C.C.I.A.A. di Frosinone, consorzio Asi, Unindustria Frosinone, Federlazio Frosinone e le organizzazioni sindacali, finalizzato alla «definizione del programma e degli strumenti operativi per la sua attuazione quale condizione sine qua non per la definizione di un accordo di programma complessivo»;
   in data 14 marzo 2013 è stato pubblicato, e trasmesso alle istituzioni competenti interessate, l'avviso pubblico sul programma di riconversione e reindustrializzazione del sistema locale del lavoro Frosinone-Anagni, al fine di valutare le eventuali manifestazioni di interesse ad investire nel territorio;
   in data 10 aprile 2013 il Comitato per il lavoro e lo sviluppo della provincia di Frosinone ha trasmesso alle istituzioni competenti il programma di riconversione e reindustrializzazione dell'area di crisi, accompagnato dalle parziali risultanze dell'avviso pubblico;
   il programma redatto dal gruppo di lavoro ha individuato le seguenti azioni prioritarie: – salvaguardia e consolidamento delle imprese operanti nell'area del SLL Frosinone/Anagni – attrazione di nuove iniziative imprenditoriali – sostegno al reimpiego dei lavoratori espulsi dalla filiera produttiva della ex VDC Technologies;
   in data 10 maggio 2013 si è chiuso l'avviso pubblico al quale hanno aderito circa 150 imprese, di cui il 90 per cento appartengono al territorio della provincia di Frosinone, tra le quali alcune multinazionali;
   in data 14 maggio 2013 lo stesso comitato ha trasmesso ulteriori integrazioni al programma ed ha richiesto la definizione e sottoscrizione dell'accordo di programma;
   in data 5 giugno 2013, la regione Lazio, a seguito di incontro con gli uffici competenti del Ministero dello sviluppo economico, ha riproposto l'approvazione in giunta regionale dell'istanza di accertamento di area di crisi industriale complessa, rendendola conforme al decreto ministeriale appena pubblicato (si veda la delibera della giunta regionale n. 130 del 5 giugno 2013);
   in data 2 agosto 2013 viene sottoscritto l'accordo di programma che ha come finalità, in riferimento al sistema locale del lavoro di Frosinone-Anagni (censimento Istat) ed al comune di Fiuggi, la salvaguardia e il consolidamento delle imprese del territorio, l'attrazione di nuove iniziative imprenditoriali ed il sostegno al reimpiego dei lavoratori espulsi dalla filiera produttiva della ex VDC Technologies;
   il Ministro dello sviluppo economico partecipa all'accordo di programma nelle seguenti modalità: concorre al finanziamento degli investimenti, nonché al coordinamento delle attività di marketing territoriale (attrazione di grandi investimenti), tramite gli strumenti di incentivazione di propria competenza così come indicati all'articolo 4 dell'accordo; presiede il confronto fra le parti sociali ed istituzionali; fornisce gli opportuni indirizzi ad Invitalia, nonché assicura le attività di vigilanza e di coordinamento per l'attuazione dell'accordo di programma;
   l'articolo, 4 dell'accordo di programma, al comma 1, recita: «L'intervento del Ministro dello sviluppo economico è finalizzato alla agevolazione di programmi di investimento, al fine di promuovere e sostenere iniziative imprenditoriali in grado di contribuire al recupero e consolidamento delle attività industriali esistenti e creare nuove opportunità di sviluppo per le specializzazioni produttive. Verranno privilegiati, in via prioritaria, i programmi di investimento che siano in grado di determinare un ritorno significativo in termini di prospettive di mercato e di assicurare il reimpiego dei lavoratori interessati dalla crisi della sistema locale di lavoro, avendo riguardo ai criteri condivisi dalle parti sociali con specifico protocollo di intesa»; al comma 2, dispone: «Per le finalità di cui al comma 1, il Ministro dello sviluppo economico, alla luce di quanto previsto dall'articolo 3 del decreto legge 21 giugno 2013 n. 69, provvede: a) al finanziamento degli investimenti produttivi tramite utilizzo dello strumento dei contratti di sviluppo, di cui all'articolo 43 DL 25/06/2008 n. 112, convertito con modificazioni in legge 06/08/2008 n. 133; b) all'utilizzo degli strumenti previsti, ed attuati da Invitalia, finalizzati ad attrarre grandi investimenti nell'area di crisi individuata»; al comma 3 «La puntuale individuazione di regimi di aiuto che saranno utilizzati ai sensi del comma 2 lettera a) è demandata all'organo di coordinamento di cui al successivo articolo 8 nell'ambito dell'elaborazione del piano attuativo di cui al comma 1 del medesimo articolo»;
