ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/07538

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 556 del 27/01/2016
Firmatari
Primo firmatario: RICCIATTI LARA
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 27/01/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PALAZZOTTO ERASMO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 27/01/2016
FERRARA FRANCESCO DETTO CICCIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 27/01/2016
DURANTI DONATELLA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 27/01/2016


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 27/01/2016
Stato iter:
28/01/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 28/01/2016
Resoconto PALAZZOTTO ERASMO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 28/01/2016
Resoconto GIACOMELLI ANTONELLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 28/01/2016
Resoconto PALAZZOTTO ERASMO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 28/01/2016

SVOLTO IL 28/01/2016

CONCLUSO IL 28/01/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-07538
presentato da
RICCIATTI Lara
testo di
Mercoledì 27 gennaio 2016, seduta n. 556

   RICCIATTI, PALAZZOTTO, FERRARA e DURANTI. — Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   il settore dei call-center è interessato da fenomeni diffusi di delocalizzazione che ne determinano una continua contrazione;
   tale contrazione incide non solo sui livelli occupazionali, ma anche sui livelli salariali dei lavoratori messi in competizione con i lavoratori di Paesi in cui il costo del lavoro è notevolmente più basso del nostro sottoponendoli a ingenti fenomeni di dumping sociale;
   in un quadro normativo incerto e deficitario l'unica norma che sembra tutelare minimamente il settore, in particolare per quel che concerne i fenomeni di delocalizzazione, è quella di cui all'all'articolo 24-bis del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83 convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 134, recante: «Misure a sostegno della tutela dei dati personali, della sicurezza nazionale, della concorrenza e dell'occupazione nelle attività svolte da call center»;
   tale norma prevede regole precise per le aziende che decidano di trasferire il traffico delle chiamate italiane in Paesi stranieri, che vanno dalla protezione dei dati sensibili dei clienti (numeri di carte di credito, conti correnti e dati anagrafici) alla tutela dei lavoratori italiani, oltre all'obbligo per le società di call center di informare l'utente se al momento della chiamata risponderà un operatore italiano o straniero. Una norma che prevede per le aziende sanzioni fino a 10.000 euro per ogni giorno di mancato rispetto;
   dubbi sulla reale applicazione dell'articolo 24-bis decreto-legge n. 83 del 2012 sono stati sollevati più volte dalle organizzazioni sindacali;
   nel novembre 2015 i lavoratori del call-center Almaviva delle sedi di Palermo e Catania, per quanto risulta agli interroganti, hanno presentato una diffida formale al Ministro dello sviluppo economico chiedendo l'applicazione delle norme contenute nel citato articolo 24-bis;
   in particolare, nell'ambito delle diffida citata si chiedeva di procedere agli accertamenti e alle eventuali sanzioni pecuniarie previsti dalla legge –:
   quanti siano stati gli accertamenti svolti da parte del Ministro interrogato, ed eventualmente a quali esiti abbiano portato, in osservanza di quanto previsto dall'articolo 24-bis del decreto-legge 22 giugno 2012 n. 83, convertito, con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 134. (5-07538)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 28 gennaio 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-07538

  In merito a quanto richiesto dagli On.li Interroganti informo che gli uffici competenti del MISE, attraverso gli Ispettorati territoriali, hanno eseguito un monitoraggio a campione per un totale di 123 verifiche (chiamate cosiddette inbound) ai fini di accertare il corretto adempimento degli operatori di telecomunicazioni alle prescrizioni contenute nell'articolo 24-bis, comma 4, del decreto legge n. 83/2012.
  Dall'attività è emerso che gli Operatori Telecom Italia, Wind, Vodafone, Sky Italia, H3G, non fornivano in via preventiva informazioni sulla gestione dei dati personali. Al riguardo, gli uffici del MiSE hanno richiesto puntuali elementi giustificativi di tali condotte.
  Dal riscontro fornito si è rilevato che l'opinione prevalente espressa dagli Operatori è stata quella di non dover informare in via preventiva il cliente circa la collocazione fisica del call center, qualora si risponda (chiamate cosiddette inbound) dall'Italia o da un Paese appartenente all'Unione Europea. Secondo gli stessi Operatori tale orientamento è conforme alla normativa comunitaria, nonché a quanto in tal senso espresso da altri soggetti istituzionali (Ministero del lavoro e delle politiche sociali con la circ. 14/2013 e Garante per la protezione dei dati personali con il provvedimento prescrittivo n. 444 del 10 ottobre 2013).
  In considerazione di quanto detto, la materia è stata oggetto di approfondimento che ha portato alla conclusione che effettivamente l'articolo 24-bis, comma 4, debba riferirsi unicamente alla delocalizzazione di attività di call center in Stati extra UE.
  Gli uffici competenti del MiSE hanno avviato, pertanto, una programmazione operativa delle attività di verifica degli Ispettorati territoriali sul rispetto delle prescrizioni dettate dal citato articolo, per la cui violazione è prevista la sanzione amministrativa pecuniaria.
  In ultimo, informo che l'attività degli Ispettorati territoriali del Ministero, inerente le verifiche sul rispetto delle misure prescritte verrà svolta per il 2016 attraverso una campagna di controlli straordinaria da effettuarsi su tutto il territorio nazionale, con la previsione di almeno 60 verifiche per ciascun Ispettorato Territoriale.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

delocalizzazione

diritto del lavoro

norme giuridiche sulla concorrenza