ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07918

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 577 del 25/02/2016
Firmatari
Primo firmatario: TRIPIEDI DAVIDE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 25/02/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 25/02/2016
CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE 25/02/2016
CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 25/02/2016
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 25/02/2016
LOMBARDI ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 25/02/2016
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 25/02/2016
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 25/02/2016
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 25/02/2016
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 25/02/2016
CRIPPA DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 07/03/2016


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 25/02/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 25/02/2016

ATTO MODIFICATO IL 02/03/2016

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 07/03/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07918
presentato da
TRIPIEDI Davide
testo presentato
Giovedì 25 febbraio 2016
modificato
Lunedì 7 marzo 2016, seduta n. 584

   TRIPIEDI, COMINARDI, CIPRINI, CHIMIENTI, DALL'OSSO, LOMBARDI, BUSTO, DE ROSA, MANNINO, DAGA, CRIPPA. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   il fiume Ticino attraversa la Valle del Ticino che comprende il Parco del Ticino e del lago Maggiore, primo parco regionale d'Italia fondato nel 1974 a difesa del fiume, dei numerosi ambienti naturali della Valle, dall'industrializzazione e l'urbanizzazione sempre più invasiva. Al centro della Pianura Padana, ultimo grande scrigno di biodiversità tra campagne e grandi città, è tutelato dall'UNESCO;
   l'acqua del fiume Ticino, necessaria per mantenere in vita lo stesso fiume e gli adiacenti boschi, alimenta anche il sistema dei Navigli Lombardi, la Darsena di Milano, il Canale Villoresi, le risaie Lomelline e buona parte del sistema agricolo e produttivo della provincia di Pavia, Milano, Varese e Monza Brianza;
   nel mese di gennaio 2016, è stata lanciata una petizione sul sito – change.org – riguardante la questione della sospensione del provvedimento sperimentale di regolazione del lago maggiore a +1,50 metri sopra lo zero idrometrico;
   la petizione riportava la lettera indirizzata a regione Lombardia e all'assessore all'ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile, Claudia Maria Terzi, al Gabinetto della Giunta Regionale Regione Piemonte, alla Federazione Svizzera Ufficio Federale dell'Ambiente (UFAM), al Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Gianluca Galletti, al Presidente Commissione Ambiente della Camera dei deputati, Ermete Realacci e al Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Maurizio Martina;
   nella lettera, veniva richiesto al Ministero dell'ambiente il mantenimento del livello di Deflusso Minimo Vitale (DMV) ad almeno 24 metri cubi al secondo e il ripristino della regolazione del lago Maggiore ad almeno +1,50 metri sopra lo zero idrometrico. Il DMV, nato in via sperimentale nel 2010, si basava sulla garanzia di una quantità minima di acqua da far fluire lungo il fiume Ticino, che del lago Maggiore è emissario, per assicurare la sopravvivenza naturale e produttiva delle realtà che insistono sul corso dell'acqua. Nell'anno 2012, il DMV e la riserva idrica costituita con la regolazione del lago Maggiore a +1,50 metri, hanno salvato la regione dalla siccità e, a parere di chi ha redatto la lettera e del Parco Lombardo della Valle del Ticino, garantirebbe tuttora una riserva idrica adeguata;
   con la sospensione del provvedimento in oggetto, anche il Ticino, che dal lago Maggiore recepisce l'acqua necessaria per la sua sopravvivenza, è entrato in sofferenza. Fauna, flora, attività produttive e campi coltivati sono infatti ad enorme rischio di sopravvivenza;
   il Ministero dell'ambiente ha inviato un'ordinanza al Consorzio del Ticino, l'ente regolatore delle acque, nella quale si impone di «operare la regolazione dei livelli del lago Maggiore mantenendo la regolazione estiva entro il limite di +1,0 metri rispetto allo zero idrometrico di Sesto Calende». Dopo numerose proteste, tale ordinanza è stata modificata innalzando provvisoriamente il livello idrometrico sino a +1.25 metri sino a settembre 2015, e riportato poi a +1.00 metro fino al 15 ottobre 2015, sperperando inutilmente acqua nel periodo più piovoso;
   in un link indicato all'interno della petizione, veniva riportata una lettera datata 16 giugno 2014 del consorzio del Parco del Ticino e del lago Maggiore, e del Parco Lombardo della Valle del Ticino, inviata al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, e per conoscenza al Consorzio del Ticino, all'Autorità di Bacino del Fiume Po, alle Regioni Lombardia e Piemonte. In detta lettera, i consorzi esprimevano la ferma opposizione verso la richiesta formulata dal Ministero dell'ambiente in data 14 giugno 2014, di sospendere il programma di sperimentazione in corso dal 2010, che aveva portato notevoli benefici agli utenti sia di valle che di monte dell'area del Bacino idrografico del Ticino. Tale programma era stato approvato dalle Regioni Lombardia e Piemonte;
