ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07808

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 571 del 17/02/2016
Firmatari
Primo firmatario: DELL'ORCO MICHELE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 17/02/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MANNINO CLAUDIA MOVIMENTO 5 STELLE 03/03/2016


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 17/02/2016
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 11/03/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 17/02/2016

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 03/03/2016

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 11/03/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07808
presentato da
DELL'ORCO Michele
testo presentato
Mercoledì 17 febbraio 2016
modificato
Giovedì 3 marzo 2016, seduta n. 582

   DELL'ORCO, MANNINO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   il Governo è delegato ad adottare, entro il 18 aprile 2016, un decreto legislativo per l'attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, rispettivamente sull'aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché, entro il 31 luglio 2016, un decreto legislativo per il riordino complessivo della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture con la previsione, tra le altre, anche di misure volte a garantire il rispetto dei criteri di sostenibilità energetica e ambientale nell'affidamento degli appalti pubblici e dei contratti di concessione, facendo ricorso anche al criterio di aggiudicazione basato sui costi del ciclo di vita e stabilendo un maggiore punteggio per i beni, i lavori e i servizi che presentano un minore impatto sulla salute e sull'ambiente;
   il decreto di riordino conterrà anche criteri di armonizzazione delle norme in materia di trasparenza, pubblicità, durata e tracciabilità delle procedure di gara e delle fasi ad essa prodromiche e successive, anche al fine di concorrere alla lotta alla corruzione, di evitare i conflitti d'interesse e di favorire la trasparenza nel settore degli appalti pubblici e dei contratti di concessione, individuando espressamente i casi nei quali, in via eccezionale, è possibile ricorrere alla procedura negoziata senza precedente pubblicazione di un bando di gara. Si prevederà inoltre l'avvio delle procedure ad evidenza pubblica per l'affidamento delle nuove concessioni autostradali non meno di ventiquattro mesi prima della scadenza di quelle in essere, con revisione del sistema delle concessioni autostradali, con particolare riferimento all'introduzione di un divieto di clausole e disposizioni di proroga, in conformità alla nuova disciplina generale dei contratti di concessione. Il suddetto decreto prevederà inoltre una particolare disciplina transitoria anche per l'affidamento delle concessioni autostradali che, alla data di entrata in vigore del decreto di recepimento delle direttive, siano scadute o prossime alla scadenza, onde assicurare il massimo rispetto del principio dell'evidenza pubblica nonché per le concessioni in house, ai sensi dell'articolo 17 della direttiva 2014/23/UE;
   nelle more di questi provvedimenti si sta però procedendo con decise azioni che riguardano alcuni concessionari e concessioni scadute e, in particolare, quella per la A22 di Autobrennero spa, scaduta il 30 aprile 2014. Quest'ultima concessione, sembrerebbe a sua volta legata anche alla possibilità di Autobrennero di investire in altre grandi opere come ad esempio nell'autostrada regionale Cispadana (di cui detiene il 51 per cento delle quote societarie), infrastruttura al momento di competenza della regione Emilia Romagna che, come previsto da un emendamento approvato nel corso dell'esame del decreto «sblocca Italia» (articolo 5-bis), potrebbe essere trasferita sotto la competenza statale;
   il suddetto passaggio di competenza certificherà di fatto che l'autostrada Cispadana, infrastruttura nata per rispondere alla domanda di mobilità dell'area nord orientale della regione Emilia Romagna, diventerà invece sempre più un'autostrada di attraversamento della regione, destinata ancora una volta ad agevolare il passaggio di merci su gomma e non in linea con i dettami europei in termini di consumo di suolo, di inquinamento atmosferico ed in termini trasportistici, che prevedono un passaggio di una quota di trasporto merci dalla gomma al ferro;
   il 10 febbraio 2016 il Consiglio dei ministri ha esaminato, a norma dell'articolo 5, comma 2, lettera c-bis), della legge n. 400 del 1988, le cause di contrasto sorte fra il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e il Ministero dei beni e le attività culturali e del turismo, nell'ambito della pronuncia di compatibilità ambientale del progetto definitivo dell'autostrada regionale Cispadana. Il Consiglio dei ministri ha di fatto sbloccato la concessione della valutazione d'impatto ambientale condividendo la proposta del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare in merito al tracciato in prossimità del comune di S. Agostino e della frazione di San Carlo, prevedendo lo spostamento del medesimo tracciato a nord della frazione di San Carlo;
   di fatto dunque il Governo sembrerebbe voler procedere all'avvio di quest'opera sebbene non solo il tracciato e la sua valutazione di impatto ambientale non sia pienamente condivisa ma soprattutto anche il suo quadro finanziario sia ancora poco chiaro. Lo stesso articolo 5-bis del decreto-legge n. 133 del 12 settembre 2014, così come convertito dalla legge 11 novembre 2014, n. 164, prevederebbe che infatti che il Cipe garantisca, dopo una ricognizione dei rapporti attivi e passivi in essere, la sostenibilità finanziaria del progetto e del piano economico-finanziario, da cui non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato;
   il progetto al momento sembrerebbe però tutt'altro che sostenibile: il quadro finanziario dell'opera nel 12o allegato infrastrutture prevedeva infatti un costo di 1 miliardo e 308 milioni di cui solo 179 milioni a carico pubblico delle regioni e i restanti da privati. Al momento però se la manovra societaria (prevista dall'accordo tra le parti firmato il 14 gennaio 2016 presso il Ministero dei trasporti) per rendere totalmente pubblica Autobrennero andrà in porto, ciò significherà che anche il 51 per cento delle quote societarie di Autobrennero in Autostrada regionale Cispadana saranno del tutto pubbliche;
   a complicare il quadro finanziario dell'opera bisogna aggiungere il fatto che il 19,3 per cento delle azioni di Arc è nelle mani di Coopsette cooperativa di Castelnovo di Sotto che dopo alterne vicende è attualmente in fase di liquidazione coatta –:
   se, alla luce della direttive europee richiamate in premessa e di prossima attuazione, nonché dell'articolo 5-bis «sblocca Italia» e stanti le difficoltà finanziarie per quest'opera, il Governo sia intenzionato comunque a portare avanti il progetto dell'autostrada Cispadana e a procedere con il passaggio di competenze allo Stato;
   se il Governo ritenga il progetto della Cispadana in linea con i dettami europei in termini di consumo di suolo, di inquinamento atmosferico ed in termini trasportistici, che prevedono un passaggio di una quota di trasporto merci dalla gomma al ferro, nonché compatibile con la procedura di infrazione europea in corso per il superamento consistente delle soglie per la concentrazione di particolato Pm10 in tutta la Pianura Padana (Emilia Romagna, Piemonte, Lombardia e Veneto), a Roma e a Napoli;
   quanto costeranno le ultime modifiche del progetto dell'autostrada regionale Cispadana deliberate il 10 febbraio 2016 in Consiglio dei ministri;
   quanto costerà alle casse statali l'acquisto di quote societarie private di Autobrennero spa e quali ricadute ciò avrà sull'assetto societario dell'Autostrada regionale Cispadana e se ciò potrà comportare la necessità di rendere disponibili ulteriori fondi statali anche per il finanziamento della Cispadana ed eventualmente a quanto potrebbero ammontare. (5-07808)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

concessione di servizi

contratto di prestazione di servizi

trasporto merci