ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07397

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 548 del 15/01/2016
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/05307
Firmatari
Primo firmatario: MANTERO MATTEO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 15/01/2016
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BRESCIA GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 15/01/2016
GRILLO GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 15/01/2016
DI VITA GIULIA MOVIMENTO 5 STELLE 15/01/2016
GIORDANO SILVIA MOVIMENTO 5 STELLE 15/01/2016
LOREFICE MARIALUCIA MOVIMENTO 5 STELLE 15/01/2016
CECCONI ANDREA MOVIMENTO 5 STELLE 15/01/2016
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 15/01/2016
DALL'OSSO MATTEO MOVIMENTO 5 STELLE 15/01/2016


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELLA SALUTE 15/01/2016
MINISTERO DELLA SALUTE 15/01/2016
MINISTERO DELLA SALUTE 15/01/2016
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 10/02/2016
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 15/01/2016

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 10/02/2016

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-07397
presentato da
MANTERO Matteo
testo di
Venerdì 15 gennaio 2016, seduta n. 548

   MANTERO, BRESCIA, GRILLO, DI VITA, SILVIA GIORDANO, LOREFICE, CECCONI, BARONI e DALL'OSSO. — Al Ministro della salute, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   si apprende dagli organi di stampa locali, che il signor Cosimo Girolamo, di 31 anni, residente ad Alberobello, in data 7 maggio 2006 ha subito un grave incidente in moto in seguito al quale il signor Girolamo è rimasto in coma per 15 giorni nel reparto di rianimazione dell'ospedale «Di Venere» di Carbonara (Bari) con gravissimi danni all'arto inferiore sinistro per il quale il giudice gli riconosce un'invalidità del 75 per cento;
   come per legge in regime di invalidità, gli viene concessa un'indennità che dura per sette anni, fino al 2013;
   dopo alcuni mesi, non riscontrando alcun miglioramento della gamba, il signor Girolamo si rivolge ad un esperto di Vicenza che gli diagnostica una osteomielite;
   alla diagnosi seguono una serie di interventi sbagliati tra Bari, Milano e Vicenza, che distruggono completamente l'arto inferiore del giovane Girolamo tanto che i medici gli consigliano, come unica soluzione, l'amputazione dell'arto;
   in presenza del suo legale, Cosimo Girolamo si reca all'istituto Inps di Putignano (Bari) per chiedere che gli venga certificato l'aggravamento della malattia, e, gli venga concessa l'invalidità permanente, ma il presidente della commissione, nonostante la fuoriuscita dell'osso ad occhio nudo, non solo non constata un aggravamento ma lo reputa invalido solo al 55 per cento, comunicandogli che dunque non aveva più diritto alla pensione di invalidità;
   nonostante la situazione fosse talmente grave da risolversi effettivamente con un intervento di amputazione a livello coscia nel dicembre 2013, stando così i fatti secondo l'INPS il signor Girolamo avrebbe percepito una pensione in maniera illecita per ben sette anni perché «aveva entrambe le gambe», tanto che si è visto recapitare dall'Inps, una ingiunzione di restituzione delle pensioni percepite di euro 4.309,60;
   tale richiesta di pagamento va a gravare ulteriormente su di un ragazzo che la vita ha costretto con un solo arto inferiore a soli 31 anni e per cui è inutile sottolineare le difficoltà nel reperire un impiego nonostante le svariate tasse che comunque lo stesso è costretto a pagare;
   il signor Cosimo è solo l'ennesima storia, l'ennesima vittima di un sistema malsano di cui sono vittime tanti cittadini a cui viene negata o revocata la pensione di invalidità pur in presenza di amputazioni o di malattie anche gravi e che storie come questa devono sollecitare la revisione dei criteri di attribuzione dei punteggi di invalidità per le singole malattie o amputazioni;
   la procedura di accertamento dell'invalidità civile radicalmente modificata dall'articolo 20 del decreto-legge n. 78 del 2009, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2009, n. 102, titolato «Contrasto alle frodi in materia di invalidità civile», infatti, attribuisce all'INPS nuove competenze per l'accertamento dell'invalidità civile, cecità civile, sordità civile, handicap e disabilità con l'intento di ottenere tempi più rapidi e modalità più chiare per il riconoscimento dei relativi benefici;
   in seguito alla riforma, con specifico riferimento al fenomeno dei cosiddetti «falsi invalidi», l'istituto previdenziale ha intrapreso un capillare piano di verifiche straordinarie nei confronti dei titolari di invalidità civile volto a contrastare il fenomeno delle indebite riscossioni di prestazioni di invalidità;
   la battaglia contro i falsi invalidi, porta tante volte alla revoca di pensioni di invalidità e di indennità di accompagnamento anche a chi ne avrebbe invece diritto;
   medici che hanno prima attestato un'invalidità inesistente regalando le suddette ai truffatori, ora a causa di un clima di inasprimento le revocano a tutti, addirittura ai veri ammalati, i quali subiscono questa situazione generale;
   l'interesse deve essere quello di contrastare l'individuazione dei «falsi invalidi», facendo in modo che siano rispettati i diritti fondamentali delle vere persone con disabilità e che i controlli siano condotti con le opportune garanzie, in modo efficace e mirato, evitando inutili disagi e vessazioni;
   a riguardo è recente la sentenza n. 3851/14 del 9 aprile 2014, con la quale il tribunale amministrativo regionale (TAR) del Lazio si è pronunciato su un giudizio avviato dall'ANFFAS (Associazione nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale), con l'intervento di supporto (ad adiuvandum) della FISH (Federazione italiana per il superamento dell’handicap), contro le modalità adottate proprio dall'INPS per le verifiche straordinarie, dichiarate dal TAR «illegittime e lesive dei diritti delle vere persone con disabilità» e sconfessa ancora una volta anche i dati forniti dall'istituto in materia –:
   se i Ministri interrogati siano a conoscenza di quanto in premessa e non ritengano il caso rinnovare le modalità del sistema di accertamento di invalidità civile e aumentare i controlli sugli stessi medici e presidenti di Commissione;
   come intendano intervenire i Ministri interessati perché sia riconosciuta anche al giovane Cosimo almeno la percentuale di invalidità concessagli per sette anni in considerazione dell'impegno assunto dal Governo per garantire il rispetto dei diritti umani e dell'integrazione delle persone con disabilità. (5-07397)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

danno

lotta contro la criminalita'

sinistro