ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08084

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 587 del 10/03/2016
Firmatari
Primo firmatario: CIPRINI TIZIANA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 10/03/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GALLINELLA FILIPPO MOVIMENTO 5 STELLE 10/03/2016
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 10/03/2016
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 10/03/2016
CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 10/03/2016
LOMBARDI ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 10/03/2016
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 10/03/2016


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 10/03/2016
Stato iter:
20/04/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 20/04/2016
Resoconto SCALFAROTTO IVAN SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 20/04/2016
Resoconto CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 20/04/2016
Resoconto EPIFANI ETTORE GUGLIELMO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 10/03/2016

DISCUSSIONE IL 20/04/2016

SVOLTO IL 20/04/2016

CONCLUSO IL 20/04/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08084
presentato da
CIPRINI Tiziana
testo di
Giovedì 10 marzo 2016, seduta n. 587

   CIPRINI, GALLINELLA, TRIPIEDI, COMINARDI, CHIMIENTI, LOMBARDI e DALL'OSSO. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   il 2 marzo 2016 il management della multinazionale svizzera Nestlè ha illustrato a Perugia alle delegazioni sindacali di Fai, Flai e Uilta il piano industriale per il rilancio del sito di San Sisto di Perugia;
   nel corso dell'incontro Nestlè, pur non avendo smentito esplicitamente le indiscrezioni circolate nei giorni scorsi circa la probabile vendita di biscotti «Ore Liete» e caramelle «Rossana» che hanno messo in allarme i sindacati con l'effetto di provocare un'ora di sciopero dei dipendenti, ha precisato che i marchi in questione non sono stati ancora ceduti, lasciando intendere tuttavia che non c’è nessuna intenzione di continuare ad investire su di essi, considerando che si tratta di segmenti che valgono, ad avviso della multinazionale, meno del 5 per cento del fatturato di gruppo;
   Nestlè ha, invece, annunciato un investimento di 60 milioni di euro da impiegare nel triennio 2016-2018 di cui 45 milioni saranno investiti sul marketing per trasformare il marchio del cioccolato in un brand globale e 15 milioni saranno destinati all'ammodernamento degli impianti: i lavori dovrebbero partire entro fine anno;
   la produzione si concentrerà quasi esclusivamente sul «Bacio», il notissimo cioccolatino della Perugina e allo stabilimento di San Sisto si intensificherà solo la produzione di cialde per gelato che dovrebbe consentire la saturazione per tutto l'anno dei 900 addetti di Perugina, cui si aggiungono 150 stagionali;
   lo stabilimento di San Sisto con sede in Perugia rappresenta una delle più grandi industrie del capoluogo umbro oltre che una azienda «storica» della città di Perugia: in realtà, da due anni l'azienda applica già i contratti di solidarietà, e il blocco degli stagionali, così come il rischio, più volte denunciato anche dagli interroganti, di oltre 200 esuberi, unitamente alla probabile vendita dei marchi «Ore Liete» e «Rossana» e dunque la dismissione delle linee di produzione dei biscotti, potrebbe concretizzare una ulteriore e drastica diminuzione della produzione dello stabilimento perugino con evidenti effetti sulla occupazione;
   i dipendenti che più volte hanno incalzato l'azienda per sollecitarla a presentare un piano di rilancio hanno presentato persino un piano industriale alternativo, prospettando l'apertura di nuove linee di produzione e la diversificazione della produzione come la torrefazione del caffè anziché puntare esclusivamente sullo sviluppo del «Bacio»;
   il piano di investimenti prospettato dall'azienda, ad avviso degli interroganti, non prevede l'apertura di nuove linee di produzione – anzi verrebbero venduti i marchi «Ore Liete» e «Rossana» – né una diversificazione delle produzioni tali da sostenere produzione e occupazione, verrebbe «finanziato» dalla vendita dei suddetti marchi, e soprattutto non affronta il problema del rischio di esuberi ed appare dunque carente di una visione sul versante occupazionale: ad agosto 2016 sono in scadenza i contratti di solidarietà e nessuna proposta concreta è pervenuta dai vertici Nestlè sul tema con il rischio di una ulteriore proroga dei contratti di solidarietà, laddove ammissibile, e di costi per la intera collettività –:
   se il Ministro sia a conoscenza della situazione descritta;
   se il Ministro intenda convocare le rappresentanze dei lavoratori, l'azienda e le istituzioni locali e regionali al fine di conoscere quali garanzie Nestlè intenda fornire sul versante occupazionale dello stabilimento di San Sisto, considerato che agli interroganti appare inappropriato l'investimento in marketing, prospettato dall'azienda senza una diversificazione delle produzioni, per scongiurare il rischio di negative ricadute occupazionali sul territorio umbro o l'ennesimo ricorso ad ammortizzatori sociali con evidenti costi per la collettività. (5-08084)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 20 aprile 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-08084

