ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/07974

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 581 del 02/03/2016
Firmatari
Primo firmatario: COSCIA MARIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 02/03/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MALISANI GIANNA PARTITO DEMOCRATICO 02/03/2016
RAMPI ROBERTO PARTITO DEMOCRATICO 02/03/2016
BONACCORSI LORENZA PARTITO DEMOCRATICO 02/03/2016
BLAŽINA TAMARA PARTITO DEMOCRATICO 02/03/2016
ASCANI ANNA PARTITO DEMOCRATICO 02/03/2016
MALPEZZI SIMONA FLAVIA PARTITO DEMOCRATICO 02/03/2016
CAROCCI MARA PARTITO DEMOCRATICO 02/03/2016
SGAMBATO CAMILLA PARTITO DEMOCRATICO 02/03/2016
BOSSA LUISA PARTITO DEMOCRATICO 02/03/2016
VENTRICELLI LILIANA PARTITO DEMOCRATICO 02/03/2016
PES CATERINA PARTITO DEMOCRATICO 02/03/2016
NARDUOLO GIULIA PARTITO DEMOCRATICO 02/03/2016
MANZI IRENE PARTITO DEMOCRATICO 02/03/2016
COCCIA LAURA PARTITO DEMOCRATICO 02/03/2016
CRIMI' FILIPPO PARTITO DEMOCRATICO 02/03/2016
DALLAI LUIGI PARTITO DEMOCRATICO 02/03/2016
GHIZZONI MANUELA PARTITO DEMOCRATICO 02/03/2016
D'OTTAVIO UMBERTO PARTITO DEMOCRATICO 02/03/2016


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 02/03/2016
Stato iter:
03/03/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 03/03/2016
Resoconto MALISANI GIANNA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 03/03/2016
Resoconto BIANCHI DORINA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
 
REPLICA 03/03/2016
Resoconto MALISANI GIANNA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 03/03/2016

SVOLTO IL 03/03/2016

CONCLUSO IL 03/03/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-07974
presentato da
COSCIA Maria
testo di
Mercoledì 2 marzo 2016, seduta n. 581

   COSCIA, MALISANI, RAMPI, BONACCORSI, BLAZINA, ASCANI, MALPEZZI, CAROCCI, SGAMBATO, BOSSA, VENTRICELLI, PES, NARDUOLO, MANZI, COCCIA, CRIMÌ, DALLAI, GHIZZONI e D'OTTAVIO. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   in data 3 giugno 2015 è stata depositata l'interrogazione a risposta in Commissione n. 5/05679 in cui si poneva l'attenzione sulla demolizione culturale dell'identità storica irachena che si concretizzava nella distruzione di alcuni importanti monumenti di arte islamica, cristiana e ebraica;
   si segnala che in fase di approvazione del decreto-legge 18 febbraio 2015, n. 7, recante «Misure urgenti per il contrasto del terrorismo nonché sulla proroga delle missioni internazionali», è stato accolto un ordine del giorno, che ha impegnato il Governo ad affidare al personale dell'Arma dei carabinieri la responsabilità, sia nei teatri operativi in attività di tutela del patrimonio artistico e culturale, sia nel contrasto al traffico di opere d'arte per finanziare le azioni di matrice terroristica internazionale;
   il 16 febbraio 2016 è stata firmata l'intesa tra il Governo italiano e l'Unesco per la costituzione della task force italiana nell'ambito della coalizione globale Unesco « Unite for Heritage»;
   in tal senso, sono stati definiti gli elementi principali per l'istituzione di una forza che, sotto la guida delle Nazioni Unite, sia in grado di intervenire a difesa delle antichità e dei beni patrimonio dell'umanità;
   il progetto prevede la creazione di una task force formata da personale proveniente dal «Comando carabinieri per la tutela del patrimonio culturale», dagli istituti del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, dall'Istituto superiore per la conservazione e il restauro, dall'Opificio delle pietre dure, dall'Istituto centrale per la documentazione e il catalogo, e infine dall'Istituto centrale per la conservazione e il restauro per il patrimonio archivistico e librario e che verrà integrata con docenti universitari che hanno già dato la loro disponibilità –:
   se intenda rendere noti i criteri e le modalità attraverso cui verranno selezionati i componenti della task force (studiosi, archeologi, restauratori, tecnici, docenti universitari), attingendo eventualmente tra coloro che abbiano avuto esperienze dirette nella ricerca e negli scavi delle aree considerate a rischio. (5-07974)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 3 marzo 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-07974

