ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07433

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 551 del 20/01/2016
Firmatari
Primo firmatario: PIRAS MICHELE
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA'
Data firma: 20/01/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PELLEGRINO SERENA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 20/01/2016
ZARATTI FILIBERTO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 20/01/2016
DURANTI DONATELLA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 20/01/2016
QUARANTA STEFANO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 20/01/2016
RICCIATTI LARA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 20/01/2016


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 20/01/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 20/01/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07433
presentato da
PIRAS Michele
testo di
Mercoledì 20 gennaio 2016, seduta n. 551

   PIRAS, PELLEGRINO, ZARATTI, DURANTI, QUARANTA e RICCIATTI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
   il territorio dell'arburese-guspinese, nel sud ovest della Sardegna, ha ospitato nel periodo tra la seconda metà del 1800 e la fine del 1900, uno dei compendi minerari e di industria estrattiva tra i più estesi e produttivi d'Europa;
   i cantieri, estesi su un vasto territorio compreso tra i centri abitati di Arbus e Guspini e il mare della Costa Verde, riconosciuti come «Montevecchio Levante» e «Montevecchio Ponente», attraversano le frazioni di Montevecchio ed Ingurtosu, collegati dalla strada provinciale 66;
   il cantiere del Levante, compreso nel territorio comunale di Guspini, è attualmente interessato da un piano di bonifica finanziato con 23,5 milioni di euro, quota parte delle risorse del Fondo di sviluppo e coesione, già destinati al risanamento di alcuni siti nel Sulcis Iglesiente e nel Guspinese;
   il cronoprogramma prevede due tranche da 1,5 milioni di euro per il 2016 e il 2017, in particolare a copertura dei costi di progettazione e delle indagini propedeutiche. La fetta più grossa – 10,5 milioni di euro – sarà erogata nel 2018, a progetto approvato in fase esecutiva dei lavori. Gli ultimi 10 milioni di euro arriveranno al comune nel 2019 per il completamento delle attività. A tali risorse si aggiungo 10 ulteriori 3,5 milioni di euro, in disponibilità di Igea, per la messa in sicurezza dell'area;
   l'area individuata come «Montevecchio Ponente», appartenente al comune di Arbus, risulta la più interessata da fenomeni di inquinamento ambientale, si estende lungo la strada che collega Montevecchio ed Ingurtosu, con i cantieri di Sanna, Telle e Casargiu, di cui fanno parte i Pozzi Sanna, Amsicora e Fais;
   il compendio raggiunge la miniera di Ingurtosu, fino ad arrivare a Naracauli, sede della «laveria Brassey», costruita nel 1900, quando il proprietario della miniera era il nobile inglese Lord Brassey: la vallata termina poi nelle splendide «Dune di Piscinas», dove il minerale estratto veniva trasportato, grazie a una piccola ferrovia costruita nel 1871, per essere poi imbarcato;
   da quando sono state chiuse le miniere (1991) di Montevecchio, il cantiere di Casargiu e la galleria Fais, dalle gallerie minerarie dismesse e abbandonate sgorgano acque reflue cariche di metalli pesanti nocivi (cadmio, arsenico, piombo, nichel, ferro, manganese, cobalto) che poi vanno ad alimentare il rio Irvi, ruscello che attraversa la folta vegetazione di prevalente alta macchia mediterranea e si incunea a valle delle rinomate dune sabbiose di Piscinas, le più alte ed estese d'Europa;
   con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 21 dicembre 2007 è stato dichiarato lo stato di emergenza in relazione alla grave situazione determinatasi in conseguenza dell'inquinamento delle aree minerarie dismesse del Sulcis Iglesiente e del Guspinese;
   in data 15 gennaio 2008, il Presidente della Regione Autonoma della Sardegna è stato nominato Commissario delegato per l'emergenza concernente l'inquinamento delle aree minerarie dismesse del Sulcis Iglesiente e del Guspinese, ai sensi dell'articolo 5 della legge 4 febbraio 1992, n. 225;
   con ordinanza n. 3 del 21 aprile 2008 è stata approvata la proposta di bonifica dei siti interessati dalle aree minerarie dimesse e di quelle immediatamente limitrofe;
   il piano di bonifica, dopo 4 anni dalla prima ordinanza del Presidente della regione Sardegna, trova copertura per un importo di euro 40.236.096 tra gli interventi ad alta priorità ambientale per la manutenzione straordinaria del territorio, di cui alla deliberazione del Comitato dei ministri per la programmazione economica n. 87 del 3 agosto 2012, a valere sulle risorse residue FCS 2007-2013;
   tali azioni sono state inserite nel protocollo d'intesa del 13 novembre 2012, tra gli interventi di risanamento ambientale del piano Sulcis, sebbene riguardino azioni ricadenti nel Guspinese-Arburese pur connesso all'Iglesiente;
   l'intervento, di competenza dell'assessorato della difesa dell'ambiente, era sino al marzo 2015, in capo ad IGEA spa quale soggetto attuatore: la deliberazione di giunta n. 9/29 del 10 marzo 2015, su motivazioni di opportunità amministrativa e di gestione contabile ha, precauzionalmente, fatto delle scelte alternative ad IGEA per garantire l'attuazione degli interventi ed evitare il rischio di mancata realizzazione delle operazioni di bonifica;
   per queste motivazioni, al fine di definire con certezza il soggetto attuatore, dovrà provvedersi ad una sua rimodulazione in forza della deliberazione del Cipe n. 21/2014;
   nel luglio 2015 (deliberazione n. 38/7 del 28 luglio 2015) la giunta regionale ha riprogrammato lo stanziamento dei 40,24 milioni di euro in precedenza destinati alla macroarea Montevecchio Ponente, in forza della deliberazione del Cipe 21/2014, revocando di fatto in via provvisoria il finanziamento e la sua copertura economica, a causa della mancanza di progettazione, anche preliminare, per l'esecuzione delle bonifiche nell'area;
   parte della somma liberata viene ridestinata ad azioni di bonifica nel territorio: sono stati riconfermati per l'intervento 1.500.000 euro, finalizzati al completamento delle fasi progettuali, affidandone la realizzazione ad IGEA;
   la regione Sardegna e l'assessore regionale all'ambiente hanno assunto l'impegno con l'amministrazione comunale di Arbus, nell'autunno del 2015, per l'inserimento dell'opera di bonifica nell'Accordo di programma quadro (Apq) «Interventi di bonifica di rilevanza strategica regionale» di prossima stipula;
   nonostante i numerosi sforzi di tutte le istituzioni, dal 2008 ad oggi, nessun intervento di bonifica strutturale ed ambientale dell'area è stato portato a compimento –:
   se i Ministri interrogati non ritengano – vista la grave situazione ambientale e sanitaria evidenziata dalla regione Sardegna e una volta raggiunta la cantierabilità dell'intervento – di assumere iniziative, per quanto di competenza, volte a inserire la bonifica di detto sito, tra i progetti dell'area tematica «Tutela dell'ambiente e valorizzazione delle risorse naturali» prevista per il periodo di programmazione FSC 2014-2020. (5-07433)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione dell'ambiente

cessazione d'attivita'

rete stradale