ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/07986

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 581 del 02/03/2016
Firmatari
Primo firmatario: ALLASIA STEFANO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 02/03/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BUSIN FILIPPO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 02/03/2016
FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 02/03/2016


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 02/03/2016
Stato iter:
10/03/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 10/03/2016
Resoconto ALLASIA STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
 
RISPOSTA GOVERNO 10/03/2016
Resoconto BELLANOVA TERESA ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
 
REPLICA 10/03/2016
Resoconto ALLASIA STEFANO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 10/03/2016

SVOLTO IL 10/03/2016

CONCLUSO IL 10/03/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-07986
presentato da
ALLASIA Stefano
testo di
Mercoledì 2 marzo 2016, seduta n. 581

   ALLASIA, BUSIN e FEDRIGA. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   fonti accreditate di stampa e associazioni di categoria affermano che il Ministero dello sviluppo economico avrebbe licenziato uno schema di decreto del Presidente della Repubblica, in attuazione della direttiva 2014/33/Ue del Parlamento europeo e del Consiglio del 26 febbraio 2014, contenente nuove disposizioni in tema di sicurezza sugli ascensori;
   stando a quanto denuncia Confedelizia, la nuova normativa imporrebbe nuovi e maggiori adempimenti in merito ai controlli, con il pretesto di aumentare i livelli di sicurezza, tale da annullare gli effetti dell'abolizione della Tasi sulla prima casa;
   sembra infatti che con lo schema di decreto del Presidente della Repubblica si imponga una verifica straordinaria per gli ascensori installati prima del 1999 che non è assolutamente prevista dalla direttiva 2014/33/Ue, prevedendo una serie di misure di sicurezza che il soggetto verificatore ha la facoltà di prescrivere, con considerevole aumento dei costi di manutenzione per i proprietari, in considerazione del fatto che in Italia, almeno il 60 per cento degli ascensori in servizio è in funzione da più di 20 anni e quasi il 40 per cento da oltre 30 anni;
   più in particolare, gli organi di stampa riportano che dovranno essere eseguiti controlli: «sulla precisione di fermata e il livellamento tra cabina e piano; sulla presenza dell'illuminazione nel locale macchine; sulla presenza ed efficacia dei dispositivi di richiusura delle porte di piano con cabina fuori dalla zona di sbloccaggio; sulla presenza di porte di cabina; sul rischio di schiacciamento per porte motorizzate; sulla presenza del dispositivo di comunicazione bidirezionale in caso di intrappolamento in cabina; sull'illuminazione della cabina»;
   Confedilizia, dal canto suo, ha già denunciato la non sussistenza della necessità di introdurre ulteriori test di sicurezza, dato che la normativa già vigente prevede: la verifica di paracadute,  !imitatore di velocità, dispositivi di sicurezza, funi, catene e attacchi, isolamento impianto elettrico e collegamenti con la terra da parte di ditta specializzata da operarsi ogni sei mesi; la verifica da parte dell'Asl, dell'Arpa o di un organismo di certificazione autorizzato dal Ministero dello sviluppo economico e notificato alla Commissione europea da farsi ogni due anni; l'immediata sospensione dell'uso dell'impianto qualora il manutentore ravvisasse un qualsiasi pericolo, fino alla riparazione;
   ad oggi, quindi, i controlli previsti per gli ascensori sembrano già prevedere un ampio rispetto di standard dei livelli di sicurezza tanto che, come fa anche presente l'organizzazione dei proprietari di casa, la percentuale di incidenti è bassissima, a fronte di un traffico giornaliero che si aggira tra 30 e i 40 milioni di passeggeri su un patrimonio di oltre 900 mila impianti che ogni giorno effettuano quasi cento milioni di corse;
   dunque, simili dati sono tali da non poter giustificare per gli interroganti l'introduzione di quella che Confedilizia definisce una spesa tanto ingente da annullare «in un colpo solo, gli effetti dell'abolizione della Tasi sull'abitazione principale, imponendo esborsi pari al doppio del gettito della Tasi stessa», seppur sia difficile fare delle stime perché queste dipenderanno dal numero di inquilini che si ripartiranno le spese di controlli e dallo stesso ascensore;
   se il Ministro interrogato sia al corrente dei fatti esposti in premessa e se voglia effettuare, se non l'abbia già fatto, una stima dell'impatto della norma in corso di definizione, sui contribuenti, con particolare riferimento agli eventuali e maggiori oneri che potrebbero derivare dall'ottemperanza ai nuovi adempimenti. (5-07986)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 10 marzo 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-07986

