ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/07827

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 571 del 17/02/2016
Firmatari
Primo firmatario: NIZZI SETTIMO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 17/02/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
POLIDORI CATIA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 17/02/2016
OCCHIUTO ROBERTO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 17/02/2016
GIAMMANCO GABRIELLA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 17/02/2016


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 17/02/2016
Stato iter:
18/02/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 18/02/2016
Resoconto GIAMMANCO GABRIELLA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 18/02/2016
Resoconto DE FILIPPO VITO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 18/02/2016
Resoconto GIAMMANCO GABRIELLA FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 18/02/2016

SVOLTO IL 18/02/2016

CONCLUSO IL 18/02/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-07827
presentato da
NIZZI Settimo
testo di
Mercoledì 17 febbraio 2016, seduta n. 571

   NIZZI, POLIDORI, OCCHIUTO e GIAMMANCO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   l'accertamento dello stato di invalidità civile e/o di handicap dà diritto a prestazioni socio-economiche, che dipendono dal grado di invalidità riconosciuto, dall'età e dal reddito;
   al riconoscimento dell'invalidità civile totale e permanente del 100 per cento può far seguito il diritto all'indennità di accompagnamento. Questa forma di sostegno è stata concessa «nell'esigenza di incentivare l'assistenza domiciliare dell'invalido, evitandone il ricovero in ospedale e, nel contempo, sollevando lo Stato da un onere ben più gravoso di quello derivante dalla corresponsione dell'indennità», ma al contempo anche per «sostenere il nucleo familiare onde incoraggiarlo a farsi carico [della persona malata], evitando così il ricovero in istituti di cura e assistenza con conseguente diminuzione della relativa spesa sociale»;
   il diritto a percepire detta indennità può essere collegato alla patologia oncologica, ma non ne è conseguenza necessaria. Infatti, il riconoscimento dell'indennità di accompagnamento deriva dalla sussistenza di problemi di deambulazione o di autonomia nello svolgimento delle normali attività della vita quotidiana (alimentazione, igiene personale, vestizione) che possono affliggere anche un malato di cancro. Pertanto, solo nel caso in cui la persona malata si venisse a trovare in condizioni di grave difficoltà di deambulazione o di autonomia, anche se solo per un periodo di tempo limitato, avrebbe diritto di vedersi riconosciuta l'indennità di accompagnamento;
   l'importo dell'assegno di indennità di accompagnamento è pari a 508,55 (anno 2015) per 12 mensilità; è cumulabile con la pensione di inabilità, non è vincolato da limiti di reddito e di età e non è reversibile agli eredi;
   per l'indennità di accompagnamento l'effettiva erogazione dell'assegno, che è di competenza dell'INPS, spesso avviene diversi mesi dopo la presentazione della domanda, anche se il diritto alla prestazione economica matura dal mese successivo alla presentazione di detta domanda;
   i ritardi dell'erogazione dell'indennità di accompagnamento sono, oltre che inspiegabili, umilianti per gli aventi diritto e spesso inutili per i malati oncologici, a maggior ragione se in fase terminale. In merito alla procedura per ottenere il riconoscimento dell'invalidità, si ricorda peraltro che la legge n. 80 del 2006 prevede che sia applicata una procedura accelerata in caso di patologia oncologica. E questo perché, tristemente, il malato oncologico spesso non può attendere le lentezze burocratiche di erogazione;
   ciò è quanto ad esempio avviene presso la sede territoriale dell'INPS di Perugia, presso la quale i malati – oncologici – aspettano oltre sei mesi per iniziare a percepire l'indennità di accompagnamento. Poiché per legge il tempo non dovrebbe superare i 120 giorni, l'INPS, per i suoi ritardi, costringe a sborsare gli interessi legali sulle provvidenze erogate in ritardo;
   tuttavia, la Corte di cassazione sezione civile, con la sentenza del 1o marzo 1999, n. 1705, ha riconosciuto che, trattandosi di indennità e non di pensione, possa essere concesso tale trattamento anche per periodi circoscritti nel tempo, durante i quali il soggetto si trovi nelle condizioni sanitarie richieste dalle legge;
   più recentemente, la Corte, con la sentenza del 27 maggio 2004, n. 10212, è tornata sull'argomento confermando che al malato che si deve sottoporre a chemioterapia e in condizioni di difficoltà spetta l'indennità di accompagnamento per il periodo delle cure «poiché nessuna norma vieta il riconoscimento del diritto ad indennità di accompagnamento anche per periodi molto brevi, addirittura inferiori al mese»;
   quindi, per la gravità della patologia da cui è affetto, il ricorrente ha diritto al riconoscimento della invalidità nella misura del 100 per cento con indennità di accompagnamento, quanto meno per i detti periodi di trattamento oncologico, con la conseguente erogazione delle provvidenze economiche correlate allo status invalidante;
   grazie alla legge n. 102 del 2009 si è prevista l'informatizzazione della procedura di richiesta, con il sostanziale obiettivo di concludere l'iter entro 120 giorni;
   un quinto delle cause civili dibattute in Italia vede l'INPS come controparte. Nel 2011 sono stati definiti 349.595 giudizi: INPS ha avuto sentenza favorevole in 144.402 casi. E le cause, naturalmente, costano: basti calcolare un costo prudenziale di 10.000 euro a causa (che qualcuno paga) e sia ha la dimensione del giro di affari;
   se ciascun malato oncologico al quale spetta l'erogazione dell'indennità di accompagnamento decidesse poi di fare ricorso nei confronti dell'INPS, e in subordine nei confronti del Ministero dell'economia e delle finanze, per la tardiva erogazione, potrebbe veder riconosciuto, oltre al proprio diritto, anche il pagamento degli interessi maturati dal l21o giorno successivo a quello della presentazione dell'istanza amministrativa fino al giorno dell'effettivo soddisfo, oltre al risarcimento del danno per la svalutazione monetaria da calcolarsi in base agli indici ISTAT, in conformità all'orientamento della Corte costituzionale (cfr. n. 156/91 e 196/93) con conseguente aggravio delle casse dell'erario –:
   quali urgenti iniziative il Ministro interrogato intenda porre in essere, per quanto di competenza, per fare in modo che siano erogate secondo i termini di legge le indennità di accompagnamento, al fine di alleviare almeno in parte il disagio delle persone interessate che nella maggior parte dei casi non possono permettersi un'adeguata e dignitosa assistenza nelle more dell'indennità, e al fine di evitare un serio danno alle casse dello Stato dettato dalla tardiva risposta dell'INPS e dai conseguenti possibili ricorsi degli interessati. (5-07827)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 18 febbraio 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-07827

