ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/08106

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 589 del 14/03/2016
Firmatari
Primo firmatario: GAROFALO VINCENZO
Gruppo: AREA POPOLARE (NCD-UDC)
Data firma: 14/03/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VIGNALI RAFFAELLO AREA POPOLARE (NCD-UDC) 14/03/2016


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 14/03/2016
Stato iter:
15/03/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 15/03/2016
Resoconto VIGNALI RAFFAELLO AREA POPOLARE (NCD-UDC)
 
RISPOSTA GOVERNO 15/03/2016
Resoconto DEL BASSO DE CARO UMBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 15/03/2016
Resoconto VIGNALI RAFFAELLO AREA POPOLARE (NCD-UDC)
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 15/03/2016

SVOLTO IL 15/03/2016

CONCLUSO IL 15/03/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-08106
presentato da
GAROFALO Vincenzo
testo di
Lunedì 14 marzo 2016, seduta n. 589

   GAROFALO e VIGNALI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   sul numero 3 di marzo 2016, il periodico mensile «OF osservatore ferroviario» ha riportato, in prima pagina, la notizia secondo la quale la società Ferservizi, in nome e per conto di Rete ferroviaria italiana, società del gruppo Ferrovie dello Stato italiane, starebbe inviando una nota ai titolari dei contratti di locazione, ferrovieri in attività di servizio e in quiescenza, per formalizzare loro la disdetta degli stessi per finita locazione alla scadenza dei contratti. A quella stessa data la società fissa il rilascio degli immobili liberi da cose e persone. La nota, dai toni perentori, sembra esclude la possibilità di rinnovo, pure prevista dalla legge n. 431 del 9 dicembre 1998. Giunge notizia all'interrogante che anche la società Centostazioni s.p.a., del gruppo FS italiane, stia adottando la medesima procedura in nome e per conto di Rete ferroviaria italiana;
   questa decisione, inaspettata, ha ovviamente gettato nel panico molte famiglie e, per qualche verso, risulta incomprensibile perché sembra ricalcare situazioni già viste, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Ciò che è accaduto, con le centinaia di caselli ferroviari, svuotati dai loro occupanti e ridotti ormai a ruderi abbandonati lungo le tratte ferroviarie, è una realtà difficile da nascondere. A questo scempio, ora rischiano di aggiungersi anche gli immobili di cui si sta chiedendo la liberazione. Un vero peccato per un patrimonio che potrebbe essere sfruttato e valorizzato in altro modo e che invece si preferisce far deperire, con notevoli danni alle casse di Rfi per la quale, ai costi di mantenimento e a quelli degli oneri fiscali ad essi connessi (ad esempio il pagamento dell'Imu ai comuni), si sommerebbero quelli derivanti dai mancati introiti dei canoni di locazione, e che si potrebbero configurare, per gli interroganti, come danno erariale. E questo in un momento in cui si fa sempre più concreta la privatizzazione dell'azienda ferroviaria che, al contrario, dovrebbe dimostrare una maggiore attenzione ai costi ed una migliore efficienza gestionale. Ma al di là degli aspetti finanziari, pure non trascurabili, a sostenere la necessità che restino occupati gli immobili in questione basterebbe la considerazione della funzione di «presidio costante» svolta dagli inquilini posti a «sentinelle» delle stazioni, specie di quelle non presidiate ed in particolare nelle ore notturne;
   la decisione assunta da Ferservizi e Centostazioni appare in ogni caso grave agli interroganti perché solleva anche questioni di natura sociale circa il destino delle molte famiglie, che dopo aver investito consistenti risorse finanziarie nell'abitazione, pensando di poterci vivere molto a lungo, si troveranno nella necessità di cercarsi un altro alloggio in un momento in cui il quadro socio-economico nazionale certo non è dei migliori –:
   se e come il Ministro, alla luce dei fatti e delle segnalazioni di cui sopra, anche nell'esercizio delle proprie competenze di vigilanza, intenda intervenire nei confronti delle società indicate in premessa per garantire la continuità abitativa degli alloggi in questione, la loro funzione di presidio delle stazioni e la valorizzazione che deriva dal loro effettivo utilizzo, mentre la disdetta dei contratti di locazione li ridurrebbe in stato di abbandono. (5-08106)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 15 marzo 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione IX (Trasporti)
5-08106

  Con riferimento a quanto richiesto dall'Onorevole interrogante, occorre considerare che i beni immobili iscritti nel bilancio delle società del Gruppo FS sono di proprietà esclusiva delle medesime e la loro gestione segue il regime giuridico della proprietà privata; pertanto, sono state assunte precise informazioni presso Rete Ferroviaria Italiana.
  Il Gruppo FS ha comunicato di essere stato sempre rispettoso dell'aspetto sociale del tema in trattazione e che le azioni poste in essere hanno permesso, nel rispetto delle norme, di rendere proprietari, dal 1994 ad oggi, oltre 15.000 famiglie di ex conduttori, realizzando anche un'importante riduzione di costi di gestione e di fiscalità su un ambito non tipico di una società industriale che ha come missione il trasporto delle persone e delle merci.
  In previsione della scadenza contrattate di n. 3.700 alloggi al 31 dicembre 2016, il Gruppo FS sta predisponendo una pianificazione al fine di avviare il processo di rinnovo contrattuale a coloro i quali hanno condotto gli alloggi con regolarità e rispetto delle pattuizioni contrattuali, a nuovi patti e condizioni, con contratti di durata 4 anni +4.
  Va inoltre rappresentato che, oltre ai predetti 3.700 alloggi, sono presenti in stato di detenzione ulteriori 1.970 alloggi di cui il 75 per cento con scadenze successive al 31 dicembre 2016 (che saranno rinnovati con le modalità di cui sopra), mentre il restante 25 per cento è riferibile a situazioni con complessità gestionali in regime di indennità, e per queste particolari situazioni ci saranno approfondimenti caso per caso.
  Per completezza di informazione, si segnala che dalle notizie fatte pervenire dal Gruppo FS il processo di gestione degli alloggi in locazione è un percorso che, a partire dal ’94, trova una gestione che non si è mai sottratta al rinnovo contrattuale in favore dei conduttori; a due anni di distanza dalla trasformazione da Ente FS a Società per Azioni di Ferrovie dello Stato, il Gruppo FS ha provveduto a ricondurre a rito civilistico le 22.000 concessioni locative allora presenti in altrettanti contratti di locazione in base alla legge 392 del ‘78 (equo canone). In parallelo, il Gruppo FS ha avviato verso i conduttori il processo di dismissione del patrimonio alloggiativo mediante l'applicazione di leggi speciali o di accordi sindacali a prezzi convenzionati.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

trasporto ferroviario

rete ferroviaria

impresa di trasporto