ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07466

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 551 del 20/01/2016
Firmatari
Primo firmatario: AGOSTINELLI DONATELLA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 20/01/2016


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 20/01/2016
Stato iter:
01/02/2016
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 20/01/2016

RITIRATO IL 01/02/2016

CONCLUSO IL 01/02/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07466
presentato da
AGOSTINELLI Donatella
testo di
Mercoledì 20 gennaio 2016, seduta n. 551

   AGOSTINELLI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   il 29 luglio del 2008 un incendio di vaste proporzioni ha distrutto il Teatro Nicola Vaccaj, situato nella città di Tolentino nelle Marche. Si tratta di un manufatto risalente alla fine del ’700 («Rogo distrugge il teatro Vaccaj di Tolentino», in il Messaggero, 29 luglio 2008);
   il Presidente del Consiglio dei ministri, con proprio decreto del 28 agosto 2008, dichiarò lo stato di emergenza in relazione a tale incendio che fu prorogato con analogo decreto del 27 novembre 2009;
   in conseguenza di quanto sopra, con ordinanza n. 3717 del 21 novembre 2008, il Presidente del Consiglio dei ministri nominava commissario delegato per la ricostruzione del Teatro Vaccaj il presidente della giunta regionale delle Marche;
   il commissario delegato, attraverso il responsabile unico del procedimento all'uopo nominato e la commissione generale di indirizzo appositamente costituita, iniziava le procedure finalizzate alla ricostruzione del manufatto (cfr. deliberazione di giunta del comune di Tolentino n. 35 del 18 febbraio 2011 avente ad oggetto «lavori di ricostruzione del Teatro Nicola Vaccaj a seguito di incendio: approvazione progetto definitivo generale e 1o stralcio a seguito di gara di appalto»);
   in data 7 agosto 2009 con decreto del commissario delegato n. 6/CDV veniva indetta la gara di appalto con procedura ristretta ai sensi dell'articolo 55, comma 2, e venivano definite le modalità ai sensi dell'articolo 53, comma 2, lett. c) del decreto legislativo 163 del 2006;
   con le applicazioni contenute nella ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3717/2008 si stabilivano le procedure, per la progettazione esecutiva e l'esecuzione dei lavori per il completo recupero funzionale del teatro;
   veniva altresì approvato il bando di gara che, al punto 3 dell'allegato «B» del disciplinare di gara, così disponeva: «3. Durata dell'appalto – La durata del contratto è prevista in 48 mesi decorrenti dal giorno successivo a quello della sua sottoscrizione. In particolare: la progettazione definitiva dell'intero intervento, la progettazione esecutiva e l'esecuzione dei lavori del primo stralcio debbono aver termine entro 24 mesi dalla sottoscrizione del contratto. L'avvio della progettazione e dell'esecuzione dei lavori relativi ai successivi stralci è subordinata alla condizione risolutiva dell'acquisizione da parte della Stazione appaltante delle relative coperture finanziarie. La corresponsione del prezzo avviene sulla base degli stralci in esecuzione»;
   le procedure di gara sono state concluse con l'aggiudicazione definitiva dell'appalto al raggruppamento temporaneo di imprese Crucianelli Restedil srl (capogruppo), Tono Impianti Sas e Termostudi sas, dichiarato aggiudicatario dal commissario delegato con proprio decreto n. 3/CDV del 14 giugno 2010;
   con ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri 24 settembre 2010 n. 3899, all'articolo 2, veniva stabilito che:
    « 1. il sindaco del Comune di Tolentino provvede al completamento degli interventi di recupero e ripristino della piena funzionalità del Teatro Vaccaj ubicato nel medesimo comune e di cui all'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3717/2008 per l'attuazione degli interventi di cui al comma 1 il sindaco è autorizzato a stipulare il contratto di appalto dei lavori con l'impresa dichiarata aggiudicataria dal commissario delegato di cui all'articolo 1, comma 1, dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3717/2008;
    2. Per l'attuazione degli interventi di cui al comma 1 il sindaco è autorizzato a stipulare il contratto di appalto dei lavori con l'impresa dichiarata aggiudicataria dal commissario delegato di cui all'articolo 1, comma 1, dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3717/2008;
    3. Il commissario delegato è autorizzato a trasferire al Sindaco di Tolentino le risorse finanziarie stanziate dall'articolo 6 dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3717/2008 e a provvedere alla chiusura della contabilità speciale»;
