ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07885

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 576 del 24/02/2016
Firmatari
Primo firmatario: D'UVA FRANCESCO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 24/02/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 24/02/2016
SIBILIA CARLO MOVIMENTO 5 STELLE 24/02/2016
GALLO LUIGI MOVIMENTO 5 STELLE 24/02/2016
VACCA GIANLUCA MOVIMENTO 5 STELLE 24/02/2016
DI BENEDETTO CHIARA MOVIMENTO 5 STELLE 24/02/2016
BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 24/02/2016
VIGNAROLI STEFANO MOVIMENTO 5 STELLE 24/02/2016
TOFALO ANGELO MOVIMENTO 5 STELLE 24/02/2016


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 24/02/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 24/02/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07885
presentato da
D'UVA Francesco
testo presentato
Mercoledì 24 febbraio 2016
modificato
Martedì 21 giugno 2016, seduta n. 639

   D'UVA, GRILLO, SIBILIA, LUIGI GALLO, VACCA, DI BENEDETTO, BRESCIA, VIGNAROLI e TOFALO. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   in data 11 febbraio 2016 il quotidiano nazionale « Il Fatto Quotidiano» pubblicava un articolo titolato «Gigli Magici, Carrai, Open e l'affare dei farmaci con la Sapienza»;
   attraverso il citato articolo il quotidiano denunciava una serie di rapporti economici e politici che sarebbero attualmente in essere tra alcuni esponenti direttamente legati al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e importanti rappresentanti dell'industria farmaceutica italiana e del mondo accademico;
   dalla lettura dallo stesso articolo si apprendeva, in particolare, che «il Giglio Magico entra alla Sapienza di Roma per fare affari coi farmaci»;
   il giornalista, nel caso di specie, riprendeva la definizione di «Giglio Magico» già utilizzata in un altro editoriale pubblicato dal quotidiano nazionale « Il Corriere della Sera» in data 31 luglio 2014, e con la quale veniva indicata la cerchia di collaboratori ed esponenti politici di origini toscane strettamente legati al Presidente del Consiglio;
   l'articolo pubblicato evidenziava la sussistenza di possibili relazioni politico-commerciali, attraverso le azioni poste in essere da «una società in cui si intrecciano persone vicine al premier come Marco Carrai e Alberto Bianchi, esponenti di spicco dell'industria farmaceutica e del mondo accademico»;
   la società in questione risultava essere la KCube S.r.l., «creata il 28 novembre 2014 e protagonista di un accordo per sfruttare commercialmente i brevetti e le ricerche realizzate dall'ateneo romano»;
   tramite l'accesso al sito istituzionale dell'Università di Roma «La Sapienza», è possibile prendere visione dei documenti relativi sia alla KCube S.r.l., sia al contratto di «Accordo di associazione in partecipazione» stipulato dalla società con lo stesso Ateneo;
   con la delibera 220/15, in particolare, si rendeva nota la seduta del 16 giugno 2015, avvenuta alla presenza del consiglio di amministrazione per l'esame e la discussione del contratto di cui sopra, con la contestuale visione della «relazione predisposta dal Settore Spin Off e Start Up dell'Ufficio Valorizzazione e Trasferimento Tecnologico dell'ASUR»;
   così come rilevato dalla delibera «è pervenuta da parte di KCube S.r.l. (di seguito KCube), una proposta volta alla stipula di un Accordo di Associazione in Partecipazione (di seguito AinP) finalizzato ad avviare una iniziativa in ambito di valorizzazione e commercializzazione dei prodotti della ricerca universitaria»;
   «Tale società», continua la delibera, è «costituita con atto notarile del 28.11.14 (allegato quale parte integrante) e con un capitale sociale pari a 90.000,00 euro, ha come oggetto sociale... l'investimento in progetti di ricerca in settori tecnologici con possibile applicazione produttive e nei servizi, con particolare interesse nel settore farmaceutico e delle nuove tecnologie in campo biomedicale attraverso l'assunzione, detenzione e gestione di partecipazioni ed altre interessenze in altre società residenti in Italia...»;
   l'Accordo di associazione in partecipazione, così come disciplinato dall'articolo 2549 e seguenti del codice civile, è una tipologia di contratto con la quale «l'associante attribuisce all'associato una partecipazione agli utili della sua impresa o di uno più affari verso il corrispettivo di un determinato apporto»;
   la delibera conferma sostanzialmente quanto dichiarato dall'articolo di cui in premessa, dal momento che dalla sua lettura è possibile verificare come la «KCube ha interesse ad investire nel settore farmaceutico e nelle nuove tecnologie attraverso la costituzione di start up con finalità di produzione e commercializzazione di prodotti o servizi innovativi...»;
    il consiglio di amministrazione deliberava, infine, l'approvazione del testo dell'accordo di associazione in partecipazione tra «La Sapienza» di Roma e «KCube S.r.l», autorizzando il rettore alla sua sottoscrizione, per un periodo pari a 9 anni, con possibilità di profitto per l'ateneo pari al 7,3 per cento complessivi rispetto agli eventuali guadagni della società;
