ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/07532

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 556 del 27/01/2016
Firmatari
Primo firmatario: LOREFICE MARIALUCIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 27/01/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 27/01/2016
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 27/01/2016
MANTERO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 27/01/2016
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 27/01/2016
COLONNESE VEGA MOVIMENTO 5 STELLE 27/01/2016
DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 27/01/2016


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 27/01/2016
Stato iter:
28/01/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 28/01/2016
Resoconto LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 28/01/2016
Resoconto DE FILIPPO VITO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 28/01/2016
Resoconto LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 28/01/2016

SVOLTO IL 28/01/2016

CONCLUSO IL 28/01/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-07532
presentato da
LOREFICE Marialucia
testo di
Mercoledì 27 gennaio 2016, seduta n. 556

   LOREFICE, GRILLO, BARONI, MANTERO, SILVIA GIORDANO, COLONNESE e DI VITA. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   sulla base di un'inchiesta realizzata tra i suoi associati, l'Associazione chirurghi ospedalieri italiani (Acoi), ha denunciato il progressivo deterioramento della qualità dei bisturi con conseguenze sia estetiche, perché il taglio perde la famosa precisione chirurgica, sia infettive perché, aumentando il trauma cutaneo per incidere una superficie, si aumenta il rischio di contaminazione batterica della ferita, inoltre secondo i chirurghi ospedalieri, dovendo aumentare la forza per incidere una superficie, si rischia di tagliare oltre le intenzioni dell'operatore;
   gli amministratori delle ASL hanno giustificato le ragioni dell'impiego di questi bisturi con la necessità di contenere i costi, ma la continua ricerca del prezzo di mercato più basso, con criteri di valutazione spesso discutibili la parte delle commissioni regionali, secondo l'Acoi, «ha determinato un livellamento verso il basso della qualità: il prezzo non può e non deve essere l'unico criterio di valutazione, a scapito della qualità e della sicurezza»;
   peraltro, tale scelta si rivelerebbe antieconomica, in quanto per uno stesso intervento può essere necessario utilizzare più bisturi, cosa che non si verificherebbe con un buon bisturi che, al contrario, potrebbe essere utilizzato più volte durante lo stesso intervento;
   a questa denuncia si affiancano quella fatta nei mesi scorsi dal presidente della Società italiana di chirurgia il quale aveva segnalato che i guanti di lattice forniti erano troppo sottili e che i medici erano costretti a usarne due paia assieme nonché, quella relativa misuratori della glicemia cinesi non funzionanti che portarono molti malati diabetici al pronto soccorso;
   nei giorni scorsi anche l'Associazione Biomedicali di Assobiomedica, che riunisce le imprese produttrici di dispositivi medici aveva invocato criteri «di sicurezza» nelle gare di acquisto per le forniture al servizio pubblico per evitare che basi d'asta molto basse possano lasciar ampio spazio alle cosiddette «cineserie» importate da mercati emergenti;
   è necessario assicurare quindi che nelle procedure per gli acquisti di forniture sanitarie l'aspetto qualitativo e la sicurezza dei pazienti siano primari rispetto al criterio della vantaggiosità dell'offerta –:
   se non ritenga di avviare una verifica sui fatti esposti in premessa, che sembrano interessare quasi tutti gli ospedali italiani, e di adottare conseguentemente tutte le iniziative di competenza volte a tutelare e garantire la salute dei pazienti assicurando la piena funzionalità dei dispositivi medici impiegati dagli operatori. (5-07532)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 28 gennaio 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-07532

  Mi sembra doveroso, in via preliminare, precisare che la legge di stabilità per 2016 e, in particolare, le norme ivi introdotte in materia di aggregazione degli acquisti di beni e servizi da parte degli enti del Servizio sanitario nazionale attraverso l'utilizzo, in via esclusiva, delle centrali regionali di committenza di riferimento, ovvero della Consip S.p.A., non fa alcun riferimento alla priorità del prezzo rispetto alla qualità.
  Peraltro, nemmeno le vigenti norme sulla rinegoziazione dei contratti dei beni e servizi vanno in questa direzione. L'intento del legislatore in materia di razionalizzazione della spesa dei beni e servizi deve essere interpretato nel senso di efficientare le procedure di acquisto e di uniformare i prezzi dei beni e servizi tra di loro comparabili.
  In questa direzione, il decreto-legge n. 78/2015, convertito con modificazioni nella legge n. 125/2015, nel confermare quanto già previsto dal d.l. n. 95/2012, introduce ulteriori misure di razionalizzazione della spesa sostenuta dagli enti del Servizio sanitario nazionale, al fine di rispettare gli obiettivi programmatici di finanza pubblica, prevedendo tra l'altro che:
   a) nelle more dell'individuazione dei prezzi di riferimento da parte dell'Autorità nazionale anticorruzione, il Ministero della Salute metta a disposizione delle Regioni i prezzi unitari dei dispositivi medici presenti nel Nuovo sistema informativo sanitario;
   b) le aziende fornitrici di dispositivi medici trasmettano al Ministero dell'Economia e delle Finanze le fatture elettroniche emesse. Le informazioni così rilevate con riferimento alle fatture elettroniche dei dispositivi medici (distinti con il codice di repertorio), acquistati dagli enti del Servizio sanitario nazionale, sono trasmesse mensilmente al Ministero della Salute;
   c) presso il Ministero della Salute sia istituito, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, l'Osservatorio nazionale sui prezzi dei dispositivi medici allo scopo di supportare e monitorare le stazioni appaltanti e verificare la coerenza dei prezzi a base d'asta rispetto ai prezzi di riferimento definiti dall'Autorità nazionale anticorruzione o ai prezzi unitari disponibili nel flusso consumi del Nuovo sistema informativo sanitario.

  Concludo rassicurando gli Onorevoli interroganti, fatte salve le valutazioni che sopra ho reso – riferite all'impianto normativo vigente – che il Ministero della salute è particolarmente attento e sensibile alla questione in esame, e ritiene necessario avviare ogni consentita iniziativa per garantire che i fatti denunciati dai recenti articoli di stampa non si ripetano ancora in futuro. Al riguardo, preciso che per i dispositivi medici viene verificata la rispondenza ai requisiti di sicurezza da parte del fabbricante unitamente agli Organismi preposti alla certificazione, ai fini di attestarne le caratteristiche e che siano realizzati per essere «sicuri ed efficaci». Nell'ambito delle valutazioni rientra anche l'analisi dei rischi del prodotto e la verifica sulle caratteristiche dei materiali utilizzati. Per quanto riguarda l'attività di controllo, le competenti autorità italiane effettuano verifiche di sorveglianza del mercato e dell'attività degli Organismi di certificazione italiani. Inoltre, a seguito delle segnalazioni di incidenti, vengono anche attivate verifiche puntuali sull'accaduto e sulle azioni da intraprendere/allo scopo e, ove ritenuto opportuno, coinvolgendo anche il nucleo dei NAS.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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