ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07854

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 574 del 22/02/2016
Firmatari
Primo firmatario: MOGNATO MICHELE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 22/02/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TULLO MARIO PARTITO DEMOCRATICO 22/02/2016
CARLONI ANNA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 22/02/2016


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 22/02/2016
Stato iter:
20/04/2016
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 22/02/2016

RITIRATO IL 20/04/2016

CONCLUSO IL 20/04/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07854
presentato da
MOGNATO Michele
testo di
Lunedì 22 febbraio 2016, seduta n. 574

   MOGNATO, TULLO e CARLONI. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   il servizio universale postale affidato a Poste Italiane fino al 2026 offre a tutti i cittadini un servizio di pubblica utilità, indipendentemente dal reddito o dalla collocazione geografica;
   nell'ambito del servizio universale è compreso il servizio di raccolta, trasporto, smistamento e distribuzione degli invii postali fino a 2 chilogrammi e dei pacchi postali fino a 20 chilogrammi; le raccomandate e le assicurate tra cui le comunicazioni bancarie, le bollette e i bollettini di pagamento e quanto altro; alcuni servizi compresi nel servizio postale universale – quali notificazione degli atti giudiziari e delle contravvenzioni del codice della strada – sono erogati in esclusiva da Poste Italiane;
   il fornitore del servizio universale deve garantire per almeno 5 giorni a settimana una raccolta e una distribuzione al domicilio di ogni persona (fisica o giuridica), salvo deroghe stabilite dall'Autorità e notificate alla Commissione europea;
   l'onere per la fornitura del servizio universale è finanziato dal bilancio dello Stato e da un apposito fondo di compensazione, cui contribuiscono gli operatori postali; Poste Italiane è tenuta a trasmettere ogni anno all'Autorità competente, che poi procede a una verifica, il costo del servizio postale universale;
   l'Autorità ha recentemente avviato, con la delibera n. 364/14/CONS, una indagine volta a un'analisi approfondita dei servizi postali, con particolare riguardo al profilo dell'adeguatezza dell'attuale configurazione del servizio universale postale rispetto ai bisogni e alle aspettative dell'utenza;
   con delibera del 25 giugno 2015, l'Agcom è intervenuta sia sulle tariffe che sulla frequenza dei recapiti postali; dal 1o ottobre 2015 il costo di spedizione della corrispondenza è variato, con l'incremento del costo del francobollo da 80 a 95 centesimi; è stato inoltre ripristinato il servizio «ordinario», con tempi di consegna entro il quarto giorno lavorativo; la consegna «prioritaria» – che dovrebbe garantire la consegna entro il primo giorno lavorativo successivo – è offerta, in alternativa a quella ordinaria, a costo maggiorato; dalla stessa data il recapito della posta è stato trasformato – in modo graduale – in un servizio a «giorni alterni» che – a regime – interesserà un quarto della popolazione; le iniziative sono state introdotte in relazione all'esigenza di coprire il costo del servizio postale universale dando, nel contempo, risposta ai bisogni dei cittadini e dei consumatori con migliori e più flessibili offerte alla clientela, a fronte di una minore domanda di servizi tradizionali di corrispondenza;
   in ottobre il 35,3 per cento del capitale del gruppo Poste italiane è stato collocato sul mercato; la maggioranza del capitale è pertanto tuttora in mano pubblica;
   per l'adempimento del servizio pubblico universale Poste italiane riceve, per il periodo 2012-2019, una compensazione di 2,39 miliardi di euro, di recente giudicata dalla Commissione europea in linea con la disciplina europea in materia di aiuti di Stato; in particolare, in base al contratto di servizio, Poste dovrebbe ricevere un massimo di 1,05 miliardi di euro per il periodo 2016-2019 (262 milioni di euro all'anno) e 1,34 miliardi (335 milioni all'anno) per il periodo 2012-2015;
   il servizio universale obbliga il concessionario ad erogare i servizi postali in tutto il territorio nazionale alle tariffe stabilite nel contratto nel rispetto di requisiti essenziali di qualità; in data 15 dicembre 2015 è stato sottoscritto il contratto di programma 2015-2019 che regola i rapporti tra lo Stato e la società per la fornitura del servizio postale universale;
   ai sensi dell'articolo 12, comma 4 del decreto legislativo 22 luglio 1999, n. 261, di attuazione della direttiva 97/67/CE sulle regole comuni per lo sviluppo del mercato interno dei servizi postali comunitari e per il miglioramento della qualità del servizio, l'Authority, al fine di garantire un servizio postale di buona qualità, stabilisce, sentito il consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti, gli standard qualitativi del servizio universale, adeguandoli a quelli realizzati a livello europeo, essenzialmente con riguardo ai tempi di instradamento e di recapito ed alla regolarità ed affidabilità dei servizi, che sono recepiti nella carta della qualità del servizio pubblico postale; la stessa Authority effettua, con regolarità, verifiche su base campionaria delle prestazioni, avvalendosi di un organismo specializzato indipendente selezionato dalla stessa autorità di regolamentazione; gli oneri relativi alla verifica ed alla pubblicazione dei risultati sono a carico del fornitore del servizio universale; i risultati sono pubblicati almeno una volta l'anno; in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi di qualità, l'Autorità è tenuta ad adottare le necessarie misure correttive;
