ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07948

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 580 del 01/03/2016
Firmatari
Primo firmatario: FABBRI MARILENA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 01/03/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CHAOUKI KHALID PARTITO DEMOCRATICO 01/03/2016
BENI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 01/03/2016


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 01/03/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 01/03/2016

SOLLECITO IL 21/04/2016

SOLLECITO IL 26/05/2016

SOLLECITO IL 12/09/2016

SOLLECITO IL 08/02/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07948
presentato da
FABBRI Marilena
testo di
Martedì 1 marzo 2016, seduta n. 580

   FABBRI, CHAOUKI e BENI. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   con atto di sindacato ispettivo n. 4-10996, ancora in corso, l'interrogante il 6 novembre 2015 poneva all'attenzione del Governo la questione relativa alla revoca, per mancanza di reddito, della carta di soggiorno ad un cittadino srilankese, ad opera della questura di Milano. Revoca, oggetto di ricorso da parte dell'interessato, considerata illegittima dal Tar della Lombardia (decreto prot. n. 13198/2014 Imm. del 3 dicembre 2014 notificato il 26 marzo 2015), dal momento che sia le norme europee che il testo unico sull'immigrazione, recano che la carta può essere revocata quando lo straniero risulta pericoloso per l'ordine pubblico e la sicurezza dello Stato, e non invece a fronte della mera mancanza di redditi;
   dopo l'episodio succitato, il Ministero dell'interno e in particolare la direzione centrale dell'immigrazione e della polizia delle frontiere, con una nota indirizzata alla Commissione Europea del 20 novembre 2015, a cura del prefetto Giovanni Pinto scriveva che era stata data la «massima considerazione» a quella sentenza e che la questura di Milano aveva «provveduto a diffondere a tutte le strutture territorialmente presenti nella circoscrizione di Milano precise disposizioni», trattandosi di singoli casi registrati a Milano. La direzione, sempre a detta del prefetto Pinto in quella stessa nota, ha ritenuto superflua la diffusione di una circolare che interessasse tutte le strutture territoriali, a livello nazionale, in quanto la criticità in analisi è risultata circoscritta alla sola area provinciale di Milano;
   sembra però che le medesime criticità siano state sollevate anche in altre città: a Roma, a Bologna, a Modena, e altre –:
   quanti siano stati nel 2015 i casi di revoca «ingiustificata» dei permessi di soggiorno e se non reputi di conseguenza doveroso agire in autotutela richiamando le persone interessate dal provvedimento al fine di restituire loro la documentazione revocata senza oneri a carico;
   se non ritenga urgente emanare una circolare che dia informazioni uniformi su tutto il territorio nazionale circa la corretta interpretazione e applicazione delle norme in materia. (5-07948)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

forze paramilitari

politica migratoria

professioni del settore doganale