ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/07976

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 581 del 02/03/2016
Firmatari
Primo firmatario: PANNARALE ANNALISA
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 02/03/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GIORDANO GIANCARLO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 02/03/2016
GALLI CARLO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 02/03/2016


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 02/03/2016
Stato iter:
03/03/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 03/03/2016
Resoconto PANNARALE ANNALISA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 03/03/2016
Resoconto BIANCHI DORINA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
 
REPLICA 03/03/2016
Resoconto PANNARALE ANNALISA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 03/03/2016

SVOLTO IL 03/03/2016

CONCLUSO IL 03/03/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-07976
presentato da
PANNARALE Annalisa
testo di
Mercoledì 2 marzo 2016, seduta n. 581

   PANNARALE, GIANCARLO GIORDANO e CARLO GALLI. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   con decreto direttoriale 6 dicembre 2013 il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha avviato una procedura concorsuale pubblica per la selezione di cinquecento giovani laureati da formare, per la durata di dodici mesi, nelle attività di inventariazione e di digitalizzazione del vasto patrimonio culturale italiano, presso gli istituti e i luoghi della cultura statali;
   il programma, denominato «500 giovani per la cultura», previsto dal cosiddetto decreto «valore cultura» e per il quale è stata stanziata la somma di 2,5 milioni di euro, prevedeva un anno di formazione retribuita all'interno dei poli museali e archivistici dello Stato per giovani laureati in diverse discipline a fronte di un impegno settimanale di 30 ore e una retribuzione complessiva pari a 5.000 euro. Prevista anche un'attività di formazione pari a 600 ore di lezione;
   alla suddetta selezione hanno partecipato giovani di età inferiore ai 35 anni, in possesso di laurea (triennale o quadriennale) negli ambiti umanistico, tecnico e gestionale con una votazione minima di 100/110 o di diploma rilasciato dalle scuole di archivistica, paleografia e diplomatica;
   la riforma del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, varata nel 2014, ma entrata nel vivo solo nel mese di gennaio 2016, ha gettato nel caos organizzativo gli uffici che insieme alla cronica incomunicabilità burocratica tra Ministeri (in questo caso lo stesso Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ed il Ministero dell'economia e delle finanze) ed al «balletto» delle competenze hanno comportato il mancato pagamento ai 500 giovani delle spettanze relative ai mesi di gennaio e febbraio 2016. Di più: la confusione è stata tale che le ritenute fiscali fino ad oggi applicate loro sono risultate errate e pertanto gli interessati, nonostante siano creditori della pubblica amministrazione dovranno restituire quanto indebitamente corrisposto;
   una recente circolare della direzione per l'educazione e ricerca del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha individuato nei segretariati regionali e negli istituti dotati di autonomia i centri di spesa, ma questi ultimi hanno già risposto di non disporre né di fondi né di capitoli di spesa atti a pagare gli stipendi;
   fonti sindacali prevedono che tale stallo potrebbe protrarsi fino al mese di giugno 2016 –:
   come intenda riparare ed in quali tempi a questa incresciosa situazione che ha coinvolto chi ha deciso di dedicare la propria vita e la propria passione al patrimonio culturale. (5-07976)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 3 marzo 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-07976

  In riferimento alla interrogazione parlamentare a risposta immediata presentata dall'onorevole Pannarale e da altri suoi onorevoli colleghi in merito al mancato pagamento delle spettanze ai giovani selezionati per partecipare al programma «500 giovani per la cultura», vorrei riferire quanto segue.
  L'articolo 2 del decreto-legge 8 agosto 2013 n. 91, convertito con modificazioni dalla legge 7 ottobre 2013, n. 112, ha previsto un programma formativo, denominato, appunto, «500 giovani per la cultura», per la durata di 12 mesi, nelle attività di inventariazione e digitalizzazione del patrimonio culturale italiano presso gli istituti e i luoghi della cultura statali sul territorio nazionale.
  Il programma, come correttamente riferito dall'onorevole Pannarale, è stato avviato con decreto direttoriale della Direzione generale allora competente il 6 dicembre 2013.
  L'articolo 6 del bando di concorso prevede che, ai candidati selezionati che parteciperanno al programma formativo, è corrisposta una indennità di partecipazione, al lordo, di euro 5.000 annui omnicomprensiva. Il tirocinio è iniziato nel mese di maggio 2015.
  La copertura finanziaria finalizzata al procedimento formativo in parola, prevista dal citato articolo 2 del decreto-legge n. 91 del 2013, ammonta ad euro 2.500.000,00 per l'anno 2014 ed è stata impegnata mediante decreto direttoriale del 17 dicembre 2014, registrato presso l'ufficio centrale del Bilancio il successivo 18 dicembre 2014.
  Al fine di semplificare la procedura, si è ritenuto opportuno provvedere al pagamento dell'indennità di tirocinio correlata al procedimento formativo mediante il sistema «NOI PA» e, con nota del 4 giugno del 2015 tale richiesta è stata formalizzata e inviata al Ministero dell'economia e delle finanze – Dipartimento dell'Amministrazione Generale, del Personale e dei servizi.
  La procedura di liquidazione mediante sistema NOI PA ha generato tuttavia una non corretta imputazione dei costi in quanto il pagamento delle indennità di formazione è stato effettuato in conto competenza 2015 anziché in conto residui, tenuto conto che la copertura era del 2014.
  Al fine di provvedere alla tempestiva risoluzione di tale criticità, sentito anche il competente Ufficio centrale del Bilancio, si è modificata la procedura di liquidazione dell'indennità di formazione (con una conseguente inevitabile interruzione tecnica) individuando nei segretariati regionali e negli Istituti autonomi interessati gli organi preposti.
  L'Amministrazione sta pertanto procedendo alla copertura finanziaria utile ad effettuare la liquidazione dell'indennità di tirocinio e le correlate spettanze IRAP ed INAIL mediante ordini di accreditamento e pagamento alle strutture interessate e a tal riguardo si è provveduto ad una puntuale ripartizione degli oneri in riferimento alle spettanze.
  Concludo rassicurando gli Onorevoli interroganti, e quindi gli interessati, circa la immutabilità del regime fiscale applicato ai partecipanti al regime formativo, considerando l'indennità in parola quale reddito assimilato a quello del lavoratore dipendente come da articolo 50, comma 1, lettera c, del decreto del Presidente della Repubblica n. 917 del 1986 (Testo unico delle imposte sui redditi).
  In ogni caso, per completezza di informazione, considerato il reddito annuale di 6.000 euro, inferiore agli 8.000 previsti normativamente, si evince una condizione per cui la detrazione d'imposta per lavoro dipendente azzera l'imposta IRPEF, con una conseguente esenzione piena.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

retribuzione del lavoro

museo

patrimonio culturale