ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/07457

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 551 del 20/01/2016
Firmatari
Primo firmatario: AIRAUDO GIORGIO
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 20/01/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PLACIDO ANTONIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 20/01/2016


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 20/01/2016
Stato iter:
21/01/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 21/01/2016
Resoconto PLACIDO ANTONIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 21/01/2016
Resoconto CASSANO MASSIMO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 21/01/2016
Resoconto PLACIDO ANTONIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 21/01/2016

SVOLTO IL 21/01/2016

CONCLUSO IL 21/01/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-07457
presentato da
AIRAUDO Giorgio
testo di
Mercoledì 20 gennaio 2016, seduta n. 551

   AIRAUDO e PLACIDO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
   il 14 gennaio 2016, dopo un lungo periodo che li ha visti su posizioni lontane i tre sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil hanno divulgato una proposta di riforma dei modelli contrattuali approvata all'unanimità, dagli stessi definita come frutto di una difficile sintesi tra le diverse posizioni;
   a determinare i sindacati nel definire nuove tutele più rispondenti alla mutevole realtà è stata l'esigenza del Paese di saper cogliere quei timidi segnali di ripresa, derivanti in massima parte da fattori esterni all'economia italiana, che richiedevano la definizione di un nuovo progetto di relazioni industriali per l'intero mondo del lavoro e dell'impresa che si poggiasse su tre pilastri, contrattazione, partecipazione e regole e che fosse in grado di affermare il ruolo delle parti sociali come elemento fondante di democrazia, di tutela e miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, oltre che di promozione della crescita economica e sociale del Paese;
   il risultato è stato possibile dopo che Confindustria ha deciso unilateralmente di rompere la trattativa con i sindacati e di affidarsi all'intervento del Governo che da parte sua si mostra convinto della necessità di svuotare rapidamente il contratto nazionale e di continuare a tenere bloccata la contrattazione sul pubblico impiego;
   la rottura con i sindacati era del resto inevitabile essendo Confidustria arroccata su una posizione inconciliabile e per la quale il contratto nazionale, strumento solidaristico e di acquisizione generale di migliori condizioni di lavoro e di un progressivo incremento del salario per tutti, dovrebbe invece trasformarsi in una cornice con poche regole generali, che preveda aumenti contrattuali per tutte le aziende che non praticano la contrattazione decentrata o di secondo livello, pretendendo anche di abbandonare quel parzialissimo recupero dell'inflazione programmata perché «troppo favorevole per i lavoratori». Sempre secondo la Confidustria all'interno della contrattazione decentrata dovrebbero essere inseriti elementi di welfare aziendale relativi alla salute ed alla previdenza complementare, secondo una linea perfettamente compatibile con la distruzione dei diritti e dei servizi sociali pubblici messa in atto dal Governo;
   il testo del suddetto accordo sindacale è stato già presentato alla rappresentanze dei datori di lavoro, Confindustria in testa, e viste le prime reazioni che considerano il testo dell'intesa come già superato dai contratti di categoria recentemente siglati, si preannuncia come un confronto in salita;
   un compiuto processo di riforma e misurazione della rappresentanza dovrà necessariamente coinvolgere le stesse associazioni datoriali, per superare condizioni di monopolio o di arbitrio estranee ad un moderno sistema di relazioni industriali e per affermare il ruolo primario ed autonomo delle parti sociali –:
   se non ritenga di dover intervenire nella suddetta trattativa al fine di favorire una ripresa del confronto tra tutte le parti interessate alla riforma dei modelli contrattuali e se trovi conferma la notizia secondo la quale il Governo avrebbe pronta una proposta alternativa di riforma che andrebbe incontro a larga parte delle richieste delle parti datoriali. (5-07457)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 21 gennaio 2016
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-07457

  Con riferimento all'atto parlamentare dell'onorevole Airaudo, con il quale si pone all'attenzione del Governo sul processo di riforma dei modelli contrattuali, dico subito che il Governo considera la materia contrattuale un tema afferente alla responsabilità delle parti sociali.
  Colgo l'occasione per dire che il Governo ritiene che il nostro Paese abbia bisogno di un ammodernamento del sistema contrattuale finalizzato a migliorare l'efficienza e la produttività complessiva del sistema economico-sociale al fine di renderlo più competitivo nello scenario internazionale.
  Il Governo, come ha dimostrato con le disposizioni inserite nella legge di stabilità per il 2016, ritiene che vadano incoraggiate e sostenute tutte le azioni che si muovono nella direzione del potenziamento della contrattazione di secondo livello, sia per quanto riguarda le questioni relative alla parte di salario legato all'incremento di produttività sia per quanto riguarda le forme di welfare aziendale.
  Ad oggi, come precisato, peraltro, nel presente atto parlamentare, le organizzazioni sindacali hanno predisposto la propria proposta di riforma preannunciandone la comunicazione alle rappresentanze dei datori di lavoro.
  Il Governo, in questa fase ritiene che le parti debbano avere la possibilità di sviluppare il proprio confronto. In relazione all'andamento di questo confronto e al suo esito, il Governo adotterà le proprie determinazioni.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sindacato

condizioni di lavoro

contratto collettivo