ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/08107

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 589 del 14/03/2016
Firmatari
Primo firmatario: BORDO FRANCO
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 14/03/2016


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 14/03/2016
Stato iter:
15/03/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 15/03/2016
Resoconto BORDO FRANCO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 15/03/2016
Resoconto DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 15/03/2016
Resoconto BORDO FRANCO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 15/03/2016

SVOLTO IL 15/03/2016

CONCLUSO IL 15/03/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-08107
presentato da
BORDO Franco
testo di
Lunedì 14 marzo 2016, seduta n. 589

   FRANCO BORDO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   con deliberazione del Cipe del 22 gennaio 2010 è stato approvato il progetto definitivo del 1o lotto funzionale del raccordo autostradale A15-A22 (Autocisa-AutoBrennero) relativo al tratto Fontevivo-San Quirico che interessa i comuni di Parma, Fontevivo e Sissa;
   il costo complessivo dell'intera opera, da Fontevivo a Nogarole Rocca, ammontava nel 2010 ad euro 2.730.965.654,50, importo che, con gli oneri finanziari, sale a circa 3,4 miliardi (dati da delibera Cipe del 22 gennaio 2010);
   l'importo per il 1o lotto definito «Fontevivo-San Quirico», per una lunghezza di circa 12 chilometri, viene stabilito in euro 513.531.158,10 a totale carico del concessionario autostradale;
   la ditta Pizzarotti spa, è risultata aggiudicatrice della progettazione esecutiva e dei lavori per la realizzazione dell'opera, per un importo a base d'asta di 321.822.660,89 euro e un ribasso dell'offerta vincente del 22 per cento;
   tra le modalità di riequilibrio finanziario, citati nella suddetta delibera Cipe, a vantaggio del concessionario autostradale, oltre alla proroga della concessione al 2031, sarebbero previsti: 1) incrementi tariffari nel periodo 2011-2018 del 7,5 per cento annuo; 2) un contributo statale di 900 milioni di euro più iva, da erogarsi ad uno stato di avanzamento lavori di cui oggi non risulta alcuna previsione finanziaria; 3) un valore di indennizzo finale pari a 1.730 milioni di euro, con garanzia a valere sul FGOP (fondo di garanzia opere pubbliche, legge n. 244 del 2007) ai fini della bancabilità, finanziamento di cui all'interrogante non risulta previsione di copertura finanziaria;
   il piano economico e finanziario dell'opera evidenzia gravi incertezze, tant’è che, la suddetta deliberazione del Cipe 22 gennaio 2010 così recita: «Il Piano Economico finanziario dell'intera opera richiede un significativo contributo pubblico e la certezza circa le modalità di prestazione della garanzia FGOP, ai fini della bancabilità del piano stesso. In attesa della necessaria acquisizione delle garanzie che il piano comporta, e data l'importanza di perseguire un celere avvio della realizzazione dell'opera, viene ora presentato un primo stralcio dell'intera infrastruttura che raggiunge l'equilibrio senza necessità di contributo pubblico e senza necessità di subentro.»;
   l'intera opera, il cui finanziamento sarebbe dovuto essere a totale carico del concessionario, risulta ora, di fatto, a quanto consta all'interrogante finanziata dagli utenti della strada e dai contribuenti attraverso le risorse chieste allo Stato;
   quella che all'interrogante appare l'inutilità di tale progetto autostradale, che risale al 1974, è dimostrata anche dall'insussistenza dei flussi di traffico, così come evidenziato dallo studio della società Polinomia (realizzato su commissione delle province di Mantova e di Cremona in relazione al progetto autostradale Cremona-Mantova), che, nell'ipotesi di completa realizzazione delle due autostrade (Tirreno-Brennero e Cremona-Mantova), prevedeva le seguenti stime traffico al 2019 (espressi in numero di veicoli al giorno):
    Tirreno-Brennero Nord 6.500 – 9.700;
    Tirreno-Brennero Sud 12.300 – 14.300;
   nel Nord del Paese già assistiamo a vari fallimenti di previsione che hanno portato alla realizzazione di tratte autostradali assolutamente inutili, scarsamente utilizzate, con ulteriore consumo di suolo agricolo pregiato;
   il Tirreno-Brennero autostradale non figura tra le opere previste dall'allegato infrastrutture al documento di economia e finanze, di cui è attualmente in corso la procedura di VAS;
   vanno considerate le indicazioni di indirizzo politico inviate dal Governo alle regioni in ordine alle priorità degli investimenti su rotaia rispetto alla gomma al fine di garantire un indispensabile e urgente riequilibrio modale;
   il Ministro interrogato ha affermato che «per abbattere le emissioni inquinanti derivanti da un settore dei trasporti antiquato e inefficiente la prima strategia e la cura del ferro e l'avvio di una programmazione puntuale in tema di mobilità sostenibile»;
   il completamento del Tirreno-Brennero ferroviario rappresenterebbe, per l'interrogante, in quest'ottica, una valida alternativa a quello autostradale al fine di ridurre il traffico pesante sulle nostre strade e il gravissimo inquinamento atmosferico che interessa il nostro territorio e quello dell'intera Pianura Padana;
   l'opera autostradale avrà un impatto devastante secondo l'interrogante sul territorio dei comuni attraversati, in termini paesaggistici, ambientali e di consumo di suolo, senza apportare alcun beneficio sul piano trasportistico;
   la realizzazione del 1o lotto del Tirreno-Brennero rappresenta un inutile scempio a giudizio dell'interrogante di un territorio di pregio, in quanto inserito all'interno di un'area riconosciuta dalla Comunità Europea di interesse naturalistico, ancora più ingiustificabile alla luce della rinuncia al completamento dell'intera opera;
   il collegamento tra la A15 e il tratto di Cispadana non autostradale, che rappresenta la valenza trasportistica attribuita a questo primo lotto, può essere garantito, attraverso la riqualificazione della viabilità ordinaria esistente;
   presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti è in corso di approvazione il progetto esecutivo del suddetto primo lotto;
   il Ministro poco dopo il suo insediamento, ha affermato un condivisibile concetto riassunto in una pubblica dichiarazione: fermeremo le opere inutili –:
   se, al completamento dei restanti 75 chilometri del «Raccordo autostradale Autostrada della Cisa A15 Autostrada del Brennero A22 Fontevivo (PR) Nogarole Rocca (VR)», denominato Ti-Bre autostradale, e precisamente da Sissa Trecasali (PR) a Nogarole Rocca (VR), il Governo non concordi nel ritenere che la proposta ferroviaria, illustrata da una delegazione di sindaci del territorio, composta dai rappresentanti dei comuni di Sissa Trecasali, Parma e Torre De Picenardi, nel corso dell'incontro avuto il 24 febbraio 2016, presso il Ministero delle infrastrutture e dei delle trasporti con il capo della segreteria tecnica del ministero e il direttore generale del servizio di vigilanza delle concessioni autostradali, rappresenti la cosiddetta e auspicata «cura del ferro», di cui il Paese avrebbe bisogno. (5-08107)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 15 marzo 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione IX (Trasporti)
5-08107