   l'articolo 6 dell'accordo riguarda l'attuazione degli interventi e impegni finanziari e recita al comma 1: «Ai fini dell'attuazione degli interventi previsti, i soggetti sottoscrittori provvedono all'esercizio delle proprie competenze con le modalità ed i tempi convenuti con il presente accordo di programma»; al comma 2 «In particolare: a) Il Ministro dello sviluppo economico e Invitalia provvederanno, nel rispetto della normativa vigente e per le parti di rispettiva competenza, al celere svolgimento delle procedure istruttorie propedeutiche al finanziamento dei programmi di investimento di cui all'articolo 4; al comma 3 «Il Ministro dello sviluppo economico e la regione sottoscrittrice assumono i seguenti impegni finanziari per l'attuazione dell'accordo: a) Il Ministro dello sviluppo economico concorrerà agli adempimenti finanziari di propria competenza nel limite di trenta milioni di euro a valere sulle risorse del Fondo per la crescita sostenibile di cui all'articolo 23 del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134, destinate al finanziamento dei contratti di sviluppo ai sensi e nei limiti previsti dall'articolo 3 del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69; al comma 4 «Il Comitato di cui al comma 3 dell'articolo 8 alla fine di ogni anno provvede, sulla base dei fabbisogni di investimento oggetto di domanda di agevolazione, ovvero della tipologia di beneficio riconoscibile, a richiedere l'allocazione di eventuali nuove risorse per il finanziamento degli interventi previsti dal presente accordo; al comma 5 «Il Ministro dello sviluppo economico e la regione Lazio, al fine di migliorare l'attrattività del territorio di riferimento, si impegnano altresì a promuovere, in ambito locale, l'avvio di tavoli di concertazione finalizzati a definire un accordo: con il sistema bancario per l'attivazione delle linee di finanziamento dedicate, in grado di facilitare l'accesso al credito da parte delle imprese del SLL; con le rappresentanze sindacali e le organizzazioni datoriali per l'adozione di formule contrattuali orientate all'applicazione di strumenti finalizzati all'ottimizzazione dell'organizzazione del lavoro ed al miglioramento delle performance produttive delle imprese»;
   l'articolo 7 dell'accordo concerne l'utilizzo dei finanziamenti nazionali e regionali e, al comma 1, stabilisce che, «L'organo di coordinamento di cui al successivo articolo 8, allo scopo di assicurare l'unitarietà della manovra di intervento, provvede – di concerto con Invitalia e con i competenti Uffici regionali – a definire il Piano Attuativo complessivo dell'intervento pubblico sulla base dell'ottimale utilizzo degli strumenti di cui ai precedenti articoli 4 e 5 ed a formulare la relativa proposta al Ministro dello sviluppo economico ed alla regione Lazio entro sessanta giorni dalla sottoscrizione del presente atto[...];
   mentre all'articolo 7, comma 2, dell'accordo, è disposto: «Per quanto di rispettiva spettanza, tenuto conto della proposta di Piano Attuativo definita ai sensi del comma 1, il Ministro dello sviluppo economico e la regione Lazio provvedono all'adozione dei relativi provvedimenti di destinazione e/o assegnazione delle risorse finanziarie entro novanta giorni dalla presentazione della proposta»;
