ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/07602

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 560 del 02/02/2016
Firmatari
Primo firmatario: RUSSO PAOLO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 02/02/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CATANOSO GENOESE FRANCESCO DETTO BASILIO CATANOSO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE 02/02/2016


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 02/02/2016
Stato iter:
03/02/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 03/02/2016
Resoconto RUSSO PAOLO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 03/02/2016
Resoconto OLIVERO ANDREA VICE MINISTRO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
REPLICA 03/02/2016
Resoconto RUSSO PAOLO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 03/02/2016

SVOLTO IL 03/02/2016

CONCLUSO IL 03/02/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-07602
presentato da
RUSSO Paolo
testo di
Martedì 2 febbraio 2016, seduta n. 560

   RUSSO e CATANOSO. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   è recente la notizia dell'avvio, da parte delle competenti istituzioni dell'Unione europea, del processo di revisione delle norme che disciplinano l'etichettatura dei vini. Parrebbe infatti imminente l'ipotesi di una modifica, da parte della Commissione europea, del regolamento (CE) n. 607/2009 sulle «denominazioni di origine protette e le indicazioni geografiche protette, le menzioni tradizionali, l'etichettatura e la presentazione di determinati prodotti vitivinicoli»;
   il mondo della viticoltura italiana è in allarme, perché, nella fase di preparazione della proposta di modifica del regolamento, la direzione generale agricoltura e sviluppo rurale della Commissione europea avrebbe ipotizzato di liberalizzare l'uso nell'etichettatura di tutti i vini, compresi quelli senza indicazione geografica, di quei nomi di varietà che oggi sono riservati in virtù delle norme comunitarie vigenti;
   il che vorrebbe dire che potrebbe essere consentita anche ai vini stranieri di riportare in etichetta nomi quali Aglianico, Barbera, Brachetto, Cortese, Fiano, Lambrusco, Greco, Nebbiolo, Picolit, Primitivo, Rossese, Sangiovese, Teroldego, Verdicchio, Negroamaro Falanghina, Vermentino o Vernaccia, solo per fare alcuni esempi;
   in pratica si tratta di consentire l'uso di denominazioni senza un riferimento geografico ma con solo il nome del vitigno, banalizzando alcune tra le più note denominazioni nazionali che si sono affermate sul mercato nazionale e in quello estero grazie al lavoro dei vitivinicoltori italiani;
   ad essere in pericolo è il futuro dell'agricoltura italiana ed europea, che dipende dalla capacità di promuovere e tutelare le distintività territoriali, che hanno determinato l'affermazione e il successo dell'Italia nel settore del vino;
   nel 2015, il nostro Paese ha superato la Francia ed è diventato il primo produttore mondiale di vino con un quantitativo di produzione stimato a 48,9 milioni di ettolitri. La produzione made in Italy è destinata per oltre il 45 per cento ai 332 vini a denominazione di origine controllata (Doc) e ai 73 vini a denominazione di origine controllata e garantita (docg), quasi il 30 per cento ai 118 vini a indicazione geografica tipica (lgt) riconosciuti in Italia e il restante a vini da tavola. In Italia il vino genera quasi 9,5 miliardi di fatturato solo dalla vendita del vino e che dà occupazione a 1,25 milioni di persone. I vini made in Italy identificati da denominazioni che rischiano ora di essere oggetto della liberalizzazione dell'uso nel etichettatura varrebbero almeno 3 miliardi –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dell'avvio di un processo di revisione delle norme comunitarie che disciplinano l'etichettatura dei vini e, in ogni caso, quali iniziative di competenza intenda intraprendere, in particolare in sede europea, per tutelare il mondo della viticoltura italiana, ed evitare che si proceda ad una liberalizzazione dell'uso nell'etichettatura, che danneggerebbe in maniera pericolosa e determinante l'intero settore, fiore all'occhiello del nostro Paese.
(5-07602)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 3 febbraio 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-07602

  Si fa presente che il Governo sta seguendo con la massima attenzione la questione relativa alla revisione delle norme europee sull'etichettatura dei vini.
  Nel corso della riunione svoltasi a Bruxelles lo scorso 25 gennaio, il ministro Martina ha confermato nuovamente la netta contrarietà dell'Italia a ipotesi di liberalizzazione dell'uso dei nomi dei vitigni, ribadendo la necessità di non cambiare le attuali norme che regolano l'utilizzo delle denominazioni dei vini. A tale proposito, il commissario Hogan ha dato rassicurazioni sul fatto che non c’è alcuna intenzione di pervenire a modifiche che penalizzino l'attuale modello del sistema vitivinicolo italiano di qualità.
  Al momento, la discussione, che risulta ancora in una fase preliminare, si sta svolgendo a livello tecnico, nell'ambito di gruppi di esperti ad hoc e del Comitato di gestione; in tale contesto la delegazione italiana ha comunque chiesto di mantenere, per il settore in questione, le specifiche norme per la commercializzazione e l'etichettatura, richiamate anche dagli onorevoli interroganti.
  Come ribadito dal ministro Martina, l'attuale sistema di protezione delle denominazioni dei vini DOP e IGP è stato efficace e ha favorito la crescita del comparto. Un abbassamento del livello di tutela non è pertanto accettabile.
  Preciso quindi che abbiamo rappresentato ai Servizi della Commissione la nostra contrarietà ad una qualsiasi, sia pur parziale, iniziativa volta a consentire l'uso delle denominazioni dei vitigni per vini diversi da quelli stabiliti con l'attuale disciplina in materia, in modo particolare dall'articolo 62 del Regolamento n. 607 del 2009 (allegato XV).

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

vino

denominazione di origine

industria delle bevande