ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/07822

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 571 del 17/02/2016
Firmatari
Primo firmatario: ZARATTI FILIBERTO
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 17/02/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PELLEGRINO SERENA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 17/02/2016


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 17/02/2016
Stato iter:
18/02/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 18/02/2016
Resoconto ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 18/02/2016
Resoconto VELO SILVIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 18/02/2016
Resoconto ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 18/02/2016

SVOLTO IL 18/02/2016

CONCLUSO IL 18/02/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-07822
presentato da
ZARATTI Filiberto
testo di
Mercoledì 17 febbraio 2016, seduta n. 571

   ZARATTI e PELLEGRINO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   come riportato dal sito di « Repubblica.it», il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, in un documento preparato con l'Unione zoologica italiana, prevede di concedere «deroghe al divieto di rimozione del lupo dall'ambiente» e si mette anche un limite a questi «prelievi»: il 5 per cento. I piano di deroga, prima di diventare esecutivo: prevede un passaggio in sede di Conferenza delle regioni;
   nel documento ministeriale si legge che l'Italia chiede la deroga per limitare la «forte tensione sociale», soprattutto nelle zone dove la specie «ha fatto ritorno dopo decenni di assenza e dove si sono sviluppati metodi di allevamento che, per essere compatibili con la presenza del lupo, richiedono onerose misure di prevenzione». Per cui il «prelievo di alcuni esemplari» può «coadiuvare le altre azioni di prevenzione e mitigazione del danno»;
   si ricorda che il Canis lupus era quasi estinto nel 1971, quando iniziò la sua protezione. Negli anni le cose sono andate migliorando e ora si stima che possano essere fra 1.070 e i 2.452 sull'Appennino, fra i 100 e i 150 sulle Alpi;
   va sottolineato che la direttiva habitat 92/43 cce, definisce il lupo «specie prioritaria» e ne proibisce «cattura, uccisione, disturbo, detenzione, trasporto, scambio e commercializzazione»;
   la Lega antivivisezione (LAV) ha ricordato come dopo 45 anni il piano ministeriale consentirà gli abbattimenti di lupi e ibridi e renderà addirittura possibile dare la caccia ai cani vaganti. «Il piano parla di “conservazione e gestione del lupo”, ma in realtà è un salto indietro di quasi mezzo secolo. È inaccettabile, sotto il profilo scientifico e ancor più sotto quello morale. Gli abbattimenti – ci sono studi in tutta Europa – non fanno diminuire le predazioni. E l'apertura della caccia non arresta il bracconaggio, anzi. Se il sistema avalla l'uccisione del lupo, il bracconiere si sentirà un benefattore»;
   sempre la LAV evidenzia come abbia inviato i pareri al Ministero, senza però aver avuto risposta. «L'ultima bozza è peggio della prima. Prevede l'abbattimento di cani-lupo e cani vaganti non solo nelle aree protette, ma anche in quelle rurali. Oltre ai randagi, verranno ammazzati anche i cani di proprietà che si sono smarriti ?» –:
   se non intenda sospendere l’iter del piano ministeriale di deroga alla direttiva « habitat» esposto in premessa, ed avviare un confronto con le associazioni di tutela degli animali e i soggetti interessati, al fine di individuare modalità diverse da quelle dell'abbattimento dei lupi e di impedire azioni di bracconaggio ai loro danni e comunque, se non ritenga di escludere categoricamente la possibilità che possano essere soppressi gli ibridi cani-lupo e i cani vaganti. (5-07822)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 18 febbraio 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-07822

  Con riferimento all'interrogazione degli onorevoli Zaratti e Pellegrino si rappresenta che proprio ieri si è riunito al Ministero dell'ambiente, il Comitato paritetico per la biodiversità, organismo di governance della Strategia nazionale della biodiversità, al quale partecipano Ministeri interessati e regioni.
  Fra i punti discussi, anche la valutazione della bozza di Piano nazionale sulla gestione e conservazione del lupo. Nel merito, si è raggiunto un accordo circa la necessità di aggiornare un documento risalente al 2002. Si è anche convenuto che la bozza di Piano è stata redatta su solide basi tecnico-scientifiche, con il supporto dei migliori esperti in materia.
  Nel contempo si è condivisa l'esigenza di approfondire tutti gli aspetti del medesimo Piano, al fine di adottare uno strumento che consenta di proteggere una specie di particolare pregio e garantisca, allo stesso tempo, una convivenza sostenibile con le attività antropiche, tra cui l'allevamento.
  In ogni caso, nell'ambito delle misure volte a migliorare lo stato di conservazione del lupo, saranno oggetto di approfondimento ipotesi di deroghe al divieto di prelievo, secondo quanto previsto dalla direttiva Habitat e dal decreto del Presidente della Repubblica n. 357 del 1997, ponendo tuttavia una serie di prescrizioni più stringenti rispetto alla normativa vigente.
  Inoltre, nella bozza, non è prevista alcuna quota di abbattimenti autorizzati a priori, e in nessun punto del Piano si fa riferimento all'abbattimento di cani-lupo e cani randagi né all'interno delle aree protette né al di fuori. È fissata invece con criteri scientifici, una precisa autolimitazione al prelievo.
  Tale documento sarà oggetto di osservazioni scritte da parte dei Ministeri interessati e delle regioni, per proseguire il suo iter in tempi rapidi. Si prevede inoltre di avviare un confronto sia con le associazioni di tutela degli animali, come richiesto dall'interrogante, sia con i portatori di interesse, quali sono gli allevatori. Solo successivamente, il piano verrà presentato per opportuna condivisione, in sede di Conferenza Stato-regione.
  In relazione a quanto riportato dalla Lega antivivisezione (LAV) e da altre notizie circolate sui mass-media si evidenzia che in larga misura, esse non trovano riscontro nella bozza del piano.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione degli animali

protezione dell'ambiente

mammifero selvatico