Nel quadro delle iniziative volte a incrementare la sicurezza del personale impiegato nei servizi di controllo del territorio e dotarlo di dispositivi atti alla difesa non letali, l'Arma dei Carabinieri ha svolto, nel tempo, apposite sperimentazioni di nuovi equipaggiamenti prima del loro inserimento nel ciclo logistico.
  In particolare, i militari hanno in dotazione con l'uniforme:
   ordinaria, oltre alla scarpa bassa, anche lo stivaletto tipo «derby» idoneo in caso di climi rigidi e piovosi;
   da ordine pubblico, gli stivaletti operativi estivi/invernali, da impiegare a seconda della stagione.

  L'Arma ha in dotazione 28.090 giubbetti anti proiettile (dei quali 4.200 modello comfort sotto giacca e 23.890 modello sopra giacca con protezione pelvica) e saranno acquisiti ulteriori 3.600 giubbetti anti proiettile, tra cui quelli conformati per la protezione del personale femminile. Tutti i giubbetti in dotazione o in via di acquisizione offrono protezione anti-lama e resistono alla perforazione.
  Si segnala, inoltre, che:
   nei servizi istituzionali il personale utilizza, in aggiunta all'armamento individuale, armi munite di sicura e fucili automatici che consentono, tramite specifico selettore di tiro, sia la modalità automatica, sia quella semiautomatica;
   negli automezzi in dotazione sono presenti, a seconda della tipologia di arma impiegata, idonei alloggiamenti che, nelle versioni più recenti prevedono anche la chiusura a chiave, per il trasporto in sicurezza;
   è stata positivamente sperimentata una nuova uniforme per i Nuclei/Aliquote Radiomobili, con l'utilizzo di una più confortevole giacca a vento e un cinturone più sicuro, nonché una fondina a estrazione rapida (le stesse sono già in uso presso i NR di RM/MI, mentre per i rimanenti Reparti saranno disponibili entro il secondo semestre del 2016);
   è allo studio una nuova fondina in polimeri (materiale indeformabile, superiore rispetto alle attuali fondine sul piano della resistenza e della funzionalità) con sistemi che facilitano l'estrazione, al fine di escludere ogni possibile difficoltà in situazioni operative e di emergenza.

  Per quanto riguarda i guanti attualmente in dotazione, essi non assicurano la protezione dal taglio in quanto sul mercato esistono due tipologie di guanti protettivi non adeguati, ovvero:
   anti-taglio: dotati di una fodera in grado di proteggere la mano dell'operatore dal taglio trasversale della lama, ma non dalla penetrazione della punta;
   anti-puntura: provvisti di fodera interna rigida che assicura resistenza alla puntura di strumenti acuminati (tipo siringhe). Tale tipologia è caratterizzata, però, da una particolare rigidità non compatibile con l'impiego dell'arma in dotazione.

  Con riferimento alla bandoliera, si fa presente che:
   è utilizzata in servizi di rappresentanza e dal personale di alcuni Reparti impiegato in servizi istituzionali con l'uniforme ordinaria;
   non è mai indossata con le uniformi operativa (turchina o policroma) e derivate, nonché da militari alla guida di automezzi o che già indossano il giubbetto anti proiettile.

  In considerazione di quanto esposto, si osserva che le disposizioni regolamentari interne all'Arma dei Carabinieri, idonee a rendere uniforme l'armamento e l'equipaggiamento di tutto il personale nei vari servizi, sono di volta in volta aggiornate, a seguito di adeguata sperimentazione, per recepire i nuovi manufatti inseriti in ciclo logistico.