ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07495

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 554 del 25/01/2016
Firmatari
Primo firmatario: VITO ELIO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 25/01/2016


Commissione assegnataria
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 25/01/2016
Stato iter:
03/02/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 03/02/2016
Resoconto ALFANO GIOACCHINO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
 
REPLICA 03/02/2016
Resoconto VITO ELIO FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 25/01/2016

DISCUSSIONE IL 03/02/2016

SVOLTO IL 03/02/2016

CONCLUSO IL 03/02/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07495
presentato da
VITO Elio
testo di
Lunedì 25 gennaio 2016, seduta n. 554

   VITO. — Al Ministro della difesa . — Per sapere – premesso che:
   a seguito dell'ondata di maltempo che colpì l'Ovest Ticino il 14 maggio 2015, il campo allestito in tutta fretta nella caserma Babini di Bellinzago Novarese per ospitare gli alpini friulani dell'ottavo reggimento di Cividale e Venzone, mandati in Lombardia per occuparsi della sicurezza all'Expo di Milano, fu completamente devastato dall'acqua, che invase le tende e danneggiò gli effetti personali, gli zaini, le scarpe, la biancheria e le divise dei militari ivi alloggiati;
   per ottenere un chiarimento sulla sistemazione dei militari l'interrogante ha presentato un atto di sindacato ispettivo (n. 5-05755), al quale in data 11 giugno 2015 il Governo ha dato risposta affermando tra l'altro che: «l'emergenza è stata affrontata dal personale dell'Esercito con immediatezza, ripristinando le iniziali condizioni e prevedendo la sostituzione delle tende resesi inefficienti, con priorità a quelle destinate alla componente alloggiativi»;
   anche per effetto della presentazione della citata interrogazione, ai militari impegnati nei compiti di sorveglianza presso l'EXPO è stata assicurata nei mesi successivi una migliore sistemazione, come preannunciato dal Governo nella risposta allo stesso atto di sindacato ispettivo;
   una delegazione della Commissione difesa, guidata dallo stesso interrogante, si è recata in missione a Milano, il 27 luglio 2015, visitando tra l'altro alcune delle caserme nelle quali erano stati sistemati, in parte in tende, i militari dislocati in città per la sicurezza di Expo 2015, per verificare in modo diretto le loro condizioni di alloggiamento;
   risulta all'interrogante che i militari che denunciarono la situazione di disagio siano stati successivamente sottoposti a procedimenti disciplinari riconducibili alla loro denuncia –:
   se tale notizia corrisponda al vero e quali iniziative il Ministro interrogato intenda mettere in atto al fine di impedire l'ingiusta punizione di chi ha avuto il coraggio di denunciare le conseguenze dell'invio affrettato di personale militare per la sicurezza dell'EXPO. (5-07495)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 3 febbraio 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione IV (Difesa)
5-07495

  Circa la situazione alloggiativa di parte dei militari impiegati nell'ambito dell'evento EXPO 2015 dovuta al verificarsi il 14 maggio 2015 di fenomeni meteorologici di carattere eccezionale, il Governo come citato dall'interrogante, ha già riferito in Commissione lo scorso giugno.
  L'Onorevole interrogante con l'atto di sindacato ispettivo in esame, fa riferimento al caso di alcuni militari sottoposti a procedimento disciplinare per avere «denunciato» la situazione di disagio del citato personale alloggiato in tenda.
  Secondo quanto riportato dallo Stato Maggiore dell'Esercito, un primo procedimento disciplinare si è concluso con l'irrogazione di 1 giorno di consegna, nei confronti di un sottufficiale dell'Esercito, per violazione dell'articolo 1472, comma 1, del Codice dell'Ordinamento Militare che, nel riconoscere ai militari libertà nella manifestazione del pensiero, impone loro il divieto di trattare pubblicamente argomenti di servizio, in assenza di specifica autorizzazione.
  Il procedimento, per quanto comunicato dalle competenti autorità militari, risulta avviato nel rispetto della normativa, e dei diritti di difesa, accuratamente istruito in quanto è stata accertata e documentata la condotta disciplinarmente rilevante posta in essere dal militare.
  È stato avviato, inoltre, un secondo procedimento disciplinare, nei confronti di un altro militare che, allo stato, risulta essere al vaglio delle autorità militari preposte.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

personale militare

delegazione della Commissione

procedura disciplinare