  Gli onorevoli interroganti fanno riferimento alle polemiche di stampa, sollevate in primo luogo dall'associazione Confedilizia, su nuovi e maggiori adempimenti asseritamente ingiustificati, imposti per motivi di sicurezza degli ascensori già in servizio (adempimenti qualificati in modo suggestivo, ma non corretto, come una presunta «tassa» sugli ascensori) che sarebbero in arrivo in seguito all'emanazione di un decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministero dello Sviluppo economico. Gli stessi interroganti, dopo aver riassunto le diverse considerazioni emerse in tale sede a supporto delle diverse posizioni, chiedono al Ministro se sia al corrente dei fatti esposti in premessa e se voglia effettuare una valutazione dell'impatto della norma sui «contribuenti», con particolare riferimento ai nuovi o maggiori oneri che potrebbero derivare dall'ottemperanza ai nuovi adempimenti.
  Al riguardo, occorre premettere che le polemiche di stampa relativamente ad un provvedimento in materia di sicurezza degli ascensori – che ovviamente non prevede alcuna nuova tassa o onere per i «contribuenti», ma solo ed eventualmente interventi di miglioramento della sicurezza – appaiono del tutto strumentali perché ignorano deliberatamente le finalità dell'iniziativa: quelle di valutare gli interventi strettamente necessari per mettere in sicurezza migliaia di impianti installati prima del 1999 che costituiscono potenzialmente un pericolo per la sicurezza soprattutto di bambini e anziani e persone con difficoltà motorie. Si precisa ancora che, seppur è vero che già oggi tutti gli ascensori, anche quelli più vecchi, vengono sottoposti a controlli, è nondimeno vero che tali verifiche sono basate su parametri di sicurezza non più in linea con le norme in vigore in tutti i maggiori Paesi industrializzati.
  Lo schema di decreto che il MISE sta mettendo a punto assieme alle altre amministrazioni competenti, che è ancora allo stadio di mera bozza e, come tale, non ancora esaminato dal Consiglio dei ministri, nasce dalla necessità di recepire una direttiva dell'Unione europea del 2014 in materia di sicurezza degli ascensori di nuova installazione nonché di valutare se e come, in tale sede, avviare anche l'attuazione di una raccomandazione europea sulla sicurezza degli ascensori già in servizio che risale al 1995, ma che è richiamata anche nelle premesse della nuova direttiva.
  Allo scopo, in occasione del detto recepimento, è stata svolta una prima analisi con l'obiettivo di verificare il numero e le condizioni degli ascensori potenzialmente più pericolosi, perché installati da più di 20 anni ed in base a precedenti disposizioni con minori garanzie di sicurezza.
  Un'ulteriore analisi è stata effettuata sull'impatto dei possibili interventi di adeguamento, tuttavia i costi degli stessi potranno essere definiti con precisione soltanto all'indomani dei risultati che si acquisiranno a seguito del primo ciclo di verifiche ordinarie, previsto tra un biennio.
  È del tutto evidente che ogni ulteriore accorgimento, teso a migliorare la bozza di decreto in questione che – si ribadisce – deve ancora essere sottoposta all'esame preliminare del Governo, sarà adeguatamente considerato, come già comunicato a mezzo stampa dal Ministero, proprio a seguito delle polemiche surriferite.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

applicazione del diritto comunitario

ascensore

aumento dei prezzi