ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/07421

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 550 del 19/01/2016
Firmatari
Primo firmatario: CIPRINI TIZIANA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 19/01/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 19/01/2016
LOMBARDI ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 19/01/2016
CHIMIENTI SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 19/01/2016
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 19/01/2016
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 19/01/2016


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE delegato in data 19/01/2016
Stato iter:
20/01/2016
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 20/01/2016
Resoconto CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 20/01/2016
Resoconto MADIA MARIA ANNA MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (SEMPLIFICAZIONE E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE)
 
REPLICA 20/01/2016
Resoconto CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 20/01/2016

SVOLTO IL 20/01/2016

CONCLUSO IL 20/01/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-07421
presentato da
CIPRINI Tiziana
testo di
Martedì 19 gennaio 2016, seduta n. 550

   CIPRINI, TRIPIEDI, LOMBARDI, CHIMIENTI, COMINARDI e DALL'OSSO. — Al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione . — Per sapere – premesso che:
   il decreto-legge n. 101 del 2013, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n.125, introduce una serie di disposizioni innovative in relazione all'immissione in servizio di idonei e vincitori di concorsi e ha stabilito che fino al 31 dicembre 2016, per le amministrazioni pubbliche che vogliano avviare procedure concorsuali per l'assunzione di personale, l'autorizzazione sia subordinata all'immissione in servizio di tutti i vincitori e all'assenza di idonei collocati in graduatoria;
   il suddetto intervento normativo ha configurato un vero e proprio diritto all'immissione in servizio, in capo non solo ai vincitori collocati nelle graduatorie, ma anche agli idonei inseriti nelle graduatorie vigenti ed approvate a partire dal 1o gennaio 2007;
   a ciò si aggiunge che anche la giurisprudenza di merito ha assunto un orientamento analogo al Consiglio di Stato, secondo il quale, a fronte di una graduatoria valida ed efficace, la pubblica amministrazione non può non considerare la sussistenza di soggetti qualificabili come idonei, quanto meno, in assenza di valide ragioni giustificatrici; in questo senso si pongono le pronunce: TAR Lazio 30 gennaio 2003, n. 536; TAR Lombardia 15 settembre 2008, n. 4073; TAR Lazio 15 settembre 2009, n. 8743; TAR Sardegna 20 giugno 2013, n. 00478 e n. 00481;
   il legislatore ha pertanto inteso volgere «un atto di giustizia e un segnale di rispetto per quei tanti italiani, la maggior parte dei quali giovani, che da anni attendono una collocazione nella P.A. dopo aver sostenuto e superato un regolare concorso» (così il Ministro pro tempore D'Alia – guida al decreto-legge 101 del 2013, in www.funzionepubblica.gov.it);
   secondo i dati del monitoraggio condotto dal dipartimento della funzione pubblica i «vincitori da assumere» alla data del 16 gennaio 2016 sono 4.140, mentre gli «idonei all'eventuale assunzione» sono 147.351;
   nell'ottica di favorire l'accelerazione del turnover e l'accesso nella pubblica amministrazione, anche la legge delega 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle pubbliche amministrazioni, all'articolo 17, comma 1, lettera c) ha previsto che «l'introduzione di norme transitorie finalizzate esclusivamente all'assunzione dei vincitori di concorsi pubblici, le cui graduatorie siano state approvate e pubblicate entro la data di entrata in vigore della presente legge»;
   il «Rapporto 2015 sul coordinamento della finanza pubblica» della Corte dei conti (paragrafo «La faticosa e lenta elaborazione di politiche di personale post crisi») rivela: «Il dimensionamento del personale va affrontato, a regime, superando l'approccio in termini di tagli lineari, attraverso una attenta valutazione dell'effettivo fabbisogno di attività amministrativa al centro e soprattutto sul territorio e la conseguente necessità di disporre di professionalità specifiche anche in relazione alla auspicata ripresa di investimenti in nuove tecnologie»;
   la magistratura contabile segnala l'urgenza di definire una strategia post crisi;
   inoltre, nel rapporto 2014 sul coordinamento della finanza pubblica la Corte evidenziava il progressivo invecchiamento dei dipendenti pubblici, che registrano – come sottolineato dalla ragioneria generale dello Stato – IGOP nella nota introduttiva al Conto annuale 2013 – un'età media ormai prossima a 50 anni;
   come si apprende da notizie di stampa (Il Messaggero del 16 gennaio 2016), non considerando il personale impiegato con contratti flessibili, rispetto al 2007 il totale degli occupati nella pubblica amministrazione si è ridotto del 5,1 per cento;
   ciò nonostante, i più recenti provvedimenti normativi segnano una triste «inversione di direzione»: da una parte, con la legge di stabilità per il 2016 (legge n. 208 del 2015) si prevede ai commi 227 e seguenti un drastico aumento delle limitazioni al turnover (ora al 25 per cento) e, dall'altra, il decreto-legge n. 210 del 2015 (cosiddetto «milleproroghe») non prevede nessuna proroga della vigenza delle graduatorie di concorso, attualmente in scadenza il 31 dicembre 2016;
   nella pubblica amministrazione italiana gli ultra sessantenni (oltre 372.000) sono molti di più di coloro che hanno meno di 35 anni (circa 260.000) e questo non può che avere ripercussioni sull'attività soprattutto in alcuni settori;
   ma non solo: sempre la legge di stabilità 2016 – ai commi 236 e 466 – ha previsto limiti all'ammontare complessivo delle risorse destinate annualmente al trattamento accessorio nonché uno stanziamento di appena 300 milioni annui per i rinnovi contrattuali (pari a circa 5 euro al mese) il cui blocco dal 2010 è stato dichiarato illegittimo dalla sentenza n. 178 del 2015 della Corte costituzionale. In tale contesto non stupisce l'annuncio dell'avvio di una class action dei lavoratori del pubblico impiego per ottenere il risarcimento per il recupero della perdita patrimoniale subita (www.perugiatoday del 6 gennaio 2016);
   ora il Governo annuncia anche un regime più rigoroso sui licenziamenti nel pubblico impiego a seguito dei recenti fatti di cronaca (Il Messaggero del 16 gennaio 2016);
   nell'amministrazione italiana quindi non solo il lavoro è sempre meno «sicuro», ma è divenuto più impegnativo, dato che diminuisce il numero delle persone e dà meno soddisfazioni sotto il profilo economico con retribuzioni ferme e tornate ai livelli del 2009;
    si registrano alcune specifiche e peculiari situazioni di particolare gravità ed emergenza, come quella in cui versa, a titolo di esempio, il comune di Roma, per il quale si paventa un blocco totale del turnover per ripianare il debito dell'amministrazione capitolina, nonostante la presenza di centinaia di vincitori di concorso pubblico il cui diritto all'assunzione verrebbe irrimediabilmente frustrato;
   l'assunzione dei «vincitori di concorso» e lo scorrimento delle graduatorie con l'assunzione degli «idonei all'assunzione» in esse presenti così come previsto dal decreto-legge n. 101 del 2013 produrrebbero, un autentico risparmio, derivante da un lato dalla possibilità di assumere immediatamente personale qualificato, preparato e già selezionato, dall'altro lato, evitando di indire nuove e onerose procedure concorsuali –:
   quali iniziative il Ministro interrogato intenda adottare per rafforzare e accelerare il ricambio generazionale nella pubblica amministrazione anche in attuazione del principio contenuto nella legge delega n. 124 del 2015 e delle norme contenute nel decreto-legge n. 101 del 2013, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, finalizzati alla celere assunzione dei vincitori dei concorsi pubblici nonché degli idonei all'assunzione tramite il meccanismo dello scorrimento delle graduatorie anche prorogando l'efficacia delle graduatorie vigenti ovvero incentivando gli accordi tra le amministrazioni interessate circa la possibilità di utilizzare, prima di indire nuovi concorsi, le graduatorie relative ai concorsi approvate da altre amministrazioni, per profili analoghi o equivalenti, ai sensi dell'articolo 3, comma 61, terzo periodo, della legge 24 dicembre 2003, n. 350 e dell'articolo 4, comma 3-ter, del decreto-legge n. 101 del 2013. (5-07421)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

accesso all'occupazione

alleggerimento del debito

amministrazione del personale