ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07867

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 575 del 23/02/2016
Firmatari
Primo firmatario: ARLOTTI TIZIANO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 23/02/2016


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 23/02/2016
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 11/03/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 23/02/2016

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 11/03/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07867
presentato da
ARLOTTI Tiziano
testo di
Martedì 23 febbraio 2016, seduta n. 575

   ARLOTTI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   nel 2010, la ditta Geo Italia srl, con sede legale in via B. Oriani, n. 38, Roma, presenta domanda di verifica alle regioni Toscana ed Emilia-Romagna per il progetto «Parco eolico di Poggio Tre Vescovi – Fresciano»;
   il progetto prevede la realizzazione di un impianto di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile eolica costituito dal n. 36 aerogeneratori di potenza nominale di 3,4 megawatt, per complessivi 122,4 megawatt così suddivisi: n. 22 aerogeneratori nel comune di Badia Tedalda (AR), n. 11 nel comune di Casteldelci (RN) e n. 3 nel comune di Verghereto (FC), con opere connesse parzialmente ricadenti anche nei comuni di Pieve Santo Stefano (AR) e Sansepolcro (AR);
   i 36 aerogeneratori, ciascuno da 3,5 megawatt consistono ognuno in una torre di altezza al mozzo di metri 145 e diametro del rotore di metri 110, formando il più grande impianto onshore d'Italia e il secondo in Europa, in una fascia di quasi 5 chilometri in una zona montana di grande valore ambientale e paesaggistico, ad alta vocazione turistica;
   il progetto appartiene alla categoria di cui al punto c-bis dell'allegato III del decreto legislativo n. 152 del 2006 e successive modifiche ed integrazioni;
   in considerazione del fatto che il progetto interessa il territorio di due regioni, le rispettive procedure di valutazione di impatto ambientale vengono effettuate d'intesa tra le autorità competenti (regione Emilia-Romagna e regione Toscana);
   nel 2011, le regioni Toscana ed Emilia-Romagna, esprimono parere negativo al progetto, così come il Ministero per i beni e delle attività culturali e del turismo e la provincia di Arezzo, mentre i tre comuni di Badia Tedalda, Casteldelci e Verghereto danno parere positivo;
   coinvolto dalla conferenza di servizi per superare lo stallo su una procedura autorizzativa il Consiglio dei ministri, il 27 gennaio 2012, delibera negando la richiesta autorizzazione, riprendendo le ragioni delle amministrazioni contrarie; sono infatti evidenziati: rilevanti gli impatti sul paesaggio, sulla vegetazione e la fauna e sull'assetto idrogeologico dei terreni interessati, sia durante la fase di cantiere, che a fine lavori, carente la sostenibilità ambientale ed economica, nonché insufficienti le misure di mitigazione e compensazione;
   Geo Italia srl, di fronte al diniego ricevuto dal Consiglio dei ministri, presenta ricorso al Tar del Lazio, che, nel febbraio 2015, accoglie parzialmente il ricorso;
   il Consiglio dei ministri, in conseguenza della sentenza del Tar, nel novembre 2015, ha convocato tutte le istituzioni e parti interessate – regioni, province, comuni, Autorità di bacino, comunità montane, ARPA, AUSL, soprintendenze, ENEL, TERNA – per aprire un'istruttoria di valutazione di impatto ambientale interregionale, chiedendo a Geo Italia srl di riformulare il progetto. Geo Italia srl, nella successiva riunione del 18 dicembre, ha presentato modifiche e proposte di variazioni: riduzione della movimentazione terre, riduzione del numero di aerogeneratori (da 36 a 34, oppure 31), riduzione dell'altezza al mozzo (da metri 145 a 124, oppure 99);
   la regione Toscana ha chiesto tempo per nuove valutazioni, avendo nel frattempo adottato un nuovo piano paesaggistico (PAER/PIT), così come hanno chiesto tempo e nuova documentazione anche la regione Emilia-Romagna e il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo – direzione generale del paesaggio;
   dal dicembre 2013 Geo Italia srl risulta in liquidazione volontaria –:
   quali siano nel dettaglio le caratteristiche tecniche del progetto;
   quale sia lo stato dell’iter autorizzativo del progetto;
   se Geo Italia srl abbia fornito nuova e adeguata documentazione sull'impatto del progetto dal punto di vista ambientale, idrogeologico e paesaggistico;
   quali siano le misure di compensazione previste;
   se, dato quanto illustrato in premessa, il Governo non ritenga opportuno assumere le iniziative di competenza per fermare il progetto, anche alla luce dei pareri negativi già espressi dagli enti competenti e dei possibili impatti negativi sull'ambiente e sul paesaggio. (5-07867)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica comunitaria dell'ambiente

impatto ambientale

consiglio dei ministri