ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07616

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 561 del 03/02/2016
Firmatari
Primo firmatario: RICCIATTI LARA
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 03/02/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PANNARALE ANNALISA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 03/02/2016
GIORDANO GIANCARLO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 03/02/2016
COSTANTINO CELESTE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 03/02/2016
PIRAS MICHELE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 03/02/2016
QUARANTA STEFANO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 03/02/2016
SANNICANDRO ARCANGELO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 03/02/2016
MELILLA GIANNI SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 03/02/2016
DURANTI DONATELLA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 03/02/2016
PLACIDO ANTONIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 03/02/2016
AIRAUDO GIORGIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 03/02/2016
FERRARA FRANCESCO DETTO CICCIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 03/02/2016
MANZI IRENE PARTITO DEMOCRATICO 19/01/2017


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 03/02/2016
Stato iter:
19/01/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 19/01/2017
Resoconto BORLETTI DELL'ACQUA ILARIA CARLA ANNA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI, ATTIVITA' CULTURALI E TURISMO)
 
REPLICA 19/01/2017
Resoconto MANZI IRENE PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 03/02/2016

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 20/01/2017

DISCUSSIONE IL 19/01/2017

SVOLTO IL 19/01/2017

CONCLUSO IL 19/01/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07616
presentato da
RICCIATTI Lara
testo presentato
Mercoledì 3 febbraio 2016
modificato
Venerdì 20 gennaio 2017, seduta n. 727

   RICCIATTI, PANNARALE, GIANCARLO GIORDANO, COSTANTINO, PIRAS, QUARANTA, SANNICANDRO, MELILLA, DURANTI, PLACIDO, AIRAUDO, FERRARA, MANZI. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
   il Montefeltro, regione storica delle Marche situato prevalentemente nella provincia di Pesaro Urbino, è un territorio ricco di storia e con un grande patrimonio artistico e culturale distribuito in diverse città d'arte e borghi, che ne fanno a buon titolo un «museo diffuso»;
   una parte importante di questo patrimonio è esposta nella Galleria nazionale delle Marche, situata nel prestigioso Palazzo Ducale di Urbino;
   tuttavia una parte altrettanto importante del patrimonio prodotto in tale territorio è situata al di fuori della regione Marche, a seguito di varie vicissitudini storiche che hanno portato le singole opere in diverse collezioni ed esposizioni in altri poli museali;
   tra le opere di maggior rilievo attualmente fuori dalle Marche si segnalano: «Il polittico di Valle Romita» di Gentile da Fabriano, attualmente presso la Pinacoteca di Brera (Milano); il «Doppio ritratto dei duchi di Urbino» (dittico con Federico e Battista Sforza), di Piero della Francesca, attualmente conservata presso la Galleria degli Uffizi (Firenze); Pala Montefeltro (Sacra Conversazione con la Madonna col Bambino, sei santi, quattro angeli e il donatore Federico da Montefeltro), anch'esso di Piero della Francesca, conservato presso la Pinacoteca di Brera (Milano); le opere di Raffaello «Autoritratto», «Ritratto di Guidobaldo da Montefeltro», «Ritratto di Elisabetta Gonzaga» e «Ritratto di giovane con la mela» (Ritratto di Francesco Maria Della Rovere), tutte presso la Galleria degli Uffizi di Firenze; il «Ritratto di Francesco Maria Della Rovere» e il «Ritratto di Eleonora Gonzaga Della Rovere» di Tiziano, sempre presso la Galleria degli Uffizi di Firenze;
   tali opere costituiscono una parte significativa della identità culturale del territorio del Montefeltro, e il loro ritorno nella terra dove sono state concepite e realizzate rappresenterebbe un importante momento di valorizzazione di tutto il patrimonio culturale dell'area, oltreché una importante occasione per rilanciare il turismo culturale in un territorio con fortissime potenzialità non ancora pienamente valorizzate –:
   se il Ministro interrogato non ritenga opportuno sostenere, anche mediante lo stanziamento di fondi ad hoc, l'organizzazione di un evento culturale finalizzato a restituire alla città di Urbino la fruizione diretta delle opere d'arte richiamate in premessa, al fine di rilanciare il turismo culturale nella provincia di Pesaro e Urbino e nei territori circostanti. (5-07616)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 19 gennaio 2017
nell'allegato al bollettino in Commissione VII (Cultura)
5-07616