  In riferimento alla interrogazione parlamentare a risposta immediata presentata dall'onorevole Coscia e da altri suoi Onorevoli colleghi in merito alla composizione della task force incaricata di intervenire a difesa dei beni culturali patrimonio dell'umanità vorrei riferire quanto segue.
  Nell'atto parlamentare si fa riferimento all'intesa sottoscritta dal Ministro Gentiloni per conto del Governo italiano e dal Direttore generale dell'UNESCO Irina Bokova, per la costituzione della task force italiana nel contesto della coalizione globale Unesco Unite4Heritage. L'accordo ha suggellato un percorso cominciato all'Expo, quando il 1o agosto 2015 oltre 80 ministri della cultura siglarono la Dichiarazione di Milano per la difesa dei beni artistici, storici e archeologici minacciati dalla distruzione, proseguito all'Assemblea Generale dell'Onu di settembre con l'intervento del Presidente del Consiglio Matteo Renzi e formalizzato con l'approvazione della proposta italiana da parte del Consiglio esecutivo Unesco il 17 ottobre.
  La sottoscrizione del Memorandum ha sancito, come è noto, la nascita sotto l'egida Unesco di una formazione internazionale tutta italiana pronta a intervenire nelle aree di crisi per la tutela del patrimonio culturale mondiale.
  L'iniziativa proposta dall'Italia all'UNESCO si pone a due livelli, distinti ma complementari:
   1) offrire supporto all'UNESCO mediante l'approntamento di un meccanismo di rapida mobilitazione (la Task Force appunto) per attuare le iniziative dell'UNESCO a tutela del patrimonio culturale in aree di crisi, a seguito di danni naturali, distruzioni e saccheggi;
   2) offrire esperti nazionali/strutture nazionali per l'Organizzazione delle Nazioni Unite/CDS, con richiesta di inclusione della componente culturale nelle missioni di pace.

  L'iniziativa prevede una componente tecnico-specialistica di esperti civili di grande prestigio internazionale, come quelli che operano negli Istituti di ricerca del Ministero, ed una componente militare altamente professionalizzata quale quella del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale.
  La componente di esperti civili potrà essere arricchita con esperti provenienti dalle Università e Istituti di Ricerca e da esperti segnalati da Associazioni no profit particolarmente qualificate a svolgere attività di cooperazione culturale all'estero, con esperienza nel campo.
  L'unicità di questa integrazione rappresenta un indubbio punto di forza esclusivo del nostro Paese, che dispone pertanto di competenze uniche apprezzate in tutto il mondo.
  Non si tratta pertanto di fornire soltanto un elenco di esperti nel campo della cooperazione culturale in aree di crisi ma di mettere a disposizione una struttura operativa complessa organizzata con il rispetto di procedure e disciplinari operativi, finalizzati alla gestione delle varie fasi dell'emergenza.
  I compiti riguarderanno il censimento dei siti archeologici e monumenti aggrediti o a rischio di aggressione criminale, messa in sicurezza di siti archeologici, monumenti e ricovero di beni culturali mobili di interesse nazionale; catalogazione del patrimonio culturale nazionale; attivazione procedure trasferimento nei ricoveri dei beni culturali mobili.
  Per ogni missione al Ministero spetterà l'apprestamento di una sala operativa, la costituzione del magazzino con i materiali personali e gli strumenti e le apparecchiature tecniche nonché un'attività di addestramento di base degli esperti tecnici che sarà effettuata d'intesa con il Comando Carabinieri tutela patrimonio culturale.
  Soltanto dopo il Ministero potrà individuare le professionalità specifiche necessarie e tutti gli altri adempimenti da condividere con i Carabinieri e il Ministero degli esteri.
  Per quanto riguarda il personale vorrei precisare che un primo appello è stato rivolto all'interno del Ministero tra i tecnici che si ritiene abbiano i requisiti richiesti ed in effetti ci sono state numerose adesioni su base volontaria.
  Si sta procedendo per gradi, come dicevo dinanzi la componente di esperti civili potrà essere arricchita con esperti provenienti dalle Università e Istituti di Ricerca e da esperti segnalati da Associazioni no profit. Proprio a tale proposito si sta in particolare valutando su quale modello di accordo avvalersi del personale.
  Non intendo entrare in tediosi argomenti ma mi limito a riferirvi che l'UNESCO utilizza, per l'impiego di personale civile a scopi umanitari, dei modelli di accordo che potrebbero non essere utilizzabili dal nostro personale o dal personale militare come i Carabinieri del Comando tutela o da altro personale esterno che si muove in situazioni di emergenza riferite però al settore del patrimonio culturale (e non quindi a quello umanitario).
  Stiamo lavorando agli opportuni adattamenti e mi impegno sin d'ora a tenervi informati, se ritenete, sul procedere del nostro lavoro.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione del patrimonio

terrorismo

opera d'arte