Legislatura: 17Seduta di annuncio: 553 del 22/01/2016
Primo firmatario: BALDASSARRE MARCO
Gruppo: MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-POSSIBILE
Data firma: 22/01/2016
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 22/01/2016
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 22/01/2016
BALDASSARRE. —
Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali
. — Per sapere – premesso che:
come si evince da un articolo pubblicato su «Libero-Quotidiano.it» del 28 dicembre 2015 – titolo: «Il direttore Inps indaga sul buco che ha fatto lui», sembrerebbe esserci un potenziale conflitto di interessi del nuovo direttore generale dell'INPS, Massimo Cioffi;
Massimo Cioffi, come risulta anche dall'articolo suddetto, sarebbe stato a capo del personale Enel durante il periodo nel quale si sarebbero svolti i fatti contestati;
dall'articolo del quotidiano risulterebbe infatti che: «l'Istituto previdenziale ha in corso accertamenti sugli accordi firmati dal gruppo Enel con 11 mila lavoratori in uscita ai tempi in cui il capo del personale era lo stesso Cioffi (...)» e ancora: «(...) per quei lavoratori non sarebbero state volutamente pagate le "marchette", aggirando la normativa vigente, e il danno per le casse dello Stato sarebbe di circa 20 milioni di euro.»;
durante un'audizione tenutasi presso la commissione bicamerale di controllo sugli enti previdenziali, il presidente Tito Boeri, avrebbe lanciato l'allarme in merito ai crediti contributivi che l'Inps non avrebbe riscosso (stimati in 95 miliardi di euro), denunciando «i furbetti che non pagano i contributi»;
a parere dell'interrogante sarebbe auspicabile una riflessione da parte dell'Istituto, nel definire chi sono i veri «furbetti» che non pagano i contributi, anche alla luce dei fatti su esposti;
l'articolo suddetto evidenzia inoltre che: «Cioffi ha lasciato la poltrona che scotta (Enel) e il 27 febbraio di quest'anno (2015) è approdato al nuovo e prestigioso incarico di dg dell'Inps.» e ancora: «(...) il presidente rito Boeri lo ha scelto nonostante la presunta mancanza dei requisiti di Cioffi denunciata dal suo predecessore (...)» «Intanto la Procura di Nocera sta indagando sul presunto conflitto di interessi del dg.»;
risulterebbe inoltre che il direttore della vigilanza, Fabio Vitale, sarebbe stato sospeso a settembre 2015 per motivi disciplinari dallo stesso Cioffi, dopo aver portato avanti gli accertamenti sul caso Enel chiedendo che fossero chiusi in tempi brevissimi, mettendo inoltre in evidenza il grave conflitto del direttore generale;
da quanto risulta nell'articolo suddetto: «Di Michele — direttore centrale entrate contributive Inps – continuerebbe a organizzare incontri di lavoro per infirmare il dg sugli esiti finali degli accertamenti ispettivi nei confronti di Enel (...)» e parlando della mancata contribuzione di 20 milioni di euro: «(...) ai tempi dell'Enel ha mandato in corto circuito i conti del cosiddetto fondo dei lavoratori del settore elettrico dell'Inps.»;
a parere dell'interrogante risulta essenziale far luce sulla vicenda su esposta al fine di garantire una piena trasparenza nelle operazioni di verifica e, qualora risultassero confermate le criticità suddette, improcrastinabile una presa di posizione del presidente dell'Inps e dei Ministeri vigilanti;
in data 20 marzo 2014 è stata presentata una proposta di legge – BALDASSARRE ed altri: «Modifica dell'articolo 3 del decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 479, concernente l'ordinamento e la struttura organizzativa dell'Istituto nazionale della previdenza sociale e dell'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, nonché delega al Governo per il riordino degli organi collegiali territoriali dell'Istituto nazionale della previdenza sociale» (A.C. 2210), che cerca di mettere in luce – e di trovare le relative soluzioni – alle possibili e rilevanti criticità esistenti all'interno dell'Inps –:
se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti suddetti e se non ritenga opportuno approfondire le criticità esposte in premessa;
quali iniziative intenda intraprendere il Ministro interrogato al fine di fronteggiare le criticità suddette, con specifica attenzione a quelle denunciate dallo stesso presidente dell'Inps, Tito Boeri, durante le audizioni presso la Commissione bicamerale di controllo sugli enti previdenziali, il quale indicava come «furbetti» i soggetti che non pagavano i contributi;
se il Ministro interrogato non ritenga necessario un'iniziativa, anche di natura normativa, al fine di tutelare la trasparenza sulle verifiche delle entrate contributive, scongiurando qualsiasi possibile interferenza o conflitto di interessi da parte dell'attuale dirigente generale dell'Inps, Massimo Cioffi;
se il Ministro interrogato non ritenga necessario e improrogabile, anche alla luce delle su esposte criticità, un riordino della normativa in merito all'ordinamento e alla struttura organizzativa dell'Istituto nazionale della previdenza sociale, rilevato altresì che le possibili soluzioni sono state presentate da vari soggetti politici come indicato in premessa. (5-07489)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):conseguenza economica
moralita' della vita economica
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