  Rispondo agli Onorevoli Interroganti con le stesse informazioni date ad un precedente atto di analogo argomento, poiché non ci risulta siano sopravvenute ulteriori modifiche a quanto già relazionato in precedenza.
  In via preliminare ricordo che il Gruppo Nestlè è presente in Italia dal 1875 e con i suoi ulteriori settori di attività (San Pellegrino, Purina, Nespresso, Nestlè Nutriton, Nestlè Health Science, Nestlè Professional) impiega nel nostro Paese 5.500 dipendenti distribuiti in 13 stabilimenti.
  Il Ministero dello sviluppo economico, preoccupato per il perdurare delle problematiche dello stabilimento di S. Sisto, ha provveduto a convocare il Gruppo in questione presso il Ministero medesimo, anche alla presenza delle rappresentanze sindacali sia nazionali che territoriali.
  In tale sede, la Nestlè ha ribadito l'importanza delle produzioni italiane per la multinazionale e ha confermato lo stabilimento di S. Sisto come uno dei poli produttivi di eccellenza del cioccolato all'interno del Gruppo. La propria strategia di sviluppo commerciale, infatti, è indirizzata non soltanto al mercato interno, ma anche alla crescita dei mercati esteri con interessanti opportunità di controstagionalità della produzione.
  La strategia di sviluppo dell'Azienda prende in considerazione anche il settore della nuova confiserie, dato il calo dei volumi produttivi verificatosi negli ultimi anni.
  Riguardo, invece, il settore dei gelati e della surgelazione, la Nestlè ha accennato ad una trattativa in corso, ma non ancora definitiva, che avrebbe l'obiettivo di creare un'alleanza industriale con un altro soggetto imprenditoriale interessato.
  Inoltre, per quanto riguarda le acque minerali (San Pellegrino), il Gruppo medesimo ha informato che continuerà a supportare il Programma di valorizzazione di tale prodotto che è diventato un «marchio» noto in tutto il mondo.
  Nello specifico dello stabilimento Perugina di S. Sisto, sono previsti investimenti destinati all'ammodernamento del polo produttivo e all'introduzione di nuove tecnologie, tali da rispondere alle necessità di mercati sempre più sfidanti. Uno dei punti di forza sarà il rilancio del Bacio Perugina affidato alla manager che ha portato al successo l'Acqua San Pellegrino.
  In merito all'occupazione, come già noto, sono in corso contratti di solidarietà biennali con decorrenza dal 1 settembre 2014 al 31 agosto 2016. La Società, come ha informato il Ministero del lavoro, ha infatti stipulato con le Organizzazioni Sindacali in data 25 agosto 2014, un contratto di solidarietà per 24 mesi per il periodo sopraindicato, a seguito della dichiarazione di esubero di personale pari a 210 unità.
  Per gestire detti esuberi si è concordato di procedere ad una riduzione media dell'orario di lavoro del CCNL applicato, pari al 23,66 per cento nei confronti di 861 lavoratori dipendenti del sito in parola.
  A fronte di tale contratto di solidarietà, il Ministero del Lavoro ha informato che, con proprio decreto, ha provveduto ad autorizzare la corresponsione del trattamento di integrazione salariale per il periodo che va dal 1o settembre 2014 al 31 agosto 2015 in favore di un massimo di 861 lavoratori che hanno avuto la riduzione oraria su un organico di 3.424 unità.
  Da ultimo, il medesimo Ministero ha comunicato che è stata concessa la proroga del trattamento di integrazione salariale per il periodo dal 1o settembre 2015 al 31 agosto 2016, in favore di 826 unità lavorative su un organico totale pari a 3119 dipendenti.
  Il Ministero dello sviluppo economico continuerà, comunque, a monitorare l'andamento delle produzioni della multinazionale in Italia, rendendosi disponibile fin da ora ad attivarsi prima della scadenza dei contratti di solidarietà, al fine di individuare un percorso che consenta di superare l'attuale momento, verificando ogni possibile soluzione affinché questa importante realtà produttiva possa continuare ad operare nel territorio umbro.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica industriale

diversificazione della produzione

ammodernamento industriale