   i consorzi in oggetto, esprimevano la propria incomprensione nei confronti dell'interruzione dell'applicazione di un modello di gestione che aveva permesso di avere la quantità necessaria per garantire le utenze irrigue ed industriali nel rispetto dell'ambiente fluviale. Veniva poi ricordato come nel 2012, mentre il resto d'Italia aveva vissuto momenti di scarsità di risorse idriche con la conseguente crisi delle attività produttive, per tutta l'area del Ticino il nuovo modello di gestione avesse garantito abbondanza nelle reti di canali e nel Ticino, nessuna perdita di produzione né agricola né industriale (come quella dell'energia elettrica), nessun danno all'ambiente e alla biodiversità in un'area tutelata come Riserva della Biosfera MAB-UNESCO, portate dell'acqua in alveo che hanno permesso l'uso sociale del fiume (come la balneazione, la pesca sportiva e navigazione per tutto l'anno);
   veniva inoltre ricordato che la disposizione in oggetto risultava essere del tutto immotivata perché non sostenuta da alcun riscontro tecnico ma nata, a dire del consorzio, da una nota burocratica della Confederazione Svizzera che non esprimeva contrarietà al programma sperimentale ma chiedeva semplicemente che venisse assicurato al riguardo un costante e tempestivo scambio di informazioni all'interno di un meccanismo di consultazione reciproca, da inserire nel quadro del dialogo ambientale Italia-Svizzera;
   in data 14 febbraio 2016, sempre sul sito change.org, in un aggiornamento alla petizione veniva specificato che il 10 febbraio c.a., si era tenuto un incontro dell'Autorità di Bacino del Fiume Po in Regione Lombardia, a seguito del quale nessuna decisione era stata presa dal Ministero dell'ambiente. Il Consorzio del Ticino aveva mostrato delle simulazioni che, di fatto, avevano dato ragione all'Ente Parco. Nelle immagini proiettate era stato dimostrato che, a parità di precipitazioni, se il lago Maggiore fosse stato mantenuto a +1,50 metri sopra lo zero idrometrico, la crisi idrica dell'agosto 2015 sarebbe arrivata con 10 giorni di ritardo e quella di dicembre 2015, almeno 25 giorni dopo;
   nella nota, veniva fatto notare che se all'apparenza potevano sembrare pochi i giorni di differenza, non risultava essere affatto così. Infatti, in agosto il fabbisogno idrico risulta essere enorme e 10 giorni in più possono garantire o condannare la stagione agricola e la sopravvivenza del fiume Ticino. Per il periodo invernale, una regolazione corretta del lago Maggiore avrebbe, ad esempio, evitato l'asciutta anticipata dei canali e dei navigli e una riserva idrica sufficiente a rifornire il Ticino per molti giorni, nonostante l'assenza di precipitazioni;
   nonostante quanto ulteriormente emerso al tavolo sulla crisi idrica di regione Lombardia del 24 febbraio 2016, ossia una condivisione generale per portare il livello del lago Maggiore a +1,50 metri appena il meteo lo renderà possibile, condivisione trasmessa tramite lettera inviata all'Autorità di bacino e al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare a firma degli assessori Beccalossi e Terzi, ad oggi non risulta essere stata presa nessuna decisione in tal senso;
   a detta dei compilanti la nota in oggetto, dell'Ente Parco e dello stesso Consorzio del Ticino, per poter sperare di riempire adeguatamente il lago Maggiore con sufficiente acqua per fronteggiare l'estate, risulta indispensabile prendere una decisione entro marzo c.a., per non perdere le precipitazioni e i disgeli primaverili;
   a giudizio degli interroganti e a completamento di quanto esposto in premessa, oltre al mancato ripristino della regolazione del lago Maggiore a +1,50 metri sopra lo zero idrometrico, il Ministro dell'ambiente non ha tenuto in considerazione la situazione di siccità che attanaglia con sempre più frequenza il nostro Paese, Valle del Ticino compresa, mettendo a repentaglio in primis tutta la biosfera autoctona e la fauna ittica. Non ha altresì tenuto in considerazione i danni ambientali ed economici a cui inevitabilmente porterà la sua decisione di non ripristinare la riserva idrica, danni economici che dovrà sopportare la collettività e coloro i quali hanno attività economiche legate in forma diretta alle acque del Ticino e dei suoi corsi d'acqua collegati –:
   quali siano le motivazioni che hanno spinto il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare a sospendere il sopraindicato provvedimento di regolazione idrica del lago Maggiore;
   se il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare non ritenga di ripristinare, nell'immediato, il provvedimento in esame, al fine di ristabilire il corretto e necessario livello idrometrico del lago Maggiore, atto a garantire la sopravvivenza del fiume Ticino e di tutti i fiumi e corsi d'acqua ad esso collegati, oltre che a garantire una sufficiente riserva idrica con finalità irrigue ed industriali. (5-07918)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

corso d'acqua

parco nazionale

acqua dolce