ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/07465

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 551 del 20/01/2016
Firmatari
Primo firmatario: BUSINAROLO FRANCESCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 20/01/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
AGOSTINELLI DONATELLA MOVIMENTO 5 STELLE 20/01/2016
BONAFEDE ALFONSO MOVIMENTO 5 STELLE 20/01/2016
COLLETTI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 20/01/2016
FERRARESI VITTORIO MOVIMENTO 5 STELLE 20/01/2016
SARTI GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 20/01/2016


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 20/01/2016
Stato iter:
21/01/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 21/01/2016
Resoconto BUSINAROLO FRANCESCA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 21/01/2016
Resoconto FERRI COSIMO MARIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA)
 
REPLICA 21/01/2016
Resoconto BUSINAROLO FRANCESCA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 21/01/2016

SVOLTO IL 21/01/2016

CONCLUSO IL 21/01/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-07465
presentato da
BUSINAROLO Francesca
testo di
Mercoledì 20 gennaio 2016, seduta n. 551

   BUSINAROLO, AGOSTINELLI, BONAFEDE, COLLETTI, FERRARESI e SARTI. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:
   il sistema carcerario italiano è attraversato da gravi problematiche legate al sovraffollamento degli istituti di pena, peggioramento delle condizioni di vita dei detenuti, scarsità del personale e dei mezzi, per cui anche la Corte di Strasburgo, nel 2013, censurò il nostro Paese per il trattamento di alcuni suoi reclusi, costretti in spazi inferiori a quattro metri quadrati, in strutture fatiscenti e con inadeguatezza di servizi igienici e medici;
   nel caso di specie, recenti notizie di stampa (vedasi articoli pubblicati su rovigooggi.it del 10 e 11 gennaio 2016) hanno riportato all'attenzione dell'opinione pubblica il caso del nuovo carcere di Rovigo, i cui lavori furono iniziati nel 2010 e terminati nel 2013, con un costo pari a circa 30 milioni di euro ma che, ad oggi, risulta pressoché inutilizzato poiché ancora in attesa del completamento di alcune opere e degli arredi, quale ultimo tassello;
   nello specifico, nel corso di un incontro con il prefetto vicario (al momento prefetto reggente) Carmelo Fruncillo, i rappresentanti sindacali della polizia penitenziaria hanno delineato un quadro sconcertante rispetto alla situazione in cui versa la nuova struttura carceraria, con un desolante elenco che include la presenza di ratti, vivi e morti, odori nauseabondi e infiltrazioni di umidità che hanno provocato già diversi danni ai pavimenti in legno;
   la situazione risulta ancora più complessa per coloro che operano all'interno del nuovo carcere (sia come agenti penitenziari addetti alla sorveglianza che come personale amministrativo) e che, in attesa dell'arrivo dei trenta detenuti ancora ospitati nella vecchia struttura penitenziaria rodigina di via Verdi, si trovano a dover espletare le loro mansioni in entrambi gli istituti penitenziari, oltre ad un piantonamento ospedaliero di un detenuto, con un sovraccarico di lavoro ed un aggravio dei turni, costretti spesso a lavorare in condizioni estremamente precarie, senza riscaldamento e nella situazioni di insalubrità sopra descritta;
   da ulteriori notizie di stampa (vedasi articolo de Il Gazzettino del 13 gennaio 2016) si apprende di una visita effettuata il 12 gennaio 2016 presso il nuovo carcere da parte del provveditore all'amministrazione penitenziaria per il Triveneto, Enrico Sbriglia, che sarebbe intervenuto per riportare la calma dopo le manifestazioni di protesta dei giorni scorsi da parte dei rappresentanti sindacali dell'amministrazione penitenziaria nei confronti della direttrice del carcere di Rovigo, Antonella Forgione, relative alla situazione di emergenza e precarietà e ai gravi ritardi nella inaugurazione ufficiale della nuova sede;
   i ritardi nella consegna del nuovo istituto penitenziario, costato circa 30, milioni di euro e che necessita di ulteriori risorse economico-finanziarie, denotano, a giudizio degli interroganti, un grave spreco di denaro pubblico –:
   alla luce di quanto descritto in premessa, quali iniziative il Ministro interrogato intenda adottare, al fine di verificare le condizioni in cui versa la nuova struttura carceraria di Rovigo, con l'obiettivo di garantire un miglioramento delle condizioni lavorative per il personale, nonché condizioni di vita dignitose per i detenuti e quali siano i tempi previsti relativamente all'assunzione di nuove unità di personale finalizzato al regolare svolgimento delle attività penitenziarie. (5-07465)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 21 gennaio 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione II (Giustizia)
5-07465

  Nel rispondere all'interrogazione presentata dall'On. Businarolo in merito al mancato utilizzo del nuovo carcere di Rovigo, mi corre l'obbligo di rimarcare il costante impegno di questo Dicastero nell'amministrare in maniera attenta e proficua le risorse destinate al sistema penitenziario.
  Nel caso specifico ritengo doveroso ricordare che l'opera in questione è stata lungamente interessata da operazioni di collaudo, sia statico che di natura tecnico- amministrativo di competenza del Ministero delle infrastrutture e che, soltanto in data 31 dicembre 2015, la stessa è stata provvisoriamente presa in consegna dall'Amministrazione Penitenziaria, ancorché priva di utenze (energia elettrica, gas, acqua e telefono).
  Peraltro, nonostante la provvisorietà dell'acquisizione, sono state attivate da parte della Amministrazione tutte le iniziative possibili per favorire la tempestiva funzionalità della struttura e, per assicurare l'esecuzione di lavorazioni aggiuntive finalizzate alla sicurezza ed alla funzionalità del nuovo istituto ed emerse in corso d'opera, è stata assegnata alla Sede Centrale del Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche per il Triveneto la somma di 233.750,00 euro.
  Inoltre, secondo quanto verificato dal competente Dipartimento, non risultano riscontrate le ulteriori doglianze. In particolare, i servizi generali – sia amministrativi che di polizia – non risulta siano stati ancora attivati, eccezion fatta per il servizio di guardiania, svolto da due agenti per ogni turno di servizio per evitare rischi di furti e di vandalismo.
  Attualmente, nessun altro operatore penitenziario presta servizio nella nuova struttura. Nessun aggravio in termini lavorativi può, quindi, ipotizzarsi a carico del personale tutto.
  Quanto alla riferita situazione di conflittualità tra le organizzazioni sindacali e la direttrice dell'istituto, rappresento che nel citato incontro del 12 gennaio scorso tra Provveditore regionale, direttore e sigle sindacali sono stati affrontati i profili di potenziale conflittualità e sono state valutate le possibili soluzioni con rinnovato spirito di collaborazione per il raggiungimento dei comuni obiettivi istituzionali.
  Si assicura, quindi, la costante attenzione all'istituto di Rovigo ed in tale ottica comunico la determinazione già assunta dalla Direzione Generale del personale e della formazione di destinare 15 unità al nuovo carcere di Rovigo in occasione dell'assegnazione dei neo agenti del 170o corso.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

stabilimento penitenziario

spesa pubblica

detenuto