  Passo ad illustrare l'atto parlamentare dell'onorevole interrogante concernente i tempi di erogazione dell'indennità di accompagnamento con specifico riferimento ai malati oncologici.
  Come è noto, l'articolo 20 del decreto-legge n. 78 del 2009 (conv. dalla legge n. 102 del 2009), ha disciplinato il riordino e la semplificazione complessiva del procedimento di concessione delle prestazioni in favore degli invalidi civili e minorati civili.
  In questo contesto, il riconoscimento dei benefici in materia di invalidità civile, cecità civile, sordità civile, handicap e disabilità avviene con il diretto coinvolgimento dell'Inps, attraverso l'integrazione della Commissione medica delle Aziende sanitarie locali con un medico dell'Istituto. Ciò al fine di realizzare una gestione coordinata delle fasi amministrative e sanitarie della procedura, nella prospettiva di garantire maggiore trasparenza per tutti i cittadini interessati. In ogni caso all'Inps spetta il compito di accertare in via definitiva la sussistenza dei requisiti che possono dare luogo ai benefici di legge. Inoltre all'istituto è stata assegnata la funzione di verificare la permanenza dei requisiti sanitari che hanno dato luogo alla concessione dei benefici economici.
  Con specifico riferimento alla sede di Perugia, l'Inps ha reso noto di aver effettuato delle rilevazioni in merito ai tempi di lavorazione delle domande per patologia oncologica.
  Dall'analisi svolta, è emerso che dal 1o gennaio al 31 dicembre 2015:
   sono state presentate 1212 domande;
   il tempo medio intercorrente tra la data presentazione della domanda e quella di trasmissione all'Inps del verbale sanitario provvisorio redatto dalla ASL è di 19 giorni;
   in 834 casi (pari all'80,6 per cento del totale) la visita medica presso le ASL è stata effettuata entro i 15 giorni previsti dalla legge;
   il tempo medio intercorrente tra la definizione sanitaria e la chiusura della fase concessoria è di 23 giorni (di cui circa 20 per la trasmissione a mezzo raccomandata AR del verbale al cittadino e per la compilazione e la restituzione da parte di quest'ultimo della modulistica necessaria perché l'Istituto possa erogare la prestazione economica).