  L'Onorevole Ricciatti, unitamente ad altri Onorevoli colleghi mi chiede quali iniziative si intendano assumere per riportare nel Montefeltro alcune opere d'arte, nate in quel territorio ed ora presenti nelle principali collezioni museali d'Italia, così da rafforzarne l'attrattività turistica.
  A tale proposito permettetemi di rammentare che la richiesta, pur comprensibile, riferita al patrimonio artistico del Montefeltro, è assimilabile a tantissimi altri casi – si pensi, tra le altre, al mosaico d'Orfeo scoperto a Cagliari nel 1762 e da allora esposto nel Museo archeologico di Torino, o alle Tavole di Heraclea scoperte a Policoro e custodite presso il Museo archeologico di Napoli – che hanno visto per ragioni diverse opere d'arte venire collocate in sedi museali anche distanti dal luogo d'origine, sedi peraltro che ne hanno consentito la conoscenza e la valorizzazione.
  È questo il processo attraverso il quale si sono formate nella storia – per il confluire di filoni e percorsi diversi – le grandi collezioni museali di importanza internazionale, quale indubbiamente è la Pinacoteca di Brera o la Galleria degli Uffizi, assimilabili per la ricchezza e la varietà delle collezioni che le hanno formate ad altri grandi musei europei quali il Louvre, il British o i Vaticani.
  Le competenti Direzioni generali del Ministero, riflettendo un consolidato orientamento culturale e scientifico, hanno sempre ritenuto inopportuno rimettere in discussione l'integrità delle collezioni storicizzate, sia pubbliche che private, i cui processi formativi rappresentano essi stessi un valore da tutelare, e pertanto si sono sempre espresse a favore di una conservazione integrale delle stesse.
  Si tratta di valutazioni espresse al più altro livello tecnico scientifico, dalle quali non si può prescindere.
  Tuttavia, tale indicazione può essere integrata dalla considerazione che la crescente sensibilità delle comunità locali verso il patrimonio culturale originato nei loro territori – sensibilità cui il presente così come altri atti di sindacato ispettivo danno testimonianza – rappresenta anch'essa un valore meritevole di attenzione e di risposta. A tal fine, desidero far presente all'Onorevole interrogante che già ora il Codice dei Beni Culturali e le stesse buone prassi museali soccorrono, offrendo strumenti per conciliare le diverse istanze.
  Si possono, infatti, mettere allo studio ipotesi di prestito temporaneo per progetti espositivi e didattici di qualità, fondate sulla collaborazione fra Musei, ferma restando naturalmente la prioritaria esigenza di tutela delle opere stesse.
  Poiché l'onorevole interrogante richiama anche il fattore turismo, fondamentale per la zona, vorrei far presente che uno degli obiettivi del Piano strategico del turismo 2017-2022, proprio in questi giorni all'esame delle competenti Commissioni parlamentari, è quello di individuare le scelte strategiche per i prossimi anni puntando sul rinnovamento e sull'ampliamento dell'offerta turistica, valorizzando quelle destinazioni che, pur essendo caratterizzate dalla presenza di un importante patrimonio culturale, non sono inserite nei circuiti turistici tradizionali.
  Per la valorizzazione e promozione di questi luoghi, componente determinante dell'offerta turistica italiana, il Ministro Franceschini ha firmato lo scorso 2 dicembre il decreto ministeriale n. 555 che indìce per il 2017 l'Anno dei Borghi in Italia.
  Il nostro intento, tra le altre cose, è quello di redigere un elenco aggiornato dei borghi turistici d'Italia su base regionale, con il coinvolgimento delle Regioni, di altri Enti territoriali e locali, di Università e istituti scientifici, di Associazioni di utenti, degli operatori del settore culturale e turistico e del terzo settore, da inserire nell'Atlante dei Borghi d'Italia. Di identificare i Borghi sensibili allo sviluppo del turismo sostenibile e lento da proporre anche per una possibile integrazione con il Piano di digitalizzazione del MiSE, secondo il protocollo sottoscritto a settembre 2016 per la diffusione di piattaforme digitali al servizio del turista sul territorio italiano.
  Come è noto oggi la promozione e la valorizzazione viaggiano soprattutto on line, è importante anche metterci al passo coi tempi: la maggior parte delle prenotazioni avviene sul web che è lo strumento principale per intercettare il mercato internazionale e per dare quindi un contributo all'implementazione dei flussi turistici in territori ricchi di storia, di arte, di cultura e di tradizioni come il Montefeltro.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

museo

politica culturale

opera d'arte