   il 9 dicembre 2010 veniva stipulato il contratto di appalto con l'aggiudicatario, rep. 13146 registrato a Tolentino il 20 dicembre 2010 al n. 116 serie 1;
   in data 14 dicembre 2010, con decreto del commissario delegato n. 4/CDV, si trasferivano al sindaco del comune di Tolentino, le risorse finanziarie stanziate dall'articolo 6 dell'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3717/2008 di euro 2.000.000,00, per il completamento degli interventi di recupero e ripristino del Teatro;
   il 18 febbraio 2011 con delibera di giunta comunale n. 35, a seguito di gara di appalto, veniva approvato il progetto definitivo del 1o stralcio, per circa 1,8 milioni di euro quindi, con delibera di giunta comunale 24 giugno 2011 n. 181, si approvava il progetto esecutivo del 1o stralcio;
   in data 29 giugno 2012, con delibera di giunta n. 181, veniva approvata la proposta d'indennizzo definitivo dalla compagnia assicurativa INA-ASSITALIA, per euro 2.605.000,00;
   i lavori per il primo stralcio hanno avuto inizio il 27 giugno 2011. L'impresa aggiudicatrice dell'appalto ha fissato una durata contrattuale di 336 giorni, quindi, con scadenza prevista inizialmente per il 27 maggio 2012;
   ad oggi, tuttavia, i lavori non sono ancora terminati. Dalla lettura delle numerose delibere dell'amministrazione comunale di Tolentino e delle determine dirigenziali, si apprende che sono state autorizzate sospensioni per 676 giorni e concesse cinque proroghe per 490 giorni, spostando il termine ultimo della fine lavori del primo stralcio al 7 novembre 2015;
   in definitiva l'amministrazione comunale, per fare uno stralcio di neppure 1,8 milioni di euro, sta impiegando oltre 4 anni e mezzo, a fronte di un impegno contrattuale di 11 mesi, nonostante la disponibilità totale dei fondi che, al 31 dicembre 2014, erano di 3,6 milioni di euro;
   i lavori sono iniziati il 27 giugno 2011 e il termine contrattuale, inizialmente fissato in 336 giorni, è stato prorogato, una quarta volta per 116 giorni con deliberazione di giunta comunale n. 177 del 28 aprile 2014, rettificata a 160 giorni con deliberazione di giunta comunale n. 192 del 12 maggio 2014, che si sommano ai 240 giorni delle tre proroghe precedenti a causa dei ritrovamenti archeologici che hanno impedito la normale prosecuzione delle opere;
   sul Tolentino Press News del giugno 2014, proprio con riguardo alla deliberazione di giunta comunale n. 177 del 28 aprile 2014 che ha disposto la quarta proroga, si legge che «aumentano i tempi previsti per l'esecuzione dei lavori del solo primo stralcio, tre anni tra sospensione dei lavori e proroghe invece che uno. Aumentano i costi delle spese tecniche che sono passate da euro 421.906,88 del progetto esecutivo approvato dalla giunta nel 2011, a euro 566.568,70 della perizia di variante appena approvata, oltre il 34 per cento in più rispetto alle previsioni per far fronte alla spesa di ben 19 tecnici tra ingegneri, architetti, geometri incaricati ... tale variante ... ricade negli ambiti di ammissibilità previsti dall'articolo 132 comma 1 lettera c) dall'articolo 205 comma 4 del decreto legislativo 163/2006 e dall'articolo 134 comma 8 del decreto del Presidente della Repubblica 554/99 (articolo 161 commi 3 e 4 del decreto del Presidente della Repubblica 207/2010)»;
   in data 22 luglio 2015 con determina dirigenziale n. 480, è stata concessa una quinta proroga di 90 giorni, per ultimazione lavori fissata al 7 novembre 2015;
   sempre da fonti stampa, si apprende che, alla data del 21 gennaio 2013 – data dalla quale non risulterebbero ulteriori lavori contabilizzati – erano stati eseguiti lavori per una percentuale pari al 72,11 per cento dell'importo contrattuale del primo stralcio, già approvato nel giugno del 2011 per l'importo di 1.798.614,89 (cronache maceratesi del 26 novembre 2013);
   da un articolo del Resto del Carlino del 25 novembre 2014 («Vaccaj, l'attesa infinita “i soldi sono scomparsi”») si legge che «nei documenti ufficiali sottoscritti prima da Ruffini poi da Pezzanesi [i Sindaci in carica pro tempore ndr] per l'attuazione del programma di ricostruzione, risulta che nel 2010 c'erano 3.339.587 euro disponibili, nel 2011 4.218.125 euro, nel 2012 5.226.663 e nel 2013 4.051.256. Per l'esercizio 2014 Pezzanesi quindi aveva risorse per oltre 4 milioni (al netto dell'importo di 1.175.407,79 riguardante i pagamenti già effettuati), sufficienti a completare i lavori del primo stralcio e dar corso a quelli del secondo per riaprire il teatro nel 2017. Però gli impegni che ha assunto nei piani triennali relativi ai periodi 2014-2016 e 2015-2017, dove le risorse trovano la loro destinazione per realizzare i progetti, sono pari a zero. Infatti nella delibera 412 del 27 settembre 2013 non è stata inserita nessuna spesa e in quella del 29 settembre di quest'anno è sparito persino il capitolo dei lavori di ricostruzione del teatro»;
