ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/08126

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 590 del 15/03/2016
Firmatari
Primo firmatario: SCAGLIUSI EMANUELE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 15/03/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DI STEFANO MANLIO MOVIMENTO 5 STELLE 15/03/2016
SIBILIA CARLO MOVIMENTO 5 STELLE 15/03/2016
GRANDE MARTA MOVIMENTO 5 STELLE 15/03/2016
SPADONI MARIA EDERA MOVIMENTO 5 STELLE 15/03/2016
DI BATTISTA ALESSANDRO MOVIMENTO 5 STELLE 15/03/2016
DEL GROSSO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 15/03/2016


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 15/03/2016
Stato iter:
16/03/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 16/03/2016
Resoconto SCAGLIUSI EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 16/03/2016
Resoconto AMENDOLA VINCENZO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
 
REPLICA 16/03/2016
Resoconto SCAGLIUSI EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 16/03/2016

SVOLTO IL 16/03/2016

CONCLUSO IL 16/03/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-08126
presentato da
SCAGLIUSI Emanuele
testo di
Martedì 15 marzo 2016, seduta n. 590

   SCAGLIUSI, MANLIO DI STEFANO, SIBILIA, GRANDE, SPADONI, DI BATTISTA e DEL GROSSO. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale . — Per sapere – premesso che:
   in data 27 settembre 2013, la direzione nazionale delle migrazioni (DGM), presso il Ministero dell'interno e della sicurezza, della Repubblica democratica del Congo, ha informato tutte le ambasciate dei Paesi di accoglienza della sospensione per 12 mesi, a partire dal 25 settembre 2013, delle operazioni per il rilascio dei permessi di uscita per i bambini adottati dalle famiglie straniere;
   il 20 gennaio 2016 numerose famiglie in attesa di adozione dal Congo, la maggior parte da quasi tre anni, hanno manifestato con un sit-in davanti a Palazzo Montecitorio per protestare contro la mancanza di informazioni e di trasparenza nella gestione delle adozioni internazionali da parte della Commissione Adozioni Internazionali (CAI);
   da una notizia apparsa in data 8 marzo 2016 sul sito istituzionale della Commissione adozioni internazionali, si apprende che dopo l'arrivo di 17 bambini provenienti dalla Repubblica Democratica del Congo, altri 80 minori adottati in Congo da famiglie italiane, potranno raggiungere i loro genitori in Italia;
   nella stessa data, sul sito istituzionale del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale (MAECI), è apparsa la seguente notizia: «Il Ministro Paolo Gentiloni accoglie con soddisfazione l'annuncio delle Autorità della Repubblica Democratica del Congo trasmesso tramite l'Ambasciata d'Italia a Kinshasa – che autorizza ulteriori sessantasei bambini a ricongiungersi con le famiglie adottive in Italia. Questo nuovo gruppo di bambini si aggiunge già autorizzati da metà febbraio. Auspicando che la buona cooperazione in corso con le Autorità congolesi possa proseguire, il Ministro Gentiloni confida ora nella spedita azione della Commissione Adozioni Internazionali affinché le procedure vengano completate e i bambini possano presto abbracciare le famiglie adottive»;
   i bambini in attesa di essere adottati erano complessivamente 130, mentre attualmente 50 sono in attesa di raggiungere il nostro Paese –:
   quali tra le informazioni fornite dalla Commissione adozioni internazionali e quelle fornite dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale risultino dal momento che, secondo la Commissione adozioni internazionali sarebbero 80 i bambini che hanno ottenuto le autorizzazioni dagli organi, mentre secondo il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale già da metà febbraio 14 bambini erano stati autorizzati e che 66 bambini sarebbero stati autorizzati secondo l'ultimo aggiornamento fornito l'8 marzo scorso e se disponga di maggiori informazioni in merito ai menzionati 14 bambini, in merito al definitivo arrivo degli ottanta bambini e ai 50 bambini ancora in attesa delle prescritte autorizzazioni. (5-08126)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 16 marzo 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-08126

  1. Come noto, fin dall'inizio della vicenda del blocco delle adozioni nella Repubblica Democratica del Congo, il Ministero egli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha costantemente sensibilizzato le Autorità congolesi, sia per il tramite del nostro Ambasciatore a Kinshasa, sia personalmente con il Ministro degli Esteri che più volte ha richiamato l'urgenza e la delicatezza sul piano umanitario di questa vicenda, nel corso dei suoi colloqui con il suo omologo.
  Oltre 150 sono state le famiglie italiane coinvolte (settembre 2013), con procedure rimaste bloccate a diversi stadi di avanzamento dei loro rispettivi dossier.
  2. Un primo gruppo di 38 coppie che a quel momento avevano completato l'iter di adozione erano già, sia per legge italiana che per quella congolese, genitori adottivi a tutti gli effetti. A 7 di queste coppie, nell'autunno 2013 fu consentito, eccezionalmente, di tornare in Italia con i bambini adottati.
  3. Le altre 24 coppie (per 31 bambini) che erano comunque volate a Kinshasa per stare accanto ai futuri figli adottivi a causa del perdurare del blocco furono costrette a rientrare in Italia. Tale gruppo è poi riuscito a portare i bambini in Italia il 28 maggio 2014 con un volo di Stato, a seguito di un intervento di sensibilizzazione del Presidente del Consiglio direttamente sul Presidente Kabila. Le altre 7 coppie non partirono per la RDC su indicazione prudenziale ricevuta dall'Ente di riferimento. I bambini adottati da queste coppie sono poi giunti in Italia il 20 novembre 2015.
  4. Nel frattempo, il 25 settembre 2014 le Autorità congolesi avevano rinnovato il blocco «sine die», decretato un anno prima. Nel maggio 2015, su richiesta delle Autorità congolesi, i Paesi coinvolti nel blocco hanno trasmesso le liste dei procedimenti sospesi. In questa fase, l'Ambasciata d'Italia a Kinshasa si è adoperata costantemente affinché i rapporti con le Autorità congolesi potessero mantenersi in uno spirito di fattiva collaborazione.
  5. Al tempo stesso, la Farnesina ha continuato a rappresentare un costante punto di riferimento per le numerose famiglie che chiedevano informazioni sugli sviluppi della situazione, in assenza di altro canale informativo. Centinaia e centinaia di telefonate e mail sono state pazientemente gestite dal Ministero degli Esteri, in uno spirito di continua attenzione alla sofferenza delle famiglie e alla delicatissima dimensione umana di questa annosa vicenda.
  6. Tra la fine di giugno e l'inizio di luglio 2015 la Commissione Interministeriale congolese, costituita da tutti i ministeri di Kinshasa che si occupano della questione (Interno, Esteri, Giustizia e Famiglia) per riesaminare i casi pendenti, ha concluso l'esame di un primo gruppo relativo a un centinaio di casi di adozione.
  7. Finalmente il 2 novembre 2015, il Ministro della Giustizia congolese ha annunciato che 69 bambini, le cui procedure di adozione erano state definitivamente approvate alla suddetta Commissione potevano lasciare il Paese. Del gruppo facevano parte anche 10 bambini adottati da altrettante famiglie italiane - purtroppo giunti in Italia solo il 14 gennaio scorso.
  8. Il 24 febbraio è stato deciso lo sblocco di 8 altre adozioni italiane e il 2 marzo di un altro gruppo di 6 bambini, numeri molto esigui rispetto ai casi di bambini sbloccati adottati da coppie statunitensi (58) e francesi (54). Secondo quanto riferito dalle Autorità congolesi, la documentazione della maggior parte delle pratiche italiane risultava infatti incompleta, nonostante il continuo flusso d'informazione assicurato dall'Ambasciata d'Italia in Kinshasa e naturalmente dalla Farnesina, per nostra competenza.
  9. A seguito del continuo impegno dell'Ambasciata italiana nella RDC, l'8 marzo 2015 infine è stato deciso lo sblocco di un altro gruppo riguardante 66 bambini adottati da sole coppie italiane. Ancora una volta, le informazioni del caso (in particolare lista dei minori), sono state tempestivamente come è d'uopo trasmesse alla CAI, in vista di un auspicabile celere seguito per quanto riguarda gli adempimenti di competenza della Commissione.
  10. In definitiva, si tratta di 80 bambini adottati da coppie italiane (8, più 6 più 66) autorizzati a lasciare il Paese dalle Autorità congolesi. Auspichiamo che i bambini possano presto abbracciare in Italia i genitori adottivi. Tuttavia sono sinora riusciti a raggiungere l'Italia molti meno bambini di quelli adottati da coppie di altre nazionalità: a partire dallo sblocco parziale del 2 novembre 2015, infatti a fronte di solo 17 bambini che sono riusciti a partire effettivamente per l'Italia, hanno lasciato la RDC 230 bambini di coppie statunitensi e 90 di coppie francesi.
  11. La Farnesina come e per il nostro compito istituzionale, continua in ogni caso ad ascoltare le famiglie, a incoraggiare i genitori adottivi, a sostenerne le speranze e a impegnarsi a tutti i livelli, e in particolare prima nostra funzione attraverso l'Ambasciata in Kinshasa, nell'opera di sensibilizzazione delle Autorità congolesi, auspicando che nei prossimi giorni avremo ulteriori novità.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

adozione internazionale

adozione di minore

fanciullo