ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/07956

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 580 del 01/03/2016
Firmatari
Primo firmatario: FEDRIGA MASSIMILIANO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 01/03/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SIMONETTI ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 01/03/2016
GUIDESI GUIDO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 01/03/2016


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 01/03/2016
Stato iter:
02/03/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 02/03/2016
Resoconto SIMONETTI ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
 
RISPOSTA GOVERNO 02/03/2016
Resoconto CASTIGLIONE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
REPLICA 02/03/2016
Resoconto SIMONETTI ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 02/03/2016

SVOLTO IL 02/03/2016

CONCLUSO IL 02/03/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-07956
presentato da
FEDRIGA Massimiliano
testo di
Martedì 1 marzo 2016, seduta n. 580

   FEDRIGA, SIMONETTI e GUIDESI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   da circa due anni, ovvero dal luglio del 2014, il Parco del Ticino, compreso tra le regioni Lombardia e Piemonte, è afflitto da un grave problema fitosanitario ovvero la presenza del coleottero da quarantena Popollia japonica. Insetto che, ad esempio, negli Stati Uniti provoca danni ingenti per l'agricoltura, stimabili in circa 450 milioni di dollari;
   l'insetto è incluso nella normativa fitosanitaria europea (direttiva 2002/89/ CE, parte A – allegato 2), che comprende gli organismi di quarantena di cui si deve evitare la diffusione in Europa;
   la Popollia japonica è un coleottero originario del Giappone, che infesta e distrugge tappeti erbosi, piante selvatiche, da frutto e ornamentali e la cui diffusione si sta ampliando. Il mancato contenimento di questo insetto potrebbe creare emergenze ai livelli di quella degli ulivi in Puglia causata dalla Xylella fastidiosa;
   il coleottero giapponese infesta più di 300 diverse specie vegetali tra cui piante da frutta, da giardino e numerosi tipi di piante coltivate. Tra quelle maggiormente colpite si trovano il mais, la soia, la vite ed il riso. Si pensi solamente che le province di Vercelli, Biella e Novara, e Pavia, da sole, producono il 92 per cento del riso nazionale e che la superficie coltivata in Piemonte è di 70 mila ettari con oltre mille le aziende sul territorio;
   la Popollia japonica, considerata la sua elevata polifagia, potrebbe rivelarsi la nuova minaccia alla agricoltura del nostro Paese causando danni alle produzioni agricole inestimabili. Questo insetto produce danni alle colture in quanto erode le foglie, i fiori e i frutti, mentre le sue larve si nutrono di radici, preferibilmente di graminacee, costituendo un ennesimo attacco all'ecosistema;
   in Italia esistono condizioni climatiche favorevoli allo sviluppo di questo coleottero, e se ne teme una massiccia diffusione. Nel territorio italiano, a differenza di quanto avviene in Giappone, non esistono infatti nemici naturali di questa specie che possano tenere le sue popolazioni sotto controllo;
   gli interroganti fanno rilevare che nell'area dove è stato rinvenuto il coleottero è presente l’hub internazionale di Malpensa nonché l'aeroporto militare di Cameri. L'eventuale e malaugurato ingresso dell'insetto nel sedime aeroportuale costringerebbe i servizi fitosanitari regionali ad applicare severe misure di contrasto, che avrebbero come conseguenza il rallentamento delle operazioni aeroportuali sia per il trasporto passeggeri che quello merci, con ulteriori danni economici difficilmente quantificabili;
   i servizi fitosanitari delle regioni Piemonte e Lombardia stanno predisponendo misure di lotta al coleottero, il cui importo è quantificabile in qualche milione di euro da qui ai prossimi 3 anni;
   per fronteggiare l'emergenza della Xylella fastidiosa, l'articolo 5 del decreto-legge n. 51 del 2015, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 91 del 2015, autorizza le aziende agricole, non coperte da polizze assicurative agevolate, a richiedere contributi compensativi a carico del fondo di solidarietà nazionale in agricoltura qualora siano state colpite da infezioni di organismi nocivi ai vegetali, dando priorità di concessione per quelle colpite da organismi legati alla diffusione del batterio Xylella fastidiosa, del cinipide del castagno e della flavescenza dorata. La dotazione del fondo di solidarietà, a tale è scopo, è stata integrata –:
   quali iniziative intenda assumere, anche di carattere finanziario, come, ad esempio, quelle previste per l'emergenza della Xylella fastidiosa, al fine di fronteggiare l'emergenza della Popollia japonica, tenendo in debita considerazione le conseguenti ripercussioni sulle colture, nonché al fine di impedire che il batterio si possa diffondere anche in altre aree del nostro Paese. (5-07956)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 2 marzo 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-07956