   nella fase preliminare il progetto approvato ha trovato la totale copertura economica grazie all'entrata in campo di diverse realtà:
    a) il Governo attraverso il fondo di emergenza della protezione civile: 1.500.000 euro;
    b) ulteriori 2 milioni di euro della protezione civile;
    c) la Fondazione Carima: 500.000 euro;
   questi fondi sono stati interamente versati nelle casse comunali in uno specifico capitolo di spesa esclusivamente riservato alla ricostruzione dello storico teatro (cfr. PressNews del giugno 2015, «Teatro Vaccaj, la storia infinita»);
   sempre da fonti stampa si apprende che «questi fondi sono stati interamente versati nelle casse comunali in uno specifico capitolo di spesa esclusivamente riservato alla ricostruzione dello storico teatro. Ma qui iniziano i problemi di natura tanto politica quanto economica. La legge, infatti, consente di prelevare momentaneamente parte di quei soldi vincolati per altre spese più urgenti senza, quindi, far ricorso alle banche ed evitare di pagare ulteriori interessi passivi, a patto di ripristinare il fondo al 31 dicembre dello stesso anno. Ma ciò non sarebbe avvenuto a fine 2011 , ultimo anno dell'amministrazione Ruffini. Alla chiusura del bilancio dell'anno successivo, infatti, il neosindaco Giuseppe Pezzanesi denunciava un «buco» di circa due milioni e mezzo non ricollocati nel fondo riservato alla ricostruzione del teatro. La giunta Ruffini continua a dire che era tutto regolare tanto che tale prassi è stata perpetrata anche negli anni successivi dalla giunta Pezzanesi, fatto sta che questa liquidità non c’è più e visti i tempi di ristrettezze è praticamente impossibile rimpolpare il fondo con i risparmi accantonati in un periodo in cui i soldi non bastano neanche per le spese necessarie» (cfr. PressNews del giugno 2015, «Teatro Vaccaj, la storia infinita»);
   per la realizzazione dell'opera sono stati impiegati 15 tecnici, tutti dipendenti pubblici: un dirigente, un responsabile del procedimento, un direttore dei lavori, 8 direttori operativi, 2 ispettori di cantiere, 3 ulteriori tecnici per il collaudo in corso d'opera, «un esercito di esperti che nel corso dei lavori non sono risultati neanche sufficienti per quel limitatissimo primo stralcio di circa 1,8 milioni di euro, tanto che alla prima occasione, in coincidenza con le dimissioni di uno di loro, il RUP ha ritenuto opportuno effettuare la sua sostituzione con due liberi professionisti presi dal «mercato locale», poi, ne ha aggiunto anche un altro come supporto ed infine anche un incarico ad un giovane neolaureato. La sostituzione con soggetti esterni al mondo del pubblico impiego non sarebbe risultata evidente negli atti se non per la sua incidenza sulle poche risorse economiche disponibili per lo stralcio in corso, infatti mentre tutti i dipendenti pubblici incaricati avrebbero determinato un impegno di spesa marginale in funzione dei soli incentivi previsti dalle norme, gli incaricati esterni costano ed il loro incarico incide per circa 60 mila euro» (cronache maceratesi.it – Vaccaj: tanto tempo, troppi tecnici e nessun risultato);
   all'interrogante non appaiono legittime la concessione di proroghe all'ultimazione dei lavori, nonché la prosecuzione dei lavori, a tutt'oggi, dopo la quinta proroga (per complessivi 490 giorni), essendo trascorsa anche la data ultima per la fine lavori, fissata al 7 novembre 2015;

all'interrogante non appare conforme alla normativa vigente che l'amministrazione comunale sia ricorsa sistematicamente, per anticipazioni di cassa, all'utilizzo delle somme vincolate, destinate alla ricostruzione del Teatro Vaccaj; andrebbero assunte iniziative ai fini dell'applicazione delle penali e dell'irrogazione di eventuali sanzioni nei confronti dell'appaltatore o del R.U.P. per il caso di ritardo o per altre inadempienze contrattuali –:
   se il Ministro interrogato intenda attivarsi, per quanto di competenza, al fine di verificare se, con riferimento all'esecuzione dei lavori di ristrutturazione del Teatro Vaccaj, siano state rispettate le norme di legge;
   essendo oramai trascorsi oltre 6 anni dai tragico evento e dalla messa a disposizione dei 2.000.000 euro da parte dello Stato e 676.000 euro da parte della regione Marche, entro quanto tempo gli stessi dovessero o debbano essere spesi e se esista la possibilità di revoca del contributo concesso, visto il mancato rispetto dei termini contrattuali per la restituzione del teatro ultimato. (5-07466)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

contratto di lavoro

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