   di fatto, l'Università La Sapienza di Roma concedeva alla società la visione del parco brevetti, così come sancito dal punto 2.4, dei progetti di intellectual property, nonché delle ricerche finanziate dalla stessa università, la quale si impegnava altresì a mettere a disposizione i propri locali aventi funzione amministrativa per le attività di «KCube», benché in presenza di un corrispettivo comunque forfettario, a fronte di un potenziale guadagno per una percentuale inferiore al 10 per cento;
   come verificabile dall'atto di costituzione della «KCube S.r.l», così come allegato alla delibera n. 220/15 del 16 giugno 2015, la stessa società si costituiva in sede notarile alla presenza dei soci, tra i quali veniva nominato presidente del consiglio di amministrazione Marco Carrai, il quale riceveva, tra l'altro, gli assegni relativi alle quote associative;
   così come riportato da un articolo pubblicato in data 16 gennaio 2016 dal quotidiano consultabile online « Il Fatto Quotidiano», Marco Carrai risulta essere direttamente legato al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, il quale «lo ha incoronato zar italiano della cyber security e la nomina diventerà ufficiale nei prossimi giorni, quando la Presidenza del Consiglio avrà sfornato il decreto che farà nascere l'Agenzia per la sicurezza informatica e la inserirà al vertice del nostro sistema dei servizi segreti»;
   così come riportato dall'articolo «Carrai però fa parte del Giglio magico ed è un esperto di sicurezza informatica. Nell'entourage del premier giurano che «gli ha fatto una testa così» sulla guerra al cyber crime e chi segue il settore ricorda bene che nei mesi scorsi lo stesso Carrai, che ha alcune società nel ramo, ha spinto in ogni modo per ottenere un contratto con Telecom Italia»;
   ad avviso degli interroganti tali incarichi risultano non propriamente compatibili con le necessarie condizioni di libera concorrenza del mercato, le quali potrebbero essere compromesse da possibili posizioni di vantaggio che inevitabilmente rischiano di influenzare la necessaria neutralità in capo alla pubblica amministrazione;
   così come rilevabile dalla lettura dell'articolo pubblicato dal quotidiano nazionale « Il Fatto Quotidiano» in data 11 febbraio 2016, già citato in premessa, nel board con Marco Carrai figurano «anche il presidente della fondazione Open Alberto Bianchi; il tributarista vicino al PD Tommaso Di Tanno, ex sindaco di Mps coinvolto nell'indagine; e infine Flavio Maffeis, titolare del 20 per cento delle azioni e vicepresidente della Farbanca, società della Popolare di Vicenza specializzata nei finanziamenti nel settore sanitario»;
   «Maffeis», continua l'articolo, «è anche l’ex presidente della Glaxo s.p.a (società italiana della multinazionale) arrestato nel 1993 per «Farmatangenti», da cui è uscito il 19 maggio 1997 patteggiando la pena per corruzione»;
   tra i soci della società, infine, compare il professore emerito dell'Università «La Sapienza» di Roma Luciano Caglioti, noto docente di chimica organica nonché prorettore dell'Ateneo, risultando allo stesso tempo sia come socio fondatore della «KCube S.r.l.», che professore emerito dell'università firmataria dell'accordo;
   ad avviso degli interroganti, la società «KCube S.r.l.» non presenta le condizioni necessarie a garantire la libera concorrenza in materia di sfruttamento delle risorse previste dal citato accordo, essendo presenti al suo interno soggetti che, almeno potenzialmente, potrebbero beneficiare di posizioni certamente rilevanti in quegli stessi campi d'interesse per cui questo è stato sottoscritto, ovvero presentano profili non del tutto adeguati;
   anche in considerazione dell'esiguo beneficio derivato dall'accordo, pari a meno del 10 per cento dei profitti totali, gli interroganti ritengono utile verificare, data la presenza all'interno della stessa società di esponenti politici di rilievo, nonché di soggetti direttamente legati alla parte associata, le necessarie condizioni di trasparenza e imparzialità in materia di accordi sottoscritti da un soggetto pubblico, benché dotato di autonomia finanziaria, con società private per lo sfruttamento economico delle proprie risorse –:
   se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa;
   se il Governo intenda avviare verifiche, nei limiti delle sue competenze, in particolare attraverso servizi ispettivi di finanza pubblica ai sensi dell'articolo 60, comma 5 del decreto legislativo n. 165 del 2001, con riferimento ai presupposti di trasparenza e imparzialità dell'accordo stipulato tra l'università La Sapienza di Roma e la «KCube srl» nonché agli effetti finanziari dello stesso, anche in considerazione della presenza all'interno della società di soggetti che, beneficiando di possibili posizioni di supremazia, avrebbero potuto condurre l'Ateneo alla sottoscrizione di accordi in violazione della normativa in materia di libera concorrenza. (5-07885)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

ricerca universitaria

concorrenza

Capo di governo