Legislatura: 17Seduta di annuncio: 586 del 09/03/2016
Primo firmatario: SIMONETTI ROBERTO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 09/03/2016
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 09/03/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 10/03/2016 Resoconto SIMONETTI ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI RISPOSTA GOVERNO 10/03/2016 Resoconto CASSANO MASSIMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI) REPLICA 10/03/2016 Resoconto SIMONETTI ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
DISCUSSIONE IL 10/03/2016
SVOLTO IL 10/03/2016
CONCLUSO IL 10/03/2016
SIMONETTI. —
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali
. — Per sapere – premesso che:
l'innalzamento repentino dell'età pensionabile operato dalla «Riforma Fornero», combinato con la crisi socio-economica perdurante, sta accrescendo in misura esponenziale il problema delle migliaia di lavoratori che hanno perso l'occupazione e non possono più accedere agli ammortizzatori sociali;
in mancanza della volontà di riformare la vigente normativa pensionistica prevedendo un accesso flessibile alla pensione, urge – a parere dell'interrogante – un intervento sperimentale di sostegno che contempli la possibilità di anticipare quota parte della pensione a coloro che sono prossimi all'età pensionabile;
sulla falsariga dell'istituto dell'anticipazione per l'erogazione degli ammortizzatori sociali (introdotto dall'articolo 7-ter, comma 3, del decreto-legge n. 5 del 2009, in via sperimentale per gli anni 2009 e 2010 e prorogato per gli anni 2011 e 2012 dalle leggi di stabilità 2011 e 2012), le banche potrebbero anticipare una quota del trattamento pensionistico spettante, sulla base del calcolo dell'entità del trattamento e della certificazione dell'avente diritto operata dall'Inps;
la certificazione dell'ente dovrà essere obbligatoria non solo per quantificare l'entità del trattamento ed identificare l'avente diritto, ma anche per fungere da salvaguardia di futuri eventuali riforme in pejus dei requisiti di accesso pensionistico (cosicché da non creare nuovi ed ulteriori esodati);
una volta che il pensionando avrà maturato il diritto al trattamento, l'Inps provvederà mensilmente a stornare dal medesimo la percentuale anticipata –:
se condivida la proposta di cui in premessa ovvero quali altre iniziative il Ministro intenda adottare per accompagnare alla pensione chi è privo di occupazione e di ammortizzatore sociale.
(5-08058)
Con riferimento all'atto parlamentare dell'onorevole Simonetti, concernente la problematica dei lavoratori che hanno perso l'occupazione e che non possono più accedere agli ammortizzatori sociali, faccio presente quanto segue.
Recentemente, è stata oggetto di studio una ipotesi normativa che prevede – per i lavoratori prossimi al pensionamento, i quali hanno perso l'occupazione e fruito degli ordinari strumenti di sostegno al reddito – la possibilità di accedere ad un assegno di pensione anticipata (cosiddetto APA) fino al perfezionamento del diritto alla pensione di vecchiaia. Una volta maturato tale diritto, l'importo del trattamento di vecchiaia verrà decurtato di una quota risultante dalla conversione in rendita della somma degli assegni erogati.
Alla predisposizione di tale proposta di intervento, previsto in via sperimentale, hanno partecipato, oltre al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, il Ministero dell'economia e delle finanze, l'INPS e, con riferimento ad alcuni particolari profili, l'ISTAT.
L'assegno – che, come già detto, postula la sussistenza di uno stato di disoccupazione e la cessazione della fruizione di prestazioni a sostegno del reddito previste per tale stato – è concesso in presenza di determinati requisiti anagrafici e contributivi.
Voglio comunque ricordare che il Governo – sin dal suo insediamento – ha dimostrato particolare sensibilità alle problematiche dei cosiddetti esodati, ossia quei soggetti fuoriusciti dal circuito lavorativo sulla base di specifici accordi e privi di pensione per effetto dell'innalzamento dei requisiti pensionistici determinato dalla cosiddetta «Riforma Fornero».
Nei confronti di tali soggetti, infatti, sono stati effettuati interventi di salvaguardia volti a consentire l'accesso al pensionamento sulla base dei requisiti pensionistici previgenti la «Riforma Fornero».
Da ultimo, la legge di stabilità per il 2016 ha previsto un ulteriore intervento (il settimo), garantendo in tal modo l'accesso al trattamento previdenziale con i vecchi requisiti ad ulteriori 26.300 soggetti sia individuando nuove categorie di soggetti beneficiari sia incrementando i contingenti di categorie già oggetto di precedenti salvaguardie.
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):condizione di pensionamento
revisione della legge
pensionato