   l'articolo 8 dell'accordo, riguardante il Ministero dello sviluppo economico – coordinamento delle attività» al comma 1, stabilisce che: «Il Ministro dello sviluppo economico e la regione Lazio, attraverso i rispettivi uffici competenti, concorrono alle attività di confronto e di consultazione tra le parti istituzionali, imprenditoriali e sociali nel corso dell'attuazione del presente Accordo»; al comma 2, che «Il Ministro dello sviluppo economico e la regione Lazio, per il conseguimento delle finalità del presente Accordo, provvedono, in particolare, ad assicurare il controllo della compatibilità degli interventi pubblici con la normativa nazionale ed europea in materia di incentivi. A tale scopo procedono, ove necessario, alle comunicazioni dovute alle competenti autorità dell'Unione europea ed al raccordo con le direttive generali e settoriali in materia»; al comma 3, che «Il Ministro dello sviluppo economico assicura inoltre le attività di coordinamento tecnico ed amministrativo per l'attuazione dell'Accordo. A tal fine il Ministro dello sviluppo economico procede alla costituzione di un Comitato di coordinamento per l'attuazione dell'Accordo, composto da 4 membri di cui due in rappresentanza del Ministro dello sviluppo economico e due in rappresentanza della regione Lazio. Il Comitato si avvale del supporto tecnico di Invitalia e, per quanto di competenza sui temi dello sviluppo locale, del Comitato per il Lavoro e lo Sviluppo della Provincia di Frosinone»; al comma 4, che «Il Comitato di coordinamento svolge, in particolare, compiti di monitoraggio tecnico amministrativo delle attività dell'Amministrazione Centrale e della regione Lazio da una parte e, dall'altra parte, delle imprese beneficiarie delle agevolazioni»; al comma 5, che «Il Comitato di coordinamento si riunisce presso il Ministro dello sviluppo economico. Nella prima riunione stabilisce il programma dei suoi lavori e, in particolare, il calendario delle attività rispetto al quale saranno verificati gli adempimenti via via assunti dalle parti obbligate ovvero gli eventuali scostamenti e/o gli adeguamenti da fare al calendario stesso; al comma 6, che «ai componenti del Comitato di coordinamento non spetta alcun compenso comunque denominato ed al relativo funzionamento si provvede con risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente»; al comma 7, che «il Comitato di coordinamento sovrintende alla verifica dell'attuazione delle misure previste dall'Adp e del loro sinergico svolgimento, con particolare riferimento alle misure di agevolazione degli investimenti produttivi e delle misure di sostegno per i lavoratori svantaggiati. A tale scopo possono partecipare ai lavori del Comitato le strutture amministrative delle Amministrazione competenti; al comma 8, «le eventuali inadempienze o i ritardi formano oggetto di informativa al Presidente della Regione ed al Ministro, per l'adozione dei provvedimenti o delle iniziative utili alla rigorosa attuazione del presente Accordo, anche ai sensi del comma 2 dell'articolo 34 del decreto legislativo 267/2000; al comma 9, che «il Comitato di coordinamento, in riferimento alle date del 30 giugno e del 31 dicembre di ogni anno di validità del presente Accordo, predispone una relazione tecnica sullo stato di attuazione degli interventi e, entro trenta giorni dalla scadenza del termine di conclusione di cui al successivo articolo 9, una relazione finale. Le relazioni sono trasmesse a tutti i soggetti sottoscrittori i quali, entro i successivi trenta giorni, fanno pervenire eventuali osservazioni. Sulla base della relazione tecnica finale e delle eventuali osservazioni delle parti, il Comitato di coordinamento propone ai soggetti sottoscrittori di dichiarare, sulla base dei risultati conseguiti, concluso l'Accordo di Programma»;
