ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08100

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 589 del 14/03/2016
Firmatari
Primo firmatario: GIORDANO GIANCARLO
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 14/03/2016


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 14/03/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 14/03/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08100
presentato da
GIORDANO Giancarlo
testo di
Lunedì 14 marzo 2016, seduta n. 589

   GIANCARLO GIORDANO. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   nella precedente interrogazione del 4 febbraio 2016, sempre dedicata al tema dell'accoglienza dei migranti in Irpinia, si faceva presente, tra l'altro, che grazie anche alla coraggiosa denuncia della CGIL di Avellino su iniziativa della procura della Repubblica era in corso una vasta operazione dei nuclei antisofisticazioni e sanità – N.A.S. – dell'Arma dei carabinieri, che interessava diverse strutture di accoglienza per migranti situati in Irpinia, le quali mostravano una evidente inidoneità in particolare per ciò che concerneva la salubrità edilizia nonché quella igienico-sanitaria e gli ambienti tanto da comportare la repentina chiusura, per disposizione della magistratura, e il conseguente trasferimento degli ospiti in altre strutture più idonee della provincia, mentre 161 sono stati trasferiti in altre province del Mezzogiorno, quest'ultimi, a quanto consta all'interrogante, affidati alla Coop «Inopera», società destinataria di provvedimenti di interdizione antimafia per i fatti di «Mafia capitale»;
   vi è da registrare che l'operazione di trasferimento in altre province gestita in primis dalla prefettura di Avellino è stata effettuata a giudizio dell'interrogante nella deplorevole frettolosità ed improvvisazione che hanno causato non pochi disagi ai migranti prefigurando quella che appare una sorta di «deportazione» di questi poveri sventurati in assenza di una precisa destinazione, né di un congruo avvertimento per il trasferimento; difatti solo alla mattina del trasferimento nel mentre salivano sui pullman hanno conosciuto la nuova destinazione;
   i restanti migranti, affidati ad «Inopera» nel numero di 53 allocati a Pratola Serra, e numero 23 dimoranti a Ospedaletto d'Alpinolo, a seguito dell'anticipato disimpegno da parte della predetta cooperativa sociale, sono stati assegnati ad un altro gestore operante in Irpinia, ed in particolare quelli dimoranti nella struttura di Ospedaletto d'Alpinolo; sono stati trasferiti a loro volta ad Ariano Irpino in una struttura che alla verifica delle autorità comunali lamentava inadeguate condizioni sanitarie fatte rilevare dal sindaco attraverso un'ordinanza di sgombero ad «horas»; difatti i migranti sono adesso in strutture turistico-ricettive della zona, in attesa di rientrare nella struttura fatta sgomberare dal sindaco di Ariano Irpino, appena saranno ultimati i lavori di adeguamento igienico-sanitari;
   il tavolo per l'immigrazione istituito presso la prefettura di Avellino, dopo circa nove mesi, finalmente è stato riconvocato di recente, ma, al momento, non ha prodotto alcuna iniziativa concreta degna di nota;
   nel frattempo la condizione sanitaria dei migranti non trova alcun riscontro in azioni di profilassi e di terapia da parte dell'Asl di Avellino tanto che sono diffuse, se non in aumento, casi di patologie endemiche o acquisite alla cui carenza di assistenza suppliscono, per come possono, associazioni di volontariato o semplici cittadini solidali;
   questa situazione costringe molti di questi ragazzi a ricorrere al pagamento diretto dei farmaci, soprattutto quelli ricadenti nella fascia «C» della spesa farmaceutica, in quanto l'esenzione ticket «E07», al momento, è sospesa da ben sette mesi da parte della regione Campania; gli stessi migranti non hanno la possibilità di sostenere spese per analisi cliniche o esami diagnostici specialistici per patologie gravi e di lungo periodo, in quanto l'erogazione del pocket money risulta essere spesso insufficiente;
   gli stessi piani di zona sociale, che per mission istitutiva dovrebbero predispone quantomeno degli studi di fattibilità di base, non svolgono alcuna iniziativa di merito negli ambiti territoriali di propria competenza;
   alla luce dell'ultimo incontro svoltosi presso la prefettura di Avellino, a parte l'enunciazione di buoni propositi sia da parte della prefettura che dei comuni e la realizzazione di un censimento di ulteriori strutture abilitate usufruibili sul territorio provinciale eseguito dai carabinieri, non si registrano iniziative concrete che dovrebbero porsi l'obiettivo di realizzare una politica dell'accoglienza diversa da quella della prima fase in modo da rivelarsi più efficace e giusta, frutto di una avveduta programmazione e non della rincorsa all'emergenza continua;
   la commissione provinciale territoriale di Caserta per il riconoscimento della protezione internazionale svolge la sua funzione ben al di là dei tre mesi previsti, arrivando ad esaminare le richieste di protezione internazionale mediamente dopo oltre un anno;
   notizie provenienti da più fonti segnalano che il diniego al riconoscimento della protezione internazionale venga applicato ampiamente, e che non sia sempre giustificato in relazione a veritiere motivazioni evidenziate dai migranti, ma anche in dispregio dei puntuali rapporti internazionali sui diritti umani relativi ai singoli Paesi di provenienza ad opera di organizzazioni non governative universalmente riconosciute (Amnesty International ed altre);
   a seguito di questi continui dinieghi i migranti sono costretti a ricorrere al tribunale e alla corte di Appello di Napoli, per cui ogni istanza necessita di oltre un anno di tempo per le determinazioni, comportando, in tal modo, il prolungarsi della permanenza nelle strutture di accoglienza straordinarie per un periodo totale di almeno due/tre anni; ciò provoca, oltre all'accumulo di lavoro aggiuntivo per gli uffici giudiziari, un notevole dispendio di risorse pubbliche, atteso che i migranti una volta riconosciuta la loro condizione di protezione internazionale quasi tutti lasciano i Centri di accoglienza straordinaria, provvedendo autonomamente ai loro bisogni economici ed al loro destino, sgravando di fatto lo Stato della spesa per il loro sostentamento –:
   quali iniziative il Ministro interrogato intenda intraprendere, anche in sinergia con gli altri Ministri competenti, affinché si sani quanto prima questa situazione di estrema precarietà e disagio dei migranti nella provincia di Avellino, avviando tutte le iniziative urgenti e necessarie previste dalla normativa internazionale e nazionale in materia e richiamando alle proprie responsabilità le istituzioni preposte per competenza che fino ad oggi, a giudizio dell'interrogante, non hanno mostrato una compiuta efficienza, e perché si riduca al minimo lo stato di questa perdurante sofferenza e si creino le condizioni per assicurare ai migranti un futuro quantomeno migliore e più certo di quello da cui sono fuggiti. (5-08100)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

aiuto sociale

migrante

diritti umani