  Come è noto, la Popillia japonica è inserita tra gli organismi nocivi da quarantena della Direttiva 2000/29/CE del Consiglio dell'8 maggio 2000 «Organismi nocivi di cui sia nota la presenza sul territorio comunitario e che rivestono importanza per tutta la comunità».
  Il controllo di questa specie prevede interventi contro le larve e trattamenti insetticidi contro gli adulti. L'utilizzo di altri metodi si è rilevato di scarsa utilità.
  Nel mese di luglio 2014, la presenza di Popillia japonica è stata segnalata nel Parco del Ticino, in un'area ricadente tra le regioni Lombardia e Piemonte. I competenti Servizi fitosanitari regionali si sono prontamente attivati per condurre monitoraggi intensivi delle aree colpite, al fine di definire l'estensione dell'infestazione e le misure fitosanitarie prioritarie da attuare.
  Considerato l'elevato rischio fitosanitario, la problematica è stata più volte discussa in ambito di Comitato Fitosanitario Nazionale, dove sono state identificate le misure fitosanitarie da adottare in via prioritaria al fine di contrastare il diffondersi dell'insetto.
  I Servizi fitosanitari delle due regioni, al fine di contrastare la diffusione della Popillia japonica, hanno istituito una zona delimitata ed hanno avviato un'attività di divulgazione, mediante la predisposizione di specifici volantini volti a permettere il riconoscimento dell'insetto e la sua eventuale segnalazione al Servizio fitosanitario, oltre all'invio di un avviso alle organizzazioni professionali agricole e alle aziende agricole dei comuni infestati.
  Al fine di avere una disciplina omogenea su tutto il territorio nazionale e prevedere un monitoraggio capillare in tutte le regioni, abbiamo predisposto uno specifico decreto ministeriale relativo alle misure fitosanitarie di emergenza contro Popillia japonica, condiviso dal Comitato Fitosanitario Nazionale che, nella seduta del 24 febbraio scorso, ha espresso parere positivo. Il provvedimento è attualmente alla Conferenza Stato Regioni per l'acquisizione del necessario parere.
  In particolare, sono state emanate disposizioni fitosanitarie per le attività vivaistiche che ricadono nelle aree infestate, che definiscono i requisiti da ottemperare per lo spostamento dei vegetali e dei tappeti erbosi, in modo da evitare il trasporto passivo di larve dell'insetto presenti nel terreno associato alle radici.
  Abbiamo concordato con le Regioni interessate l'istituzione di uno specifico gruppo di lavoro tecnico-scientifico a cui parteciperanno esperti, oltre che di questo dicastero, dei Servizi fitosanitari regionali e del mondo accademico.
  Faccio inoltre presente che il Ministero della salute ha provveduto ad avviare la prevista procedura la gestione delle istanze di autorizzazione di prodotti fitosanitari per situazioni di emergenza fitosanitaria. In proposito il Servizio Fitosanitario Nazionale, presso il MIPAAF, ha espresso un parere favorevole e, pertanto, la questione potrà essere portata nella prossima Commissione Consultiva Prodotti Fitosanitari indetta per il 23 marzo p.v., al fine del rilascio, in caso di parere favorevole, dell'autorizzazione eccezionale in deroga per un periodo massimo di 120 giorni di prodotti fitosanitari in grado di contrastare l'avversità in tempi brevi.
  Per quanto concerne, in fine, gli aspetti di carattere finanziario, al momento, ricordo che è possibile ricorrere alle misure previste nei Piani di sviluppo rurale delle Regioni interessate. Mi riferisco in particolare alla Misura 5 di cui all'articolo 18 del Regolamento n. 1305 del 2013, che prevede il «Ripristino del potenziale produttivo di aree colpite da disastri naturali, condizioni climatiche avverse ed eventi catastrofici e l'introduzione di appropriate azioni di prevenzione».

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

malattia vegetale

legislazione fitosanitaria

conseguenza economica