   l'articolo 9 relativo all’«Impegno alla diligenza e durata dell'Accordo», recita, al comma 1: «Fermo restando quanto regolato con il presente atto, nonché nel rispetto delle norme e dei regolamenti di settore vigenti, i soggetti del presente Accordo sono reciprocamente impegnati, in ogni caso, ad assolvere alle attività di propria competenza ed a quelle scaturenti dalle esigenze di coordinamento con la massima diligenza e tempestività, al fine di assicurare l'efficienza del procedimento concordato per la compiuta realizzazione dell'obiettivo e dell'oggetto dell'Accordo. In tal senso, i soggetti sottoscrittori del presente Accordo sono impegnati, ove occorra, anche su specifica richiesta del Comitato di coordinamento, a dare alle strutture di rispettivo riferimento le opportune disposizioni e direttive»; al comma 2 è stabilito: «La durata del presente Accordo è di trentasei mesi dalla sua data di stipula; il termine suddetto potrà essere oggetto di proroga per il compimento delle iniziative avviate»;
   ad oggi, non si ha traccia dei passi che sono stati fatti e risulterebbe che sarebbero solo due le aziende ad avere accesso ai 40 milioni di euro di fondi messi a disposizione dal Ministro dello sviluppo economico (30 milioni di euro di crediti agevolati) e dalla regione Lazio (10 milioni di euro a fondo perduto). Per la precisione si tratterebbe di due aziende farmaceutiche: la Sanofi Aventis e la ACS Dobfar;
   sembrerebbe che le due aziende farmaceutiche, la Sanofi Aventis e la ACS Dobfar, abbiano ricevuto finanziamenti nell'autunno 2015, ma non si sa bene per quali progetti;
   tutte le piccole e medie imprese locali risulterebbero escluse;
   da molte fonti giungerebbero notizie del totale fallimento dell'accordo di programma sia in ottica di sviluppo, che di occupazione visto che, a fronte di una mole così ingente di denaro pubblico, si stimerebbero solo 60 nuovi occupati;
   si rileva che in situazioni di crisi particolari dei territori, alcune nazioni ricorrerebbero alle Zes (zone economiche speciali); si tratterebbe quindi di un'area geografica dotata di una legislazione economica differente dalla legislazione in atto nella nazione di appartenenza. Le zone economiche speciali vengono solitamente create per attrarre maggiori investimenti stranieri –:
   se i fatti esposti in premessa corrispondano al vero;
   se il Ministro interrogato non ritenga opportuno fornire chiarimenti circa le attività che il Ministero dello sviluppo economico ha adempiuto riguardo all'accordo di programma di cui in premessa;
   se il Ministro interrogato intenda fare chiarezza, per quanto di competenza, sulle modalità di esclusione di tutte quelle aziende locali che avrebbero potuto realmente rilanciare il territorio, e delle ragioni per cui siano state privilegiate le due aziende farmaceutiche;
   di quali elementi disponga circa le azioni intraprese dalle due aziende farmaceutiche per garantire il rispetto dell'articolo 4, comma 1, del suddetto accordo relativamente all'impegno di «assicurare il reimpiego dei lavoratori interessati dalla crisi del sistema locale di lavoro, avendo riguardo dei criteri condivisi dalle parti sociali con specifico protocollo di intesa»;
   se non ritenga necessario assumere iniziative, alla luce di quella che appare all'interrogante l'incompiutezza di tale accordo di programma e viste le scadenze ormai ampiamente superate (la durata infatti del presente accordo doveva essere di trentasei mesi), al fine di rimodularne urgentemente tutti gli aspetti, in modo tale da renderlo congruo alle necessità reali del territorio della provincia di Frosinone;
   quali siano gli orientamenti del Ministro interrogato in merito all'attuazione di tale accordo di programma e alle cause, le ragioni e le responsabilità di quella che appare all'interrogante come la sua incompiutezza;
   se non si ritenga opportuno avviare una discussione sulle zone economiche speciali, a patto che le proposte progettuali conseguenti nascano metodologicamente e operativamente dal territorio a insieme a tutti gli attori interessati, compresi i lavoratori e che il Ministero dello sviluppo economico possa, in questo caso, assolvere le sue reali funzioni di monitoraggio onde evitare di ripercorrere il fallimento dell'accordo di programma sottoscritto 3 anni fa. (5-08174)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sviluppo regionale

economia regionale

impresa in difficolta'