  Per le particolari esigenze dei malati oncologici, l'Inps ha definito una specifica programmazione dei calendari di visita presso le ASL, riservando obbligatoriamente una quota alle visite dei pazienti oncologici. Nel caso in cui si dovesse eccedere la quota riservata, l'Inps, attraverso specifiche indicazioni alle proprie sedi territoriali, garantisce la calendarizzazione in sovrannumero delle domande legate a patologie oncologiche.
  Per quanto riguarda, invece, i dati nazionali relativi al volume di pratiche e ai tempi medi di lavorazione delle domande di invalidità, presentate da soggetti affetti da patologia oncologica nel periodo 1o gennaio-31 dicembre 2015, rappresento che:
   le domande pervenute sono: 208.535;
   le ASL hanno trasmesso 188.478 verbali; il tempo medio intercorrente tra la data di presentazione della domanda e quella di trasmissione all'Inps del verbale sanitario provvisorio redatto dalle ASL è di 38 giorni;
   sono state liquidate dalle sedi Inps 81.922 prestazioni economiche, compresa l'indennità di accompagnamento, previste dalla legge n. 80 del 2006, con un tempo medio di liquidazione intercorrente tra la definizione sanitaria e la chiusura della fase concessoria pari a 60 giorni.

  Si precisa che il termine di 120 giorni di cui si fa menzione nel presente atto parlamentare costituisce il tempo-soglia definito dall'Inps, con Circolare n. 131 del 2009 e il suo rispetto rappresenta un obiettivo fortemente sentito e perseguito dall'Istituto, tenuto conto che i tempi di lavorazione comprendono, come noto, una prevalente fase sanitaria di competenza delle ASL.
  Quanto infine ai costi legati al contenzioso, l'Inps ha fatto presente che le spese legali ammontano in media a circa 1.000 euro per singola causa, a cui vanno aggiunti altri 250-300 euro per la consulenza tecnica d'ufficio. Nel corso del 2015 si sono conclusi 131.622 accertamenti tecnici preventivi (10.475 previdenziali e 121.147 assistenziali). Le istanze definite a favore dell'Istituto sono state 66.140 (circa il 60 per cento).
  Segnalo che la questione sollevata è all'attenzione che il Governo in quanto, già da tempo il Ministero che rappresento ha promosso la costituzione di diversi tavoli tecnici cui hanno partecipato regioni, Ministero della Salute e l'Inps al fine di affrontare i ritardi delle fasi del procedimento, spesso riconducibili a diverse modalità di dialogo fra i sistemi informativi regionali e dell'Inps, nonché, in molti casi, all'utilizzo di documentazione cartacea da parte delle ASL e di significativi numeri di arretrato.
  Voglio inoltre ricordare che, nell'ambito dei lavori previsti dall'Agenda della semplificazione 2015-2017 è prevista la riduzione dei tempi dei procedimenti per il riconoscimento dell'invalidità/disabilità che coinvolgono sia l'Inps sia le aziende sanitarie con obiettivi di miglioramento da realizzare nell'arco di tre anni. Nel corso di tali lavori, si è proceduto ad una scomposizione in fasi dell'intero procedimento così da individuare gli aspetti più problematici sui quali intervenire al fine di ridurne i tempi.
  Segnalo che in un quadro di progressivo miglioramento della tempistica, saranno resi disponibili sui siti internet istituzionali delle ASL indicatori e tempi dei procedimenti.
  Ora, fermo restando che in qualità di autorità vigilante il Ministero che rappresento ha agito e agirà nei confronti dell'Inps per migliorare le performances del sistema informativo, devo sottolineare che molte delle difficoltà operative lamentate discendono anche dalla struttura dei sistemi informativi delle ASL e delle autonomie locali, sui cui assetti organizzativi il Governo non può esercitare alcun potere di intervento, bensì una mera moral suasion, nell'ottica della leale collaborazione istituzionale.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

cancro

diritti del malato

malattia