ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/08002

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 582 del 03/03/2016
Firmatari
Primo firmatario: LABRIOLA VINCENZA
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 03/03/2016


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 03/03/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 03/03/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-08002
presentato da
LABRIOLA Vincenza
testo di
Giovedì 3 marzo 2016, seduta n. 582

   LABRIOLA. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   secondo quanto riportato da un articolo del 22 febbraio 2016 pubblicato dal quotidiano online www.ilgiornale.it il 28 febbraio, si sarebbe dovuto aprire in Puglia a Taranto i   quarto hotspot (struttura allestita per identificare in modo rapido, registrare, fotosegnalare e raccogliere le impronte digitali degli immigrati). La struttura, ancora in allestimento, sorgerà presso il porto della città;
   si apprende che le rappresentanze sindacali della polizia abbiano dichiarato: «Nella zona scarico merci del porto sarà recintata un'area molto grande per accogliere i profughi che non dovranno sostare per più di 72 ore. La tendopoli allestita accoglierà non più di trecento-quattrocento migranti per volta. Ma non basta. Ad esclusione dei gommoni, ci sono imbarcazioni molto grandi che trasportano migranti ed arrivano ad accoglierne fino a millecento.»;
   inoltre, in una nota stampa di Autonomi di polizia e della Confederazione sindacale autonoma di polizia, si legge: «c’è una visione strategica della problematica limitata, poiché i fenomeni relativi all'immigrazione e alla sicurezza interna sono legati tra di loro. In diverse occasioni siamo già intervenuti ed abbiamo affermato che il risultato dei tagli lineari alle Forze dell'Ordine sarebbe stato sicuramente quello di avere un paese in cui la sicurezza dei cittadini non poteva essere garantita, considerato il trattamento che il Governo riserva ai tutori della legge e dell'ordinamento pubblico»;
   l'articolo riporta anche una dichiarazione, abbastanza preoccupante, di Enzo Pilò dell'associazione onlus Babele che assiste i profughi secondo cui: «Se dovessero chiudere le frontiere dalla Turchia, dovremo aspettarci un'ondata massiccia di immigrati in Italia. Il problema ci sarà se la questura non dovesse rispettare la legge applicando “respingimenti differiti” per chi non ottiene il diritto di richiesta di asilo (...) la legge prevede che ogni persona abbia diritto (soggettivo) a fare domanda di asilo, invece qualcuno pensa che sia la nazionalità un fattore discriminante per chiedere asilo; in questo modo, persone che arrivano dal Maghreb o dall'Africa Sub-sahariana vengono respinte con un foglio di via e immesse sul territorio senza documenti. Questo ovviamente crea una situazione tale per cui i migranti non avrebbero mai un contratto di lavoro regolare o un regolare contratto di casa e comunque in grave violazione della legge perché essendo un diritto soggettivo, le condizioni devono essere realizzate singolarmente. Le richieste dovrebbero essere valutate caso per caso proprio perché si tratta di un diritto soggettivo. O lasciati liberi sul nostro territorio con un foglio di via che si chiama respingimento differito. L’hotspot potrebbe essere a Taranto un pericolo perché noi avremo il territorio invaso da persone che non hanno la possibilità di regolarizzarsi e vivere in una condizione di riconoscimento del loro status (...)»;
   sempre Pilò avrebbe affermato: «con il respingimento differito si ha l'obbligo di allontanarsi dal territorio italiano entro una settimana dalla frontiera di Fiumicino e non è chiaro come un immigrato che scappa dalla fame e dalla guerra possa arrivare a Fiumicino e poter acquistare un biglietto aereo in poco tempo per tornare nel proprio Paese. Questa pratica messa in atto dalle questure negli ultimi mesi è una follia.»;
   per evitare l'applicazione dei «respingimenti differiti» il capo dipartimento delle libertà civili e dell'immigrazione del Ministero dell'interno, Mario Morcone, avrebbe, secondo quanto riportato dall'articolo, diramato una circolare con cui si avvisano le questure di essere soggette a denunce per tali respingimenti;
   un articolo pubblicato il 29 febbraio 2016 dal quotidiano online www.ilfattoquotidiano.it riporta che tra il 1o gennaio ed il 15 febbraio del 2015 in Italia siano avvenuti 7.800 sbarchi ovvero lo stesso numero registrato nello stesso periodo del 2016 con la differenza che per il 2015 le persone espulse e registrate come clandestine fossero 3.666 mentre nel 2016 risultino essere 5.254;
   è parere dell'interrogante che il sistema di accoglienza e identificazione degli hotspot debba essere organizzato seguendo delle strategie che permettano da un lato l'accoglienza ed identificazione degli immigrati e, dall'altra, realizzando sistemi di sorveglianza, il controllo e la sicurezza dei cittadini evitando che i clandestini vadano ad alimentare le file della delinquenza e dei fenomeni di sfruttamento della manodopera, quali il caporalato in agricoltura e nell'edilizia –:
   se esistano dei piani di intervento mirati concordati preventivamente con la questura di Taranto in vista dell'apertura dell’hotspot e quale sia la tempistica;
   quali strategie intenda adottare per un monitoraggio maggiore e più capillare degli immigrati che non abbiano i requisiti per la richiesta di asilo, a garanzia della sicurezza per cittadini residenti nelle zone interessate;
   come intenda attivarsi, presso le sedi europee, per coordinare eventuali azioni comuni in vista dell'aumento degli sbarchi e quali esse siano. (5-08002)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

asilo politico

sicurezza pubblica

migrante