   nel nuovo contratto di programma si prevede che le Poste sono tenute a pubblicare gli standard di qualità del servizio individuati, i sistemi di misurazione e i risultati raggiunti;
   i nuovi vertici di Poste spa – in carica dall'aprile 2014 – hanno avviato, di recente, un controllo di gestione che punta al monitoraggio della qualità del servizio di recapito; dall’audit interno sono emerse «gravissime irregolarità in relazione ai prodotti di corrispondenza nazionale e internazionale, riguardanti anche i cosiddetti Grandi clienti»;
   dalla corrispondenza – con posta elettronica – tra addetti e responsabili di strutture territoriali di servizi postali «emerge incontrovertibilmente la illecita finalità di far risultare una qualità del servizio di recapito divergente da quella reale»;
   la verifica di qualità sulla distribuzione ha lo scopo di verificare la puntualità nel recapito della corrispondenza, e si basa sull'elaborazione dei dati relativi alla consegna delle lettere a campione effettuata da società esterne a Poste spa, tenute a mantenere assoluta riservatezza sia sui nominativi di destinatari inclusi nel campione sia sul mittente; sulla base dell'inchiesta avviata dalla procura di Roma sembra che alcuni dirigenti di Poste spa – individuati i nominativi del campione per il controllo di qualità – abbiano organizzato un complesso sistema per intercettare le lettere spedite, e garantire una consegna estremamente rapida della corrispondenza del campione, alla scopo di alterare i risultati delle verifiche sulla qualità del servizio; la contraffazione dei controlli sembra sia stata una prassi seguita nel periodo 2003-2014, fino al cambio al vertice di Poste spa;
   sulla base del contratto 2009-2011 – in vigore fino alla sottoscrizione, avvenuta il 15 dicembre 2015, del nuovo contratto – il conseguimento o il mancato rispetto degli obiettivi di puntualità nei recapiti implicava penali a carico di Poste spa, anche in termini di minori sovvenzioni annuali; di contro, il rispetto di tali obiettivi garantiva più congrui trasferimenti per Poste spa a carico dello Stato e il riconoscimento di elevate gratifiche ai dirigenti postali, legate all'Mbo (management by objectives) secondo il sistema di gestione per obiettivi, che prevede premi ai dipendenti in relazione ai risultati raggiunti a fronte di obiettivi prefissati;
   i dati relativi ai controlli sulla qualità – così alterati – contrastano con le gravi inefficienze del servizio postale universale segnalate da numerosi utenti;
   nell'inchiesta della procura risultano coinvolti decine di dirigenti e numerosi dipendenti di Poste spa accusati di aver tenuto un comportamento «illecito» allo scopo di «far risultare una qualità del servizio divergente da quella reale»; a seguito dell'indagine interna, Poste Italiane ha disposto l'invio di circa 40 lettere di licenziamento e la sospensione «a tempo indeterminato» di numerosi dipendenti; l'azienda contesta ai lavoratori di «non aver contrastato tale condotta» e di «non aver segnalato» la vicenda ai «competenti organismi aziendali» con «la illecita finalità» di alterare gli esiti dei controlli sulla qualità della distribuzione; questo dimostra «la personale e diretta responsabilità nella realizzazione delle irregolarità riscontrate» del personale coinvolto nell'inchiesta;
   vanno assicurati pieno rispetto e fiducia nella procura che ha in corso l'indagine e nell'operato dei nuovi vertici aziendali che hanno avviato l'azione di controllo sulla distribuzione della corrispondenza all'interno di Poste spa;
   è necessario accertare se il personale in questione abbia agito autonomamente, o con l'avallo dei responsabili dell'amministrazione di Poste spa, e in che modo sia stato violato il diritto alla riservatezza della corrispondenza, costituzionalmente garantito in relazione agli elenchi dei controllori del campione individuati allo scopo di alterare i controlli;
   occorre verificare di concerto con l'Authority, per i rispettivi ambiti di competenza, il danno erariale conseguente all'alterazione degli esiti dei controlli sulla gestione del servizio universale e all'assegnazione di sovvenzioni e gratifiche –:
   quali urgenti iniziative intenda assumere di concerto con l'autorità di regolamentazione, sentito il Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti, per quanto di competenza – anche mediante aggiornamento della carta della qualità del servizio pubblico postale – per rafforzare l'efficienza del servizio postale universale su tutto il territorio nazionale, per evitare, in particolare, ritardi nella consegna e la perdita di competitività del servizio, riducendo i tempi di instradamento e di recapito e garantendo la regolarità e l'affidabilità del servizio;
   quali iniziative di competenza intenda assumere per garantire l'indipendenza e la terzietà dei soggetti incaricati dei controlli di qualità sul servizio postale universale. (5-07854)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

servizio universale

corrispondenza

protezione del consumatore