ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07611

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 561 del 03/02/2016
Firmatari
Primo firmatario: AMODDIO SOFIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 03/02/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ROMANINI GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO 03/02/2016
IACONO MARIA PARTITO DEMOCRATICO 03/02/2016
ZAPPULLA GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO 03/02/2016
CAPODICASA ANGELO PARTITO DEMOCRATICO 03/02/2016
ALBANELLA LUISELLA PARTITO DEMOCRATICO 03/02/2016


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 03/02/2016
Stato iter:
22/06/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/06/2016
Resoconto CASTIGLIONE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
REPLICA 22/06/2016
Resoconto ROMANINI GIUSEPPE PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 03/02/2016

DISCUSSIONE IL 22/06/2016

SVOLTO IL 22/06/2016

CONCLUSO IL 22/06/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07611
presentato da
AMODDIO Sofia
testo di
Mercoledì 3 febbraio 2016, seduta n. 561

   AMODDIO, ROMANINI, IACONO, ZAPPULLA, CAPODICASA e ALBANELLA. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   la coltivazione, la distribuzione, il mercato e tutto l'indotto che ruota intorno alla produzione del pomodoro di Pachino IGP sta vivendo una profonda crisi strutturale. La grande distribuzione e le importazioni di pomodoro dai Paesi del nord Africa (Marocco e Tunisia) e dalla Turchia hanno saturato il mercato e abbattuto i prezzi. Oggi si calcola che la quotazione del pomodoro oscilla tra i venti centesimi ed i sessanta centesimi di euro al chilo. Si tratta di un crollo drastico del mercato che penalizza gli agricoltori con perdite economiche irreparabili se si calcola che per produrre un chilo di pomodoro italiano occorrono tra i sessanta ed i settanta centesimi. A questo si somma la concorrenza sleale delle produzioni dei Paesi esteri che, non vincolate dalle rigide norme europee sulla produzione e sulla qualità del prodotto, sono più aggressive sul mercato perché possono contare su un milione e mezzo di lavoratori minori, su un salario medio di 5 euro e sull'utilizzo di prodotti fitosanitari che in Europa non sono più consentiti da 15 anni. Se si confrontano i dati sulle importazioni di pomodoro si registra immediatamente un dato allarmante: le esportazioni di pomodoro dal Marocco sono aumentate del 75/100 per cento rispetto l'anno precedente, un incremento molto superiore a quanto stabilito dal Patto Unione europea-Marocco. L'accordo commerciale con il Marocco prevedeva sì l'aumento delle quote di scambio per alcuni prodotti importati a tariffe doganali basse (55 per cento sui prodotti agricoli), ma bilanciava con una serie di misure di salvaguardia tra le quali la variabilità stagionale delle quote di scambio per evitare distorsioni sul mercato e l'obbligo per i prodotti marocchini di rispettare gli standard sanitari europei. Purtroppo, questo non è avvenuto e questa concorrenza spietata, sta invadendo il mercato con un prodotto che sembra simile all'IGP di Pachino ma che costa infinitamente meno e non garantisce in termini di qualità. Il pomodoro di Pachino, eccellenza gastronomica e vanto del made in Italy in tutto il mondo, rischia di restare sulle piante perché mancano gli ordini dai mercati europei. La tutela dei prodotti IGP dovrebbe costituire obiettivo prioritario dell'azione istituzionale sia in ambito nazionale che in quello comunitario ed internazionale –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza degli avvenimenti descritti e se e quali opportune iniziative intenda assumere con riferimento alle problematiche esposte in premessa al fine di tutelare la produzione ortofrutticola del pomodoro Pachino Igp;
   se il Ministro intenda adottare le opportune iniziative, anche in sede di Unione europea, per attuare la clausola di salvaguardia prevista dal trattato commerciale. (5-07611)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 22 giugno 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-07611

  Si fa presente che con riguardo agli scambi commerciali di prodotti ortofrutticoli intercorsi tra Marocco e Unione europea dopo l'Accordo siglato nel 2012, la Commissione europea sta costantemente effettuando, anche su pressione dell'Italia, il monitoraggio necessario a verificare il rispetto dell'accordo commerciale suddetto, in particolare per quanto riguarda le importazioni di pomodoro.
  Il Ministero delle politiche agricole, oltre a monitorare costantemente la situazione di mercato, è impegnato a portare all'attenzione dell'Esecutivo europeo, sia a livello di Consiglio europeo che in ambito di Comitati di gestione settoriali, la problematica rappresentata, al fine di valutare l'opportunità di intraprendere azioni mirate, anche eccezionali, nell'ambito delle misure previste nella regolamentazione comunitaria e negli accordi internazionali vigenti.
  Si rileva inoltre che, lo scorso 18 marzo, con il supporto dei Ministeri degli affari esteri e dello sviluppo economico, abbiamo già richiesto alla Commissione europea di attivare, con estrema urgenza, la clausola di salvaguardia prevista dall'articolo 7 del Protocollo n. 1, Allegato I, «Accordo tra l'Unione europea e il Regno del Marocco in merito a misure di liberalizzazione reciproche per i prodotti agricoli, i prodotti agricoli trasformati, il pesce e i prodotti della pesca».
  I competenti Uffici del Ministero delle politiche agricole, in collaborazione con la filiera di settore e i rappresentanti della Regione Siciliana, hanno quindi predisposto il pertinente dossier tecnico a supporto della citata richiesta, inviato alla Commissione europea l'8 maggio scorso.
  Preme inoltre evidenziare che ci siamo altresì attivati presso la Commissione europea per richiedere un intervento in merito al livello dei prezzi di ritiro applicabili per taluni prodotti ortofrutticoli, tra i quali le diverse tipologie di pomodoro.
  Si evidenzia inoltre che, sempre su nostra richiesta, la Commissione europea ha recentemente presentato una bozza di Regolamento delegato che prevede la proroga al 30 giugno 2017 delle attuali misure di sostegno eccezionali a carattere temporaneo, conseguenti all'embargo introdotto dal governo russo, per i produttori di taluni ortofrutticoli, tra i quali il pomodoro.
  Si fa infine presente che, per affrontare le problematiche esposte dall'interrogante, un valido strumento è rappresentato anche dall'incentivazione dell'associazionismo, attraverso il finanziamento di programmi di attività realizzati da Organizzazioni di produttori ortofrutticoli riconosciute, che prevedono anche specifiche misure per prevenire ed affrontare situazioni di crisi di mercato. Tuttavia, l'efficacia di tale strumento è legata alla propensione dei produttori di aggregarsi che, nelle Regioni meridionali, ed in particolare in Sicilia, risulta essere ancora bassa e vicina al 20 per cento della produzione ortofrutticola regionale.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prodotto agricolo

prodotto originario

denominazione di origine