ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/07653

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 561 del 03/02/2016
Firmatari
Primo firmatario: PINI GIANLUCA
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 03/02/2016


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 03/02/2016
Stato iter:
04/02/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 04/02/2016
Resoconto PINI GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
 
RISPOSTA GOVERNO 04/02/2016
Resoconto AMENDOLA VINCENZO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
 
REPLICA 04/02/2016
Resoconto PINI GIANLUCA LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 04/02/2016

SVOLTO IL 04/02/2016

CONCLUSO IL 04/02/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-07653
presentato da
PINI Gianluca
testo di
Mercoledì 3 febbraio 2016, seduta n. 561

   GIANLUCA PINI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale . — Per sapere – premesso che:
   il Governo italiano da tempo si dichiara disponibile a partecipare, eventualmente assumendone anche la guida, ad una missione militare di stabilizzazione e protezione delle nuove istituzioni libiche, qualora ciò sia richiesto dal legittimo Governo di Tripoli e consentito da una risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite;
   nelle more della formazione del nuovo Governo libico «unitario», però, la stampa nazionale ed internazionale riporta con crescente frequenza notizie relative ai preparativi intrapresi da alcuni alleati occidentali — segnatamente Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti — in vista dell'effettuazione di una campagna integrata di raid aerei ed incursioni di forze speciali, che starebbero già operando sul terreno, forse in collaborazione con le unità dipendenti dal generale Haftar;
   bersaglio dell'offensiva sarebbero basi ed effettivi del Daesh a Sirte;
   qualora si concretizzi davvero, è molto verosimile che l'Italia riceva pressioni ad aderire all'intervento, in una posizione che sarebbe evidentemente subordinata a quella degli alleati che lo stanno pianificando;
   secondo alcune fonti di stampa nazionali, peraltro, anche l'Italia avrebbe elementi della sua intelligence e forse commandos in azione sul terreno libico –:
   che cosa il Governo italiano intenda fare in Libia qualora si materializzi un'azione militare anglo-franco-americana contro il Daesh. (5-07653)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 4 febbraio 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-07653

  Credo sia necessario distinguere chiaramente le diverse tipologie di intervento che la Comunità internazionale e in particolare l'Italia potrebbero dispiegare a sostegno del costituendo Governo libico di accordo nazionale.
  Da un lato, vi è la disponibilità italiana, manifestata dal Presidente del Consiglio già alcuni mesi fa, a guidare una possibile missione internazionale di sostegno alla stabilizzazione della Libia. Si tratterebbe di una missione di addestramento, assistenza e formazione mirata a consolidare la capacità del futuro Governo di operare in sicurezza da Tripoli ed estendere la propria autorità su tutto il territorio. Desidero ricordare, anche in questa sede, che la missione verrebbe attivata esclusivamente sulla base di una formale richiesta del costituendo Governo libico, in un quadro legale internazionale completato da una risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, in presenza di un'adeguata partecipazione allo sforzo da parte dei nostri partner internazionali e, infine, di condizioni di sicurezza sufficientemente permissive a tutela del nostro personale militare.
  Altra questione è quella relativa al contrasto a Daesh in Libia, dove il terrorismo rappresenta certamente una minaccia crescente, in particolare a causa della penetrazione di Daesh, delle connessioni del gruppo con la «casa madre» e degli effetti di questa presenza nei Paesi confinanti. Roma ha ospitato il 2 febbraio il Vertice della Coalizione anti-Daesh, co-presieduto dal Ministro Gentiloni e dal Segretario di Stato Kerry, che ho menzionato poco fa. Grazie al nostro impegno e alla crescente consapevolezza internazionale sui rischi connessi alla presenza di Daesh in Libia, il Vertice ha dedicato un'attenzione senza precedenti al ramo libico dell'organizzazione. Si è concordato di estendere anche alla Libia l'utilizzo di alcuni strumenti della Coalizione in ambiti quali il contrasto ai flussi finanziari, ai combattenti stranieri, alla propaganda e l'utilizzo delle migliori pratiche applicate in Iraq nel settore della stabilizzazione.
  Non è invece all'ordine del giorno l'impiego, in Libia, degli strumenti militari della Coalizione anti-Daesh. Tuttavia, l'Italia è disponibile a sostenere le legittime autorità libiche anche in tale settore, quando e nei termini in cui ne faranno richiesta, e a collaborare con gli alleati a tale scopo. Alcuni Ministri dei Paesi citati dall'Onorevole Interrogante hanno esplicitamente riconosciuto sia la leadership dell'Italia sul dossier libico, sia la necessità di valutare qualsiasi intervento alla luce della volontà e delle necessità espresse dalle autorità libiche.
  In questa fase delicata e decisiva del processo politico libico, l'Italia e tutti i principali Partner sono compatti nel pieno sostegno alla formazione del Governo unitario, che auspichiamo possa avvenire al più presto, per dare a tutta la Comunità Internazionale quell'interlocutore univoco e pienamente legittimato di cui abbiamo bisogno per avviare il percorso di stabilizzazione e ricostruzione del Paese, combattere il terrorismo e contrastare il traffico illegale di esseri umani.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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