ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07496

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 554 del 25/01/2016
Firmatari
Primo firmatario: RIZZETTO WALTER
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 25/01/2016


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 25/01/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 25/01/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07496
presentato da
RIZZETTO Walter
testo di
Lunedì 25 gennaio 2016, seduta n. 554

   RIZZETTO. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
   la sindrome fibromialgica (SFM), detta anche fibromialgia (FM), è una malattia reumatica caratterizzata da dolore cronico diffuso associato alla presenza di punti dolorosi (tender points);
   la fibromialgia conta più di 100 sintomi tra i quali l'astenia e l'affaticamento cronico, disturbi del sonno, stato confusionale, disturbi della vista, fibrofog, allergie, mioclonie, ipersensibilità, palpitazioni cardiache, dolore toracico, disturbi digestivi, dolore pelvico ed altri ancora, considerati altamente invalidanti che influiscono negativamente sulla qualità della vita di chi ne è affetto; la complessa presentazione clinica di questa sindrome è da oltre un secolo oggetto di dibattito, ma gode di poco interesse nella «gerarchia delle malattie»: la ragione di questa scarsa considerazione deriva dall'incertezza circa l'eziopatogenesi e le migliori modalità terapeutiche;
   negli ultimi dieci anni, tuttavia, la fibromialgia è stata meglio definita attraverso studi che hanno stabilito le linee guida per la diagnosi, come il compendio del documento di consenso canadese in cui viene dimostrata la presenza di una componente «genetica», predisponente e di anomalie dei sistemi di percezione e trasmissione del dolore a livello del sistema nervoso centrale nei pazienti affetti dalla sindrome fibromialgica;
   la SFM rappresenta un problema reale: le condizioni di chi ne è affetto, aggravate dai disturbi cronici della patologia, sovente porta all'alterazione dei rapporti familiari, oltre a sostenere costi importanti per esami, visite e attività di ricerca terapiche;
   chi è affetto da SMF si sente intrappolato in una sorta di limbo poiché non è considerato come «malato» dalle Istituzioni, ed è ritenuto «sano» dalla collettività, pertanto, vive in uno stato d'ansia continuo, sia nell'ambiente familiare che nel campo lavorativo, peggiorando la malattia;
   la fibromialgia non viene diagnosticata con gli esami del sangue abituali e nemmeno con radiografie o risonanza magnetica. L'incertezza della terapia e la mancata, ricerca scientifica portano il malato fibromialgico a vivere in una situazione di stallo dalla quale non vede via d'uscita; l'Organizzazione mondiale della sanità ha riconosciuto convenzionalmente, a seguito della cosiddetta dichiarazione di Copenaghen del 1992, l'esistenza della sindrome fibromialgica, classificandola nel 2007 con il codice M-79.7 nell'IDC-10 (International Classification of Diseases), Capitolo XIII «Malattie del sistema muscolare e connettivo». Gran parte crei Paesi europei hanno sostenuto e aderito a tale iniziativa, ma tra questi non figura l'Italia;
   nel 2008, il Parlamento europeo ha invitato la Commissione europea e il Consiglio a pianificare una strategia comunitaria per la fibromialgia in modo da riconoscere questa sindrome come una malattia, incoraggiando gli Stati membri a migliorare l'accesso alla diagnosi e ai trattamenti: conclusione che ha tenuto conto del fatto che la fibromialgia non risultava ancora inserita nel registro ufficiale delle malattie nell'Unione europea e che i malati, effettuando più visite generiche e specialistiche, ottengono un numero maggiore di certificati di malattia e ricorrono più spesso ai servizi di degenza, rappresentando così un notevole onere economico per l'Europa;
   nonostante la disabilità associata al dolore cronico e le raccomandazioni della Commissione europea e del Consiglio che hanno invitato gli Stati membri a riconoscere questa sindrome come una malattia e migliorare l'accesso alla diagnosi e ai trattamenti, la fibromialgia risulta ancora assente nel nomenclatore del Ministero della salute, non esistono adeguati protocolli clinici-assistenziali, e non è prevista alcuna forma di esenzione alla partecipazione di spesa come da decreto ministeriale 329 del 1999 (articolo 2, comma 2);
   le province autonome di Bolzano e Trento hanno ufficialmente riconosciuto la fibromialgia come malattia cronica e invalidante con diritto all'esenzione, seguite dal Friuli Venezia Giulia e dal Veneto che ha riconosciuto la fibromialgia nel Piano socio-sanitario regionale; la Toscana ha invece costituito un tavolo tecnico di confronto per procedere nella stessa direzione;
   il comunicato stampa datato 26 novembre 2015, diramato dalla presidente dell'Associazione nazionale A.N.FI.S.0 – onlus Rosita Romor, annunciava il riconoscimento ufficiale della fibromialgia come malattia cronica e invalidante dal Ministero, prontamente smentito dalla segreteria del Ministro della salute il quale ha ribadito che il Consiglio superiore di sanità (CSS) si è recentemente espresso in merito alla possibilità di includere tale patologia tra le malattie croniche e invalidanti come da decreto ministeriale 329 del 1999, nel rispetto della disciplina in vigore del decreto legislativo 124 del 1998, ma ha affermato che «la fibromialgia è certamente una malattia cronica invalidante solo in alcuni casi e non necessariamente permanente, e che per il riconoscimento dell'esenzione per le forme cliniche effettivamente gravi e invalidanti si rende necessario attendere la definizione dei cut-off attraverso studi idonei»; inoltre, ha annunciato la necessità di ulteriori studi per procedere all'inserimento della fibromialgia nell'elenco di malattie per le quali è prevista l'esenzione dal ticket –:
   se non ritenga opportuno fissare e rendere note le scadenze sulla definizione dei cut-off per procedere all'inserimento della fibromialgia tra le malattie croniche e invalidanti come avviene negli altri Stati membri, supportando la richiesta d'esenzione ticket;
   se e quali iniziative intenda adottare per promuovere la divulgazione informativa sulla patologia e sugli interventi che verranno intrapresi dal Ministero della salute in favore dei malati di fibromialgia.
(5-07496)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

malattia

malattia cronica

politica sanitaria