Legislatura: 17Seduta di annuncio: 590 del 15/03/2016
Primo firmatario: CAPELLI ROBERTO
Gruppo: DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO
Data firma: 15/03/2016
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 15/03/2016
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 15/03/2016
RITIRATO IL 08/04/2016
CONCLUSO IL 08/04/2016
CAPELLI. —
Al Ministro dello sviluppo economico
. — Per sapere – premesso che:
in data 6 agosto 2014, nel corso della discussione del disegno di legge di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 91 del 2014, è stato accolto l'ordine del giorno 9/2568-AR/2 che, considerando la qualifica di essenzialità a tutte le centrali siciliane, impegnava il Governo «a valutare gli effetti applicativi delle disposizioni al fine di intervenire, attraverso ulteriori iniziative normative per sanare questo vero e proprio vulnus inferto a tutto il sistema energetico sardo, che necessita del regime di essenzialità sinora concesso, in attesa della completa metanizzazione dell'isola»;
nonostante tale impegno del Governo, Terna in data 6 novembre 2015 ha cancellato dall'elenco delle unità essenziali per l'anno 2016 tutte le centrali elettriche sarde fatta eccezione per la centrale di Assemini;
vari atti di sindacato ispettivo hanno evidenziato i problemi di natura tecnica ed economica che sarebbero scaturiti da tale improvvida decisione;
nella riunione presso il Ministero dello sviluppo economico del 22 dicembre 2015 è stato dichiarato dal Ministro On. Guidi che «MISE e Terna stanno definendo delle soluzioni “ponte” applicabili alle centrali del Sulcis e di Porto Torres, attraverso contratti di servizio compatibili con il mantenimento in funzione competitivo degli impianti» (http://www.regione.sardegna.it);
il livello di concorrenza è diminuito a seguito della decisione di Terna;
da notizie di stampa e da quanto pubblicato sui siti di Terna e del GME vi è stata una spesa sul mercato dei servizi di dispacciamento per il mese di febbraio 2016 pari a circa 60 milioni di euro. Tale spesa risulta superiore di 40 milioni di euro rispetto a quanto avvenuto nell'analogo periodo febbraio 2015 con un aumento maggiore del 200 per cento –:
se siano stati stipulati i contratti di servizio sopramenzionati, e se in caso affermativo secondo quale procedura siano stati sottoscritti e se tali accordi abbiano generato l'aumento dei costi per il sistema elettrico di cui sopra; inoltre, se siano state riscontrate problematiche di ragione tecnica che rendono il collegamento elettrico con il continente e dei compensatori, non affidabile specie in caso di manutenzione di uno o più gruppi termoelettrici nella zona Sardegna, generando, quindi, l'aumento dei costi di cui sopra; se Terna si avvalga della sua società controllata Cesi per le verifiche tecniche sulla funzionalità dei gruppi termoelettrici e sui meccanismi di affidabilità della rete elettrica in Sardegna, se siano stati valutati eventuali effetti sulla concorrenza anche alla luce della normativa europea «Remit», derivanti dalla decisione di Terna in merito alle unità essenziali. (5-08121)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):contratto di prestazione di servizi
norma europea
concorrenza