  Come riportato nell'atto in discussione, il CIPE ha approvato il Progetto definitivo del 1o Lotto Fontevivo – Trecasali Terre Verdiane, per un importo pari a 513.531.158,10 di euro, senza necessità di contributo pubblico né valore di subentro, della lunghezza complessiva di 9,5 km circa, di cui 2,350 km circa consistenti nel risezionamento dell'Autostrada della Cisa esistente nonché delle opere di viabilità ordinaria e locale accessorie alla predetta tratta autostradale.
  L'intero collegamento del Ti.Bre. riveste particolare importanza per la continuità che lo stesso assicurerebbe, oltre che alla viabilità autostradale esistente permettendo il raccordo al sistema autostradale con l'Autostrada A22, anche al sistema autostradale di nuova realizzazione dell'autostrada regionale Cispadana.
  Quanto allo studio alternativo realizzato dalla società Eidos per conto della Ti.bre. Srl (società che promuove la realizzazione del Ti.Bre. stradale e ferroviario e costituita dalle Camere di commercio e da altri Enti pubblici), nel corso dell'incontro del 24 febbraio scorso per la prima volta è stata illustrata, dai rappresentanti degli enti locali, la possibilità della realizzazione di un corridoio ferroviario come alternativa al progetto stradale; tuttavia, da parte del MIT tale studio rimane ad oggi al di fuori del percorso formale di valutazione dell'intero progetto.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

infrastruttura dei trasporti

Mar Tirreno

gioco d'azzardo