ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08170

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 592 del 17/03/2016
Firmatari
Primo firmatario: RICCIATTI LARA
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 17/03/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FAVA CLAUDIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/03/2016
COSTANTINO CELESTE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/03/2016
PIRAS MICHELE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/03/2016
QUARANTA STEFANO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/03/2016
MELILLA GIANNI SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/03/2016
DURANTI DONATELLA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/03/2016
SANNICANDRO ARCANGELO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/03/2016
FRATOIANNI NICOLA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/03/2016
SCOTTO ARTURO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/03/2016
PANNARALE ANNALISA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/03/2016
MARCON GIULIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/03/2016
FERRARA FRANCESCO DETTO CICCIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/03/2016


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 17/03/2016
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08170
presentato da
RICCIATTI Lara
testo di
Giovedì 17 marzo 2016, seduta n. 592

   RICCIATTI, FAVA, COSTANTINO, PIRAS, QUARANTA, MELILLA, DURANTI, SANNICANDRO, FRATOIANNI, SCOTTO, PANNARALE, MARCON e FERRARA. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   in data 16 marzo 2016 il quotidiano Il Messaggero (edizione Pesaro) riporta la notizia dell'ennesimo episodio di criminalità nelle Marche legato alla ‘ndrangheta, per il quale è stato disposto il rinvio a giudizio per 15 persone;
   la vicenda, partita da una indagine (denominata «Aspromonte») del Gico della Guardia di finanza, ha fatto emergere attività di usura e costituzione di società di comodo per la vendita fittizia di immobili al fine di mascherare trasferimenti fraudolenti di denaro. Nel corso delle indagini sono stati posti sotto sequestro beni per un valore complessivo di 12 milioni di euro;
   tali attività, secondo gli inquirenti, avrebbero fruttato un giro di affari di 54 milioni di euro in soli due anni;
   secondo la procura della Repubblica presso il tribunale di Ancona la regia delle operazioni illegali descritte sarebbe attribuibile ad un clan di calabresi affiliati alla cosca dei Franconieri;
   una parte dei quindici rinviati a giudizio sarebbero, infatti, collegati al gruppo della ‘ndrangheta che negli ultimi anni si sarebbe radicato nelle aree dell'anconetano e della provincia di Pesaro e Urbino;
   nello specifico la pubblica accusa ritiene che uno degli imputati, Giuseppe Ioppolo, abbia creato a partire dal 2006 una rete fittizia di società immobiliari, nella provincia di Pesaro e Urbino, intestandole a prestanome, con l'intento di movimentare somme di denaro frutto prevalentemente dell'attività di usura ai danni di piccoli imprenditori edili della provincia, con interessi applicati che arrivavano a toccare il 400 per cento annuo;
   l'episodio riportato è l'ennesimo che l'interrogante segnala al Ministro interrogato, facendosi portavoce dei crescenti allarmi di tutta la comunità territoriale interessata –:
   quali iniziative intenda intraprendere il Ministro interrogato al fine di contrastare con maggiore efficacia l'espansione ed il radicamento delle organizzazioni criminali di stampo mafioso operanti nel territorio delle Marche. (5-08170)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

trasferimento